Non ci sono abbastanza finanziamenti, per quanto la legge ne preveda lo stanziamento, per consentire ai due Consorzi di bonifica del Polesine, l’Adige Po e il Delta del Po, di combattere la subsidenza, ossia l’abbassamento della costa e del suolo, come sarebbe necessario


Rovigo – Nella giornata del 5 giugno, nella sede del Consorzio di Bonifica Adige Po, è stato ospitato un vertice tecnico, indetto dai presidenti del Consorzio di Bonifica Adige Po e Delta del Po, Mauro Visentin e Adriano Tugnolo. Oltre alle associazioni di categoria, erano presenti le amministrazioni dei consorzi del Ferrarese, della provincia di Ravenna e i vertici dell’Anbi regionale e nazionale, ovvero le associazioni che raggruppano gli enti di bonifica.

L’incontro aveva l’obiettivo di cercare una soluzione in merito al fenomeno della subsidenza, che consiste nell’abbassamento del suolo. Il presidente Tugnolo ha sottolineato che esiste una legge per contrastare gli effetti della subsidenza, ma che i relativi capitoli di bilancio non vengono aggiornati da anni, tanto che la manutenzione e il ripristino degli argini, come il riordino di impianti idrovori e di sollevamento delle acque, necessitano di milioni di euro che non sono stati stanziati. La soluzione, come commenta il presidente del Consorzio di Bonifica Adige Po, Mauro Visentin, sarebbe un finanziamento annuale costante, che permetta di programmare gli interventi e la messa in sicurezza del nostro territorio.

L’Anbi, al termine della giornata, ha comunicato l’intenzione di impegnarsi a livello nazionale per sollecitare i finanziamenti di cui il territorio polesano necessita, anche se dobbiamo porre particolare attenzione alle richieste di nuove estrazioni di metano in polesine, che potrebbero aggravare una situazione già rischiosa. E’ in programma un incontro tecnico per la fine dell’anno, anche se i vertici dei Consorzi sono già all’opera per sensibilizzare ulteriormente le amministrazioni riguardo la problematica.