TOMEZZOLI: “LA CARENZA IDRICA PRIMO PROBLEMA”,
IL PRESIDENTE DI COLDIRETTI VALENTE: “DOBBIAMO LAVORARE ASSIEME”
Sala piena per la serata organizzata lunedì 25 gennaio da Coldiretti Verona, l’Amministrazione Comunale di Nogarole Rocca e la Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise presso l’ex oratorio San Leonardo a Pradelle di Nogarole Rocca.
Tema della serata le attività ed i lavori che il Consorzio di Bonifica Veronese sta realizzando ed ha in programma di realizzare nella zona.
Ad introdurre la serata il Presidente di Coldiretti di Nogarole Rocca Massimo Marcomini, che sottolinea l’importanza di eventi come questo per il confronto sui temi del territorio. Dopo di lui anche i saluti del Direttore della filiale di Nogarole Rocca della Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise.
Primo intervento quello del Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese Antonio Tomezzoli. “Siamo qui per illustrarvi i progetti che stiamo portando avanti in queste zone – esordisce Tomezzoli –, io però voglio preliminarmente inquadrare le nostre attività in un’ottica generale di governance del territorio, che interessa non solo gli agricoltori ma chiunque vive ed opera nei nostri paesi. La provincia di Verona, ed è bene ricordarlo, semplicemente non esisterebbe come la conosciamo oggi senza l’attività di gestione dell’acqua. Il merito va alla derivazione dell’acqua dall’Adige e alla bonifica delle acque ferme, opere straordinarie che furono realizzate lo scorso secolo grazie all’intuizione di chi seppe guardare avanti, e senza contributi pubblici. È un eredita importante, che abbiamo ricevuto e che sappiamo valorizzare ed implementare giorno per giorno, anche interfacciandoci con gli interlocutori istituzionali e le associazioni del territorio. Ecco quindi l’importanza di un ente come il Consorzio, che proprio della gestione del territorio fa la propria attività fondante e la propria mission. Anche attraverso interventi di natura squisitamente ambientale, come i progetti di ripopolazione arborea che stiamo portando avanti in questi mesi. Vi è oggi la forte necessità – conclude Tomezzoli – di guardare avanti con spirito progettuale, per prevenire ed arginare una situazione di carenza idrica che sta diventando sempre più un problema ciclico. Un’azione strategica fondamentale, la nuova frontiera da perseguire, che stiamo affrontando confrontandoci continuamente con gli enti territoriali, con le associazioni di categoria e con i nostri utenti”.
La parola passa quindi all’Ing. Roberto Bin, Direttore del Consorzio, che illustra brevemente come è strutturato il Consorzio Veronese sul territorio dopo la fusione dei tre Consorzi originari e dopo il trasferimento al Consorzio da parte della Regione dei piccoli consorzi privati. Il Direttore segnala quindi la ormai quasi totale assenza di contributi della regione, “tutta l’attività nella sostanza viene finanziata con i contributi dei consorziati”, conclude.
Si iniziano quindi a parlare di territorio, con l’Ing. Andrea De Antoni, Direttore Tecnico del Consorzio, che attraverso alcune slide presenta gli interventi in corso o realizzati a Nogarole Rocca e nei Comuni limitrofi. Il primo intervento illustrato riguarda la conversione di un bacino a Grezzana, già dedicato all’itticoltura, che si intende riutilizzare per creare un invaso nel quale fa confluire acqua del Tione dei Monti, ampliando la sua portata da ventimila a novantamila metri cubi. Una preziosa, seppur limitata, risorsa da utilizzare come invaso per i periodi di siccità. “Il progetto – spiega De Antoni – prevede anche la realizzazione di un’isoletta per la ripopolazione della fauna locale, sempre in un’ottica di estrema attenzione all’ambito ecologico e ambientale. L’intervento verrà realizzato integralmente con fondi consortili e in questo invaso arriverà anche parte dell’acqua che risparmiamo al nord con il passaggio all’irrigazione a pioggia”.
