Giovedi’ 30 Aprile, alla presenza dell’Assessore all’Ambiente della Regione Veneto Maurizio Conte e di circa 50 soggetti tra Enti, Istituzioni e Associazioni si è costituito il Gruppo Promotore del Contratto di Fiume Adige Euganeo e firmato il Manifesto di Intenti, presso gli uffici regionali del Palazzo Grandi Stazioni. Tramite l’Assessore Conte hanno confermato il consenso alla iniziativa anche l’Assessore alla Agricoltura Franco Manzato e l’Assessore alla Economia e Sviluppo Marialuisa Coppola. Questo moderno strumento operativo basato sulla concertazione e partecipazione del territorio consente di arrivare ad una gestione integrata delle risorse locali esistenti a partire dall’acqua e dalle problematiche connesse. La proposta è stata formulata dal Consorzio di bonifica Adige Euganeo, a seguito di studi e ricerche avviate nel 2013, in sinergia e continuità territoriale con il già esistente Contratto di Foce nel Delta del Po. Il Consorzio di bonifica Adige Euganeo, dopo una serie di incontri preparatori con i principali soggetti territoriali aventi competenza in materia di acque, iniziati lo scorso anno e conclusi recentemente il 15 aprile ad Este ed il 17 aprile a Correzzola, di concerto con la Regione del Veneto e con le Autorità di Bacino dell’Adige e dei Fiumi dell’Alto Adriatico, ha favorito la costituzione del Gruppo Promotore e la sottoscrizione del Manifesto di Intenti per l’avvio concreto delle attività che porteranno alla sottoscrizione del Contratto di Fiume Adige Euganeo per i territori compresi fra i corsi dei fiumi Fratta-Frassine-Gorzone, Adige, Bacchiglione, Brenta e la Laguna di Venezia. Nell’ambito delle proprie attività il Consorzio di bonifica Adige Euganeo ha espresso l’opportunità di affrontare le problematiche relative il comprensorio di competenza, attraverso un processo di concertazione con gli attori del territorio che coinvolga tutti i settori interessati alla gestione del medesimo e quindi dell’ambiente e del paesaggio. Michele Zanato, Presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo commenta: “Il Contratto di Fiume è lo strumento più vocato per elaborare una programmazione strategica integrata e partecipata che permetta di raggiungere obiettivi come la tutela, la riqualificazione e lo sviluppo del territorio secondo criteri di sostenibilità ambientale e socio-economica. In un territorio dalle specifiche criticità idrauliche come questo, uno strumento di partecipazione a 360° come il Contratto di Fiume, capace di coinvolgere dal cittadino alle istituzioni regionali, appare sempre più necessario”.I contratti di fiume – sottolinea l’assessore regionale alla difesa del suolo Maurizio Conte – sono accordi su base volontaria che individuano una quadro riferimento di atti e attività finalizzati alla salvaguardia e alla corretta gestione dei  fiumi e delle attività economiche e sociali ad essi collegate. In sostanza, come illustrato dalla consulente del Consorzio Delta Po Adige ed Adige Euganeo l’arch. Laura Mosca “viene promosso un approccio moderno basato sul coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutti i portatori di interesse che diventano attuatori delle politiche in materia di acque e non solo. Tale strumento è in grado di facilitare la costruzione a livello locale di un modello operativo che trova nella condivisione delle problematiche anche le possibili soluzioni, nel rispetto del bene e degli interessi di tutti (qualità, sicurezza, diritto alla salute, etc.)”. L’Assessore Conte comunica inoltre che la Regione del Veneto, su iniziativa e d’intesa con l’Unione Veneta Bonifiche, ha istituito un Tavolo Regionale di Coordinamento dei Contratti di Fiume, di indirizzo e di supporto per l’attuazione dei diversi processi di Contratto di Fiume in corso o di futura attivazione.