“I Consorzi di Bonifica sono a lavoro giorno e notte per far fronte a un fenomeno meteorologico estremo. Nei territori più fragili siamo al lavoro da martedì per preparare i canali a raccoglie quanta più pioggia possibile ma con certi volumi è inevitabile che la rete idraulica vada in saturazione – ad affermarlo è Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto, l’associazione dei consorzi di bonifica che gestiscono la rete minore dei corsi d’acqua della Regione. “In alcune aree – continua Cazzaro – le idrovore si sono dovute fermare per l’impossibilità di scaricare l’acqua nei fiumi anch’essi al limite, questo ha comportato allagamenti temporanei alla campagne.”

Dopo la grande pioggia di fine febbraio, tra il 15 e il 17 maggio un altro fenomeno si abbatte in Veneto, soprattutto nel Vicentino e nella Bassa Padovana, con picchi di oltre 230 mm di pioggia in 24 ore che hanno causato sfondamenti arginali sulla rete regionale per sifonamenti dovuti dalla fauna selvatica e allagamenti.

COMPRENSORIO DI BONIFICA ADIGE EUGANEO

La situazione più difficile si è registrata nel comprensorio di bonifica Adige Euganeo che serve la provincia padovana a ovest dei colli fino all’Adige. Oltre 140 mm di pioggia in due ore nella mattinata di ieri, ai quali si sono aggiunti altri 30 nella notte, hanno comportato la saturazione della rete idraulica e conseguenti allagamenti un po’ ovunque. Già martedì, il Consorzio aveva predisposto la propria rete idraulica per affrontare le precipitazioni, sebbene non fosse prevista una simile intensità con accumuli così elevati. Conseguentemente, erano state chiuse le prese irrigue e abbassati tutti i sostegni per facilitare il deflusso delle acque piovane. Nel pomeriggio, le pompe delle idrovore sono entrate in funzione in tutti i bacini colpiti, mentre venivano chiusi gli scarichi naturali sui fiumi regionali. Nel tardo pomeriggio è stato istituito il servizio di piena, con un presidio continuativo delle opere idrauliche, operando su turni distribuiti nelle 24 ore. Le maestranze del consorzio Adige Euganeo hanno operato anche nella notte per effettuare numerosi interventi per la regolazione e l’attivazione di paratoie di sicurezza, liberando ponti e tombini ostruiti dai detriti trasportati dalla corrente. La situazione rimane critica anche per l’impossibilità, in certi momenti, di scaricare nel Fratta Gorzone in piena.

COMPRENSORIO DI BONIFICA ALTA PIANURA VENETA

Particolarmente colpito anche il Comprensorio di Bonifica Alta Pianura Veneta che serve il territorio tra Adige e Astico, ovvero la parte orientale del Veronese e la parte occidentale del Vicentino. Oltre 200 millimetri a monte (Velo d’Astico, Arsiero, Recoaro, Valli del Pasubio) e 140 in alcune zone di pianura richiedono dai ieri pomeriggio l’operatività a pieno regime del personale del Consorzio per mettere la rete idraulica minore a supporto dei corsi d’acqua principali che destano preoccupazione. Chiampo, Orolo e Guà stanno attualmente scaricando le acque sulla rete idraulica minore in gestione al Consorzio APV, impegnato sia a gestire i livelli critici che a monitorare eventuali nuove rotture arginali dovute al sovraccarico della rete. Problemi si sono registrati nella parte veronese, in sinistra Adige, dove si sono verificate le tracimazioni del Ronego e il collasso arginale dello scolo Nicola a Val Liona, in Val d’Illasi dove il Progno ha rotto in diversi punti;  il Retrone sta raggiungendo i massimi livelli di piena; il Guà ha rotto tra Cologna Veneta e Zimella in zona di campagna.

COMPRENSORIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE

Notte impegnativa anche nel comprensorio Bacchiglione (che si estende dai colli Euganei fino alla Laguna Veneta) con criticità soprattutto nella zona nord ovest. Nella zona dei Colli Euganei sono state registrate precipitazioni intense con 40 mm in un’ora con picco massimo registrato a Treponti 60mm in un’ora. I comuni interessati da tracimazioni sono Abano Terme e località Monteortone, Torreglia e Teolo dove si è verificata anche una frana. Criticità a Padova in zona Montà Brusegana via Due Palazzi e Altichiero. Allagamenti anche in via Bembo e via Fondà. Tracimazioni anche nei comuni di Ponte San Nicoló, Albignasego e Maserà dove sono state allagate alcune strade. Tracimazioni localizzate anche nel comune veneziano di Camponogara. Gli impianti nel comune di Padova hanno allontanato complessivamente 2 mln di merci cubi d’acqua. Tutti gli impianti dei bacini interessati stanno funzionando a pieno regime.

COMPRENSORIO DI BONIFICA VERONESE

Nella notte del15 maggio le situazioni più difficili si sono verificate soprattutto nelle zone sud della provincia Scaligera. L’evento ha rappresentato un test importante per le casse di laminazione da poco realizzate nei Comuni di Cerea, Isola Rizza e San Pietro di Morubio. Aperte attorno alle 23 del mercoledì, le casse di laminazione hanno svolto perfettamente il loro compito ricevendo l’enorme massa di acqua che, in caso contrario, avrebbe potuto esondare creando problemi anche ai centri abitati.  A seguire e monitorare  la situazione il personale del Consorzio di Bonifica, operativo nei punti più critici fin dalla mattina del mercoledì e per tutta la notte. Oltre a questi, due squadre tengono sotto controllo in maniera continuativa gli argini dei corsi d’acqua per essere pronti ad intervenire in caso di cedimenti dovuti al sommarsi tra le eccezionali precipitazioni e le profonde tane create dalle nutrie negli argini stessi.

 

Segnalazioni di allagamenti arrivano anche dai comprensori di bonifica Adige Po, Acque Risorgive e Veneto Orientale, personale attivo con turnazioni giorno e notte.