Vengono quindi illustrati, anche con il Capo Settore Manutenzione della Zona Sud Napoleone Giarola, alcuni interventi puntuali realizzati sul territorio. Come, tra gli altri illustrati, la Fossa Ceresola a Nogarole Rocca, dove è stato aumentato il tubo di portato risolvendo il problema delle esondazioni, o come l’intervento in centro a Pradelle con il drenaggio del canale per permettere il regolare deflusso delle acque. Si è parlato anche del rifacimento degli argini della Fossa Ricca, per evitare le perdite del canale, di quelli di un tratto del Tioncello, ripristinati con sassi, e di quelli del Tione delle Valli in Comune di Sorgà, dove si è anche favorita la realizzazione di un percorso ciclabile.
Quello delle frane degli argini è infatti un problema rilevante e di grande impatto. “Sul Tione, ad esempio, abbiamo pronto un progetto di tre milioni di euro, che speri
amo ci venga finanziato dalla Regione, per un rinforzo arginale su un tratto di tre chilometri – spiega De
Antoni – in quanto si verificano spesso notevoli frane causa sia della forte corrente sia degli insediamenti delle nutrie e dei gamberi d’acqua. Serve assolutamente un intervento complessivo, per evitare esondazioni”.
L’Ing. De Antoni illustra anche la questione degli impianti idroelettrici che i privati intendono realizzare sui corsi d’acqua. “Il problema che può sorgere – indica il Direttore Tecnico del Consorzio – è che essendo impianti che si ripagano in molti anni, tendono ad essere realizzati senza prestare la necessaria attenzione alla sicurezza idraulica. Ecco il motivo della nostra sorveglianza e delle prescrizioni che imponiamo. Il privato gestisce la parte idroelettrica mentre noi continuiamo a gestire l’aspetto idraulico, per evitare pericolosi rimpalli di responsabilità in caso di piene”.
Amplia la prospettiva il successivo intervento del Presidente di Coldiretti Verona Claudio Valente. “A livello politico stiamo ancora combattendo la battaglia per mantenere l’autonomia dei Consorzi di Bonifica, che devono assolutamente restare in mano a chi paga i contributi. Sembra una cosa ovvia – spiega Valente – ma la politica tenta sempre di entrare nella gestione di questi enti, cavalcando un populismo che non porta da nessuna parte. Noi come associazione di categoria e come cittadini non ci stiamo, perché proprio i Consorzi rappresentano il vero federalismo. Sono enti gestiti direttamente dai contribuenti e dagli enti territoriali, sono una realtà federalista concreta ed efficiente che dobbiamo tenerci stretti. Si potrà sempre far meglio, le risorse sono quelle che sono, i problemi ambientali esistono, come la ormai cronica mancanza di invasi d’acqua in montagna, ma senza i Consorzi il territorio resta sguarnito”.
Il Presidente di Coldiretti apre poi il suo ragionamento ad un’analisi complessiva sullo stato dell’agricoltura a Verona, dove è necessario un profondo rinnovamento anche di associazioni come
Coldiretti che devono sempre più confrontarsi ed interloquire costantemente con il territorio. E non solo con i contadini ma anche con i cittadini e le istituzioni. Sempre però da protagonisti. “Come agricoltori conteremo di più – termina Valente – se sapremo portare avanti la nostra cultura rurale: Expo Milano ha dimostrato che il cibo ha un valore assoluto, e che noi contadini siamo in prima fila. In questa ottica siamo una Coldiretti che può dire moltissimo, su ogni tavolo”.
Per l’Amministrazione Comunale chiude la serata, molto apprezzata dai tanti presenti in sala, il Vicesindaco Luca Trentin, che saluta ricordando l’importanza della progettualità presentata dal Consorzio Veronese. Progettualità che necessita di fare sistema con gli agricoltori e con le amministrazioni comunali. La richiesta finale del Vicesindaco è che i progetti vengano sempre presentati ai cittadini, in occasioni come queste, in maniera da essere condivisi già in fase di studio.