Oggetto dell’intervento Fossa Mauri e Rio Orcone, nel tratto che attraversa i comuni di S. Giustina in Colle e Camposampiero. Tre aree di laminazione per gestire gli eventi di piena

Dopo l’ok della commissione Via regionale, il Consorzio di bonifica ‘Acque Risorgive’, attende il definitivo decreto della Direzione regionale Progetto Venezia, per poter avviare la progettazione esecutiva degli interventi riguardanti il riassetto idraulico e la rinaturalizzazione della Fossa Mauri e Rio Orcone, affluenti del Vandura e del Tergola, nel tratto che attraversa i comuni di Santa Giustina in Colle e Camposampiero.

“Si tratta – spiega il presidente Ernestino Prevedello – di un progetto molto importante per la messa in sicurezza idraulica di quest’area oggetto in passato di episodi alluvionali. L’obiettivo sarà raggiunto grazie alla realizzazione di tre aree umide e di laminazione a monte dell’abitato di S. Giustina, a monte dell’ex ferrovia Ostiglia e tra la stessa Ostiglia e la linea ferroviaria Padova-Camposampiero. Esse consentiranno di raccogliere circa 72.000 metri cubi d’acqua abbassando, negli eventi di piena, di 20 cm il livello del Rio Orcone”. Durante i periodi di magra o di portata ordinaria, il deflusso dell’acqua sarà regolato attraverso due manufatti di sbarramento con paratoie. Le aree umide,  essendo vegetate, consentiranno a loro volta, attraverso i processi di fitodepurazione, un abbattimento dei nutrienti, azoto e fosforo, altrimenti destinati a finire in laguna.

L’intervento, infatti, si inserisce nel piano più ampio di prevenzione dell’inquinamento delle acque lagunari ed è finanziato dalla Regione Veneto per un importo di 1.032.913 euro. Il progetto prevede anche il risezionamento, la pulizia e il decespugliamento dell’intero sistema Fossa Mauri-Rio Orcone per un estensione di oltre 3.000 metri.