Una nuova ondata di maltempo ha colpito il Veneto nella giornata del 25 giugno, con precipitazioni anche intense che hanno causato allagamenti in diversi territori. Il presidente ella Regione Luca Zaia ha predisposto la dichiarazione per lo stato di emergenza regionale.
Particolarmente colpiti i comprensori di bonifica Piave (sede a Montebelluna, TV) e Adige Po (sede a Rovigo), con le maestranze dei rispettivi Consorzi di bonifica impegnate a far fronte, ancora una volta, a piogge record.
Nel comprensorio Piave, che copre sostanzialmente tutta la Marca trevigiana, la situazione più difficile si è verificata nel territorio di Castelfranco Veneto, dove sono caduti fino a 120 mm di pioggia nell’arco di 4 ore. il fiume Avenale, che attraversa la città, è esondato causando allagamenti.
Nel comprensorio di Bonifica Adige Po si sono registrate punte di 160 mm di piogge cadute in poche ore con allagamenti a Rovigo, Badia Polesine, Lendinara, Lusia e Adria. A complicare il quadro, sono state le grandinate e i forti venti: tra la Bassa Padovana e il Polesine, nella tarda mattinata di martedì 25 giugno una tromba d’aria ha scoperchiato un centro commerciale, diverse abitazioni e capannoni, sradicando alberi e segnali stradali. Non si registrano vittime ma, ancora una volta, nelle zone maggiormente interessate dal maltempo, sono significativi i danni alle coltivazioni. Decine di ettari di campagne del Polesine sono stati allagati per ore, con rischio asfissia per mais, orticole, soia. Il fango rende complicate le operazioni di raccolta nei frutteti.
Ancora una volta, il clima che cambia, assume caratteristiche tropicali.