“Particolare soddisfazione esprimiamo per il Fondo di Rotazione destinato alla redazione di progetti per la riduzione del rischio idrogeologico”
“Natale sarà più bello, perché sarà più verde”: è questa la soddisfazione, con cui l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e di Tutela del Territorio (ANBI) saluta l’approvazione del Collegato Ambientale, riconoscendo merito all’impegno dei Ministri, Galletti ed Orlando.
“E’ un’agenda green, equa, moderna: una scelta, che contiene grandi potenzialità di sviluppo economico, indicando regole, norme e risorse – commenta Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI – Particolare soddisfazione esprimiamo per il Fondo di Rotazione destinato alla redazione di progetti per la riduzione del rischio idrogeologico, attivato allorché la Struttura di Missione #italiasicura ha redatto le linee guida per una progettazione ambientalmente compatibile; ne è coerente conseguenza e per noi elemento di soddisfazione lo stanziamento di risorse finalizzate all’eliminazione di scempi urbanistici, costruiti in aree ad alto rischio idrogeologico, perché la lotta al dissesto non può prescindere da un concreto contrasto agli abusi.
Apprezziamo inoltre la costituzione del Comitato per il Capitale Naturale così come la cultura, che permea il provvedimento: posizionare la questione ambientale all’interno del processo di rilancio economico del Paese. Va in questo senso – conclude il Presidente ANBI – la strategia della green community, che porta anche le risorse idriche all’interno delle opportunità per l’acquisizione dei certificati verdi, finalizzati all’abbattimento delle quantità di anidride carbonica, presenti in atmosfera.”
“Finalmente – gli fa eco il Direttore Generale ANBI, Massimo Gargano – l’Italia torna in sintonia con quanto da tempo richiede l’Unione Europea, trasformando le Autorità di Bacino in Autorità di Distretto Idrografico. E’ una battaglia, che ANBI sosteneva da tempo così come fa con i Contratti di Fiumi, anch’essi ricompresi nel Collegato Ambientale. Per l’Italia e la tutela del suo territorio si aprono davvero pagine nuove; ora tocca a tutti noi riempirle. I Consorzi di bonifica ci sono”.