Giuseppe Romano, imprenditore agricolo di Vedelago (TV) classe ‘62, è stato riconfermato all’unanimità per altri cinque anni alla presidenza di Unione Veneta Bonifiche, l’associazione regionale dei Consorzi di bonifica del Veneto.

Per Romano si tratta di una doppia rielezione, dopo quella ottenuta nel mese di gennaio alla guida del Consorzio di bonifica Piave.

Mauro Visentin, neo presidente del Consorzio di bonifica Adige Po, è invece stato eletto vice-presidente. 

Romano: “Il mio obiettivo principale è di proseguire nel miglioramento e nell’efficientamento delle strutture consortili e nella razionalizzazione dei costi, che ha già portato a grandi risultati negli ultimi 5 anni. In questa ottica la formazione del personale diventa assolutamente strategica.” Unione Veneta Bonifiche sarà impegnata nel loro coordinamento.

“Sono convinto che oggi la componente più importante di qualsiasi azienda, ente, associazione sia la risorsa umana. È necessario – continua Romano –  avere personale competente, organizzato, formato, motivato. Avvieremo specifici programmi di crescita e corsi di formazione del personale al fine di massimizzare il beneficio per il territorio”.

“L’autorevolezza raggiunta negli anni con gli enti locali e le istituzioni del territorio, frutto della professionalità e delle conoscenze messe in campo, ha permesso ai Consorzi di bonifica di diventare attori principali nello sviluppo dei Contratti di Fiume.  Sempre più enti, autorità, sindaci, istituzioni si avvicinano a questo strumento che ha come obiettivo il superamento delle problematiche di un territorio attraverso la partecipazione volontaria dei vari portatori di interesse. Ne sono la prova gli ultimi due eventi in termini cronologici, ovvero la sottoscrizione del Protocollo d’intesa del Contratto di Foce Delta del Po e la firma del manifesto d’intenti del Contratto di Fiume Adige Euganeo. Il nostro obiettivo sta nel coinvolgere le comunità attorno al grande problema della sicurezza idraulica e della sostenibilità ambientale dei corsi d’acqua. Tutti siamo responsabili del territorio in cui viviamo e questa consapevolezza deve trovare lo spazio necessario per l’attivazione di un nuovo modello di sviluppo del territorio.

Altro grande tema è quello delle risorse dove i Consorzi, oltre a far parte della cabina di regia nazionale di #italiasicura e poter beneficiare, in futuro, delle risorse ministeriali, si pongono l’obiettivo di attivare nuovi canali di risorse attraverso i fondi strutturali europei al fine di poterli investire per la sicurezza della nostra regione.