Neanche il tempo di tirare il fiato dal superlavoro causato dall’ultima piena che tecnici e operai del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale si sono nuovamente attivati già dalla serata di lunedì 10 per tenere sotto controllo e garantire il funzionamento degli impianti idrovori e della rete idraulica del comprensorio.
Infatti, soprattutto nella parte orientale del comprensorio, dopo i 30 mm di pioggia della giornata di lunedì si sono aggiunti ultreriori 20-25 mm caduti intensamente dalle ore 20 alle ore 22 su un territorio già compromesso dall’ultimo evento alluvionale.
Altri 30 mm di pioggia sono poi caduti durante il resto della notte. Complice una punta di marea che alle 21 ha toccato i +122 cm, i livelli idrometrici nella rete di deflusso hanno ricominciato a salire, rendendo necessario un attento monitoraggio della situazione in tutto il comprensorio che si è protratto per tutta la notte e sta tuttora proseguendo. Gli 80 impianti idrovori consortili si sono automaticamente attivati e stanno lavorando al 100% della capacità per smaltire questa nuova ondata di precipitazioni. Il personale operaio e tecnico sta lavorando da ieri sera per presidiare il funzionamento degli impianti danneggiati, gli argini e i canali. Si sono riscontrati maggiori allagamenti nei comuni di Concordia Sagittaria, Teglio Veneto, Cinto Caomaggiore, S. Stino di Livenza e San Michele al Tagliamento. Altri di minore entità nel resto del comprensorio. Fortunatamente le previsioni meteorologiche danno la situazione in leggero miglioramento.
Nel frattempo proseguono le verifiche dei danni arrecati alle opere pubbliche di bonifica dalla piena di 10 giorni fa e che già superano i 4 milioni di Euro. E’ invece incalcolabile il danno derivante dal senso di insicurezza che questi eventi provocano nella popolazione.