Nelle prossime settimane partiranno anche nell’Alta Padovana i lavori che interesseranno tutti i 23 Comuni gestiti dal Consorzio di bonifica ‘Acque Risorgive’

Il Consorzio di bonifica ‘Acque Risorgive’ darà il via nelle prossime settimane, anche nel territorio dell’Alta padovana, agli interventi di sfalcio. Il primo sfalcio sarà completato entro il mese di luglio. Le squadre di lavoro per sfalciare le scarpate, le sommità arginali e il fondo dei corsi d’acqua di competenza, utilizzeranno trattori, macchine operatrici semoventi, escavatori gommati, mezzi anfibi e motobarche con barra falciante.

Quest’anno, grazie all’acquisto di nuovi mezzi operativi (due ceste falcianti, un trattore con trincia e un altro mezzo speciale per lo sfalcio), sarà possibile organizzare i lavori con maggiore flessibilità ed efficienza. La rete di circa 1.900 chilometri di canali è suddivisa in aree omogenee affidate a diverse squadre che operano secondo le esigenze irrigue e le richieste del Consorzio. “Il piano annuale di attività – spiega il presidente del Consorzio, Ernestino Prevedello – stanzia oltre 5 milioni e 300 mila euro per questa che è una delle opere di manutenzione ordinaria più importanti svolte dall’ente consortile nel corso dell’anno su tutto il territorio”.

L’attività svolta dal Consorzio ‘Acque Risorgive” sulla rete idraulica sulla rete idrica che riguarda i 23 Comuni dell’area padovana e i principali bacini idrografici (Muson Vecchio, Tergola, Piovego di Villabozza), prevede una frequenza media di due sfalci nell’anno, che possono arrivare a tre per quanto riguarda le sponde nelle aree abitate.

Mestre, 7 maggio 2013

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