Il Consorzio di bonifica Adige Euganeo è al lavoro per potenziare e ammodernare gli impianti di irrigazione nei Comuni di Barbona-Boara Pisani, Ospedaletto Euganeo, Ponso, Santa margherita d’Adige, Megliadino San Vitale, Megliadino San Fidenzio, Noventa Vicentina e Pojana Maggiore. All’operazione, che verrà realizzata nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale, per un importo complessivo di 9 milioni di euro, si è aggiunta un’altra importante opera pubblica a finanziamento regionale di altri 8 milioni per garantire una “Miglior gestione irrigua del comprensorio orientale”.
Il servizio di irrigazione consortile è costituito attualmente da 91 derivazioni d’acqua da fiumi regionali che permettono, poi, di impinguare la rete dei collettori di bonifica e di alimentare i 120 km di canalette irrigue consortile e le reti tubate in pressione, al fine di garantire disponibilità d’acqua e livelli idrometrici compatibili con le attività di adacquamento dei terreni. Tutto il sistema si approvvigiona direttamente o indirettamente (tramite le opere del Consorzio LEB) dal Fiume Adige consentendo di derivare oltre 23 mc/sec nella stagione che va da aprile a fine settembre.
Occorre sottolineare – afferma il Presidente del Consorzio Michele Zanato – di quanto sia importante e fondamentale per il settore agricolo avere disponibilità d’acqua per l’irrigazione delle colture (condizione indispensabile per la produttività e per la qualità/salubrità delle coltivazioni) e proprio in situazioni climatiche come questa con rischi di stress idrico, si può riscontare quanto il servizio irriguo svolto dal Consorzio sia essenziale e di quanto sia necessario progettare nuovi impianti di distribuzione irrigua e/o potenziare quelli esistenti per incrementare le aree servite dal Consorzio (oggi su 120.000 ettari di comprensorio, l’irrigazione di soccorso riesce a servirne poco meno di 66.000 ettari) e per risparmiare e economizzare l’uso di una risorsa che ciclicamente – anche nella nostra Regione nata dai fiumi e ricca di corsi d’acqua superficiali – si manifesta scarsa e insufficiente rispetto alle molteplici esigenze collettive.
Tuttavia, la stagione estiva sta creando preoccupazioni nella regione Veneto, con alcuni fiumi in situazioni molto precarie, tanto che proprio lunedì 27 Luglio a Venezia sono stati convocati gli organismi statali e regionali come Autorità di Bacino e uffici del Genio Civile, insieme con i gestori dei servizi acquedottistici e i Consorzi di Bonifica per esaminare la situazione e valutare eventuali iniziative per contrastare o affrontare lo stato di scarsa quantità d’acqua disponibile nella rete idrografica regionale.
“Per quanto attiene, comunque, al nostro comprensorio, i livelli del Fiume Adige sono fortunatamente sufficienti a garantire sia le esigenze acquedottistiche che quelle irrigue e/o ambientali e il servizio irriguo del Consorzio continua a svolgersi senza particolari problematiche, soddisfacendo le richieste delle Aziende Agricole.”