(Arv) Venezia 2 dic. 2014 –        “Periodicamente si sentono voci e pressioni da parte di chi vorrebbe cancellare i consorzi di Bonifica. State tranquilli: questa non è una eventualità neppure lontanamente prevista dal governo. Anche perché, se accadesse, che fine farebbe il governo del territorio?”: è la rassicurazione espressa da Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle politiche agricole, durante un meeting con operatori, tecnici ed esperti di bonifiche e gestione del sistema idrico-agricolo del Veneto tenutosi nel pomeriggio presso la provincia di Padova. La dichiarazione del sottosegretario è di particolare importanza in quanto arriva a meno di due settimane dalle elezioni delle assemblee dei dieci Consorzi di bonifica del Veneto, previste per il 14 dicembre. Il sistema dei Consorzi del Veneto, così come presentato a Castiglione, equivale ad una rete imponente che unisce problematiche di sicurezza dei territori sottoposti ad alluvioni e inondazioni ad altre di produzione agricola: 18mila chilometri di reti di scolo, 8425 chilometri di rete di irrigazione su un territorio di 1200000 ettari di territorio, di cui 240mila ettari che risiedono sotto il livello del mare e 455mila ettari di terreno allagabile se non continuamente monitorato con azioni di pompaggio. “In pratica”, hanno detto gli esperti e i rappresentanti dell’Unione Veneta Bonifiche, tra cui Andrea Crestani (direttore) e Giuseppe Romano (presidente), “il nostro compito è quello di tenere asciutto il terreno su cui viviamo”. Il sistema dei consorzi sta affrontando il futuro e le nuove emergenze climatiche sviluppando progetti (di riconversione, di adeguamento, di opere di contrasto…) per 1,28miliardi. Tanti soldi, forse troppi. Ha precisato Castiglione: “il governo Renzi  ha stanziato 300milioni come piano operativo nazionale per le bonifiche. Non sono forse tutti i soldi che i consorzi speravano, ma è un buon punto di partenza per iniziare a mettere in sicurezza il territorio”.La conclusione di Clodovaldo Ruffato, Presidente del Consiglio regionale e promotore dell’incontro: “qui in Veneto ci sono idee e progetti, ma servono i soldi per realizzarle”. E Castiglione ha confermato la creazione di una linea di attenzione speciale del dicastero alle politiche agricole con il Veneto: “raramente mi son trovato di fronte a competenze e progettualità così ben identificate ed espresse come quelle che oggi mi avete presentato”.
/2087 Consiglio Regionale del Veneto