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ALEX VANTINI È IL NUOVO PRESIDENTE DI ANBI VENETO. LA VICEPRESIDENZA VA A ROBERTO BRANCO

Con la nomina di Alex Vantini alla presidenza, e Roberto Branco alla vicepresidenza, si completa la nuova governance di ANBI Veneto che ha visto a gennaio insediarsi il direttore, Silvio Parizzi. 

Alex Vantini, presidente del consorzio di bonifica Veronese, è il nuovo presidente per acclamazione di ANBI Veneto, l’associazione regionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue, per il quinquennio 2025-2029.

Ad eleggerlo è stata l’assemblea dei presidenti dei consorzi di bonifica del Veneto riunitasi questa mattina presso la sede dell’associazione a Venezia. L’assemblea, contestualmente, ha eletto il vicepresidente di ANBI Veneto: è Roberto Branco, presidente al secondo mandato del consorzio di Bonifica Adige Po.

Imprenditore agricolo, 34 anni, residente a Verona, Alex Vantini riveste anche il ruolo di vicepresidente di Coldiretti Veneto e presidente di Coldiretti Verona. Lo scorso gennaio è stato confermato ai vertici del consorzio di bonifica Veronese che aveva guidato nel precedente mandato, dal 2020 al 2024.

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SERVIZI ECOSISTEMICI PER L’ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO, I CONSORZI DI BONIFICA

Approccio ecosistemico e soluzioni basate sulla natura per l’adattamento alla crisi climatica dei Consorzi di Bonifica del Veneto” è il titolo del dottorato di ricerca sostenuto da ANBI Veneto ed Etifor | Valuing Nature, azienda di consulenza ambientale spin-off dell’Università, che vede impegnata la dott.ssa Alessandra Santini di Tesaf dell’Università degli Studi di Padova

Il dottorato si inserisce nel quadro più ampio del protocollo sottoscritto tra ANBI Veneto, Etifor e Università degli Studi di Padova Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali TESAF  funzionale al lavoro di ricerca che lo stesso ateneo patavino ha avviato per individuare possibili linee guida per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Tra le attività propedeutiche al dottorato figurano incontri e workshop tecnici di scambio di conoscenze, idee e buone pratiche tra tecnici dei consorzi di bonifica, ricercatori, mondo agricolo e rappresentanti istituzionali.

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IL CANALE LEB RINASCE, COMPLETATO A TEMPO DI RECORD IL RIFACIMENTO DEL TRATTO A CIELO APERTO TRA BELFIORE E COLOGNA VENETA

Il canale LEB rinasce dopo un intervento – in tempi record – che ha comportato il completo rifacimento del tratto a cielo aperto. 120 milioni di metri cubi d’acqua recuperati all’anno, a favore dell’agricoltura e dell’ambiente di una vasta area tra l’Adige e l’Adriatico.

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Con un anno di anticipo rispetto al cronoprogramma, è stato completato a fine febbraio 2025 il rifacimento del canale LEB, principale opera irrigua del Veneto.

Un intervento radicale, progettato e realizzato dall’omonimo consorzio di bonifica di 2° grado Lessinio Euganeo Berico (LEB, appunto) avente sede a Cologna Veneta (VR) che ha interessato 12,6 km di infrastruttura, nella provincia di Verona, per un costo complessivo di circa 60 milioni di euro, stanziati dal PNRR.

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IL CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE HA PRESENTATO LE LINEE D’AZIONE PER IL 2025

Lavori in corso e progetti che attendono “solo” i finanziamenti per andare a cantiere. Il consorzio di bonifica Bacchiglione (sede a Padova) ha presentato alla stampa e ai rappresentanti istituzionali, riuniti lunedì 24 febbraio a Codevigo (PD), presso l’idrovora di Santa Margherita, le linee d’azione 2025 per fronteggiare i cambiamenti climatici nel territorio di competenza: circa 60mila ettari tra le province di Padova e Venezia, 39 comuni serviti.  

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“Cambiamenti climatici è un’espressione che è entrata nel nostro vocabolario quotidiano, e ci impone di trovare soluzioni tempestive ed efficaci per far fronte alle nuove dinamiche ambientali – ha spiegato Silvano Bugno, presidente del consorzio di bonifica Bacchiglione – . La direzione verso la quale ci impegniamo a lavorare è quella di infrastrutturare il territorio perché la realizzazione di interventi e opere sono necessarie e non più rinviabili, se vogliamo gestire un territorio in grado di essere recettivo e adattabile agli eventi meteo straordinari che si verificano sempre più frequentemente. Sono molto soddisfatto della sinergia che stiamo portando avanti con gli altri soggetti che operano nel territorio, ciò ci permette di rafforzare il nostro impegno per risolvere le criticità presenti nei vari territori e di ottenere maggiori risultati in tempi brevi“.
27 i progetti pronti, in fase di realizzazione o in attesa di finanziamento, che sono stati illustrati dal Direttore del Consorzio Bacchiglione Ing. Nazzareno Paganizza, per infrastrutturare il territorio rendendolo più efficiente per far fronte alle nuove sfide dettate dai cambiamenti climatici.
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Le linee d’azione

Dai Colli Euganei ai territori più a ridosso della Laguna Veneta, ma anche nell’ambito urbano della città di Padova, il Consorzio di Bonifica Bacchiglione sta operando in tutto il comprensorio di riferimento al fine di efficientare la distribuzione della risorsa e accrescere la sicurezza idraulica di campagne e centri abitati, con progetti ad alto valore ambientale.

Lo fa attraverso 27 interventi, non più procrastinabili in epoca di cambiamenti climatici:  8 sono in fase di realizzazione, 5 in fase di approvazione o appalto, mentre gli altri sono in attesa di finanziamenti.

La stima del valore complessivo del piano ammonta a 186.751.452,00 euro, una cifra significativa per la quale il Consorzio sta svolgendo un grande lavoro di recupero delle risorse operando in sinergia con le amministrazioni comunali. Una collaborazione tra enti che prevede anche il coinvolgimento di associazioni agricole e dell’Università degli Studi di Padova in un rapporto strategico per la ricerca e l’innovazione.   

Interventi strutturali in attesa di finanziamento

Sono 12 le idee progettuali e i progetti in attesa di finanziamento che il Consorzio di bonifica Bacchiglione intende realizzare per far fronte alle nuove esigenze del territorio dettate dai cambiamenti climatici. Si tratta principalmente di invasi multi-obiettivo, interventi di riqualificazione idraulico–ambientale degli scoli, adeguamento e realizzazione di nuovi canali, interventi per l’ottimizzazione della gestione delle acque, interventi di trasformazione irrigua. Per la realizzazione di queste opere è stata stimata una spesa complessiva di circa 153.820.000,00 di euro che comprende sia le operazioni di progettazione, sia l’esecuzione delle opere stesse.

Opere non più procrastinabili perché il cambiamento climatico non aspetta: il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, ha ricordato Paolo Tarolli, professore del dipartimento TESAF dell’Università degli Studi di Padova che ha evidenziato il ruolo fondamentale dei consorzi di bonifica nella corsa all’adattamento.
Alla conferenza è intervenuto anche il direttore di ANBI Veneto Silvio Parizzi che ha sottolineato l’importanza di un’efficiente gestione della risorsa idrica nel territorio, di comunicare a tutti i livelli e di trovare finanziamenti per realizzare le opere necessarie e non più rinviabili; Parizzi ha anche espresso una considerazione sull’importanza di un’Europa in grado di tracciare normative che tengano conto delle effettive esigenze dei singoli territori.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche Luca Trivellato presidente di CIA Padova.

Codevigo (PD), 24 febbraio 2025

“IL MIO AMICO CANALE”: AL VIA I LABORATORI NELLE CLASSI DELLE SCUOLA PARTECIPANTI AL PROGETTO DIDATTICO

Studenti protagonisti con il progetto scuola di ANBI Veneto entrato in questi giorni nel vivo con il “Il mio amico canale”. Il format quest’anno, oltre alle primarie, si allarga anche alle secondarie di primo grado del Veneto.

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Al via le attività con le classi aderenti a “Il mio amico canale“, il progetto didattico inserito nel quadro di ampio del progetto scuola “Acqua, ambiente, territorio. Bonifica è sostenibilità” promosso da ANBI Veneto con i suoi 11 Consorzi di Bonifica nel quadro del protocollo d’intesa triennale (2024-2027) con Regione del Veneto – Direzione Formazione e Istruzione e Ufficio scolastico Regionale del Veneto.

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DELTA DEL PO: AL VIA LE ATTIVITÀ PROPEDEUTICHE PER GLI INTERVENTI DI VIVIFICAZIONE LAGUNARE

Il Consorzio di Bonifica Delta del Po è stato indicato dalla Regione del Veneto come soggetto attuatore per i lavori di vivificazione delle lagune del Delta. In epoca di cambiamenti climatici, questi interventi sono fondamentali per preservare le funzionalità idrauliche, a beneficio di ambiente e attività produttive, a partire dalla pesca. La fase di raccolta dati e progettazione entra nel vivo in questi giorni.

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Con la firma del Disciplinare tra Regione del Veneto e Consorzio di Bonifica Delta del Po, avvenuta il 17 febbraio 2025 presso la sede del Consorzio di Taglio di Po, prende il via la fase propedeutica agli “Interventi per la vivificazione degli ambiti lagunari del Delta del Po” che vedono il Consorzio protagonista come soggetto attuatore secondo la D.G.R. n. 1478 del 12 dicembre 2024.
Tali interventi, finalizzati al recupero e alla valorizzazione ambientale delle lagune del Delta anche in ottica di sviluppare le attività economiche a partire dalla pesca, saranno finanziati con €14.000.000 stanziati tramite l’accordo per la coesione Regione del Veneto 2021-2027.

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