CHIUSURA ESTIVA DEGLI UFFICI DI ANBI VENETO
ANBI Veneto resterà chiusa dal 14 al 18 agosto per la pausa estiva. Gli uffici riapriranno lunedì 21 agosto. Buon Ferragosto!
ANBI Veneto resterà chiusa dal 14 al 18 agosto per la pausa estiva. Gli uffici riapriranno lunedì 21 agosto. Buon Ferragosto!
Dal punto di vista delle piogge il mese di giugno si presenta come spaccato a metà con una prima parte molto più piovosa della seconda. Se nei trenta giorni la piovosità media (98 mm) ha raggiunto i livelli tipici del mese (97 mm), il merito è dovuto alle precipitazioni dei primi quindici giorni, quando sono scesi 77 mm, pari all’80% della media del mese.
Le precipitazioni non sono state omogeneamente distribuite: gli apporti più significativi si sono registrati nelle aree pedemontane mentre molto più contenute (20 mm) le piogge nella bassa padovana e nel rodigino; qui, e più in generale nel Veneto centro meridionale, si è dunque registrata una generale ripresa della richiesta irrigua.
Per il resto: i livelli degli invasi alpini ok e falde stazionarie o in lentissima ripresa (livelli ancora molto bassi).
Scarica il bollettino ANBI Veneto relativo al mese di giugno
L’assemblea nazionale di ANBI (4-5 luglio) ha posto il tema dell’acqua al centro di ogni ragionamento riguardante la produttività, con il coinvolgimento di soggetti diversi che però, proprio nell’importanza della risorsa, trovano un comune denominatore nel loro operato. In ragione di questo, ANBI ha “allargato le alleanze” coinvolgendo i rappresentanti del mondo industriale che dal palco dell’Assemblea hanno riaffermato che senza l’acqua non riescono produrre, un parterre ampio che , per usare le parole del direttore generale di ANBI Massimo Gargano “include anche soggetti che per anni abbiamo considerato competitor, ovvero i gestori dei servizi idrici integrati rappresentati da Utilitalia, gli ambientalisti e soggetti che lavorano sugli stili di vita”.
I mutamenti climatici si stanno esprimendo in tutta la loro forza e drammaticità sia per quanto riguarda la siccità che il dissesto idrogeologico, la riflessione di Francesco Vincenzi, presidente di ANBI Veneto, ai margini dell’Assemblea Nazionale di ANBI, tenutasi il 4 e 5 luglio a Roma, parte dalla stretta attualità e si allarga su livelli più ampi che coinvolgono la Politica nazionale e l’Europa. In questo senso, l’Assemblea ha rappresentato per il sistema della Bonifica un’occasione per chiedere al Governo, presente con ben tre ministri (Pichetto Fratin, Lollobrigida e Tajani) una rinnovata attenzione ai temi del cambiamento climatico. (altro…)
I presidenti e direttori dei Consorzi di Bonifica del Veneto e di ANBI Veneto parteciperanno il 4 e il 5 luglio 2023 all’Assemblea Nazionale di ANBI in programma a Roma presso l’Hotel Sheraton Parco De Medici.
L’iniziativa, che quest’anno avrà come titolo “Disponibilità d’acqua e Sicurezza dei territori. Azioni strategiche per la vita, l’economia e l’ambiente. Le proposte concrete dei Consorzi”, rappresenta un importante momento di confronto per il sistema della bonifica; riunisce, infatti, i vertici dei Consorzi di Bonifica e delle ANBI regionali di tutto il Paese per discutere, con i rappresentanti nazionali della politica, della ricerca e dell’agricoltura, sui temi direttamente collegati ai cambiamenti climatici: la gestione della risorsa e la sicurezza idraulica.
Con una prima metà dell’anno dove si sono riviste le piogge, il rischio principale è che la situazione di grave e prolungata siccità che ha caratterizzato il Veneto nei due anni precedenti passi nel dimenticatoio. Di fatto sebbene maggio sia stato un mese più piovoso rispetto alla media (+52% ), con un trend confermato anche nella prima metà del mese di giugno, la situazione riguardante la disponibilità di risorsa è tutt’altro che risolta. Il deficit accumulato nei mesi di siccità, che ha visto le falde in grave sofferenza, è ancora lontano dall’essere recuperato.
Intanto però, per quanto riguarda questi primi giorni d’estate, la situazione nelle campagne è nettamente migliore rispetto a quella di un anno fa anche perché la pioggia è scesa abbondante in un momento importante per la crescita delle piante.
Nella prima metà del mese sul Veneto sono caduti 77 millimetri di pioggia (l’anno scorso erano stati 33): il valore medio storico di giugno è di 97 nell’intero mese, quest’anno l’80 per cento è arrivato in sole due settimane.
L’attenzione rimane comunque alta, i deflussi dei principali fiumi, nei primi quindici giorni di giugno sono: -1% sul Brenta,-21% sull’Adige, -25% sul Po -48% sul Bacchiglione.
Se dovessimo confrontare le portate dei fiumi in rapporto a una normale annata, saremmo in stato di attenzione e l’estate è appena iniziata ragione per cui è presto per dire che la stagione irrigua è salva.
I presidenti e i direttori dei Consorzi di Bonifica e ANBI Veneto si sono riuniti questa mattina in Villa dei Vescovi a Torreglia nella consueta assemblea annuale di bilancio. L’incontro, che peraltro ha avuto un funzione preparatoria dell’assemblea nazionale di ANBI in programma a Roma il 4 e 5 luglio, è stato occasione per un confronto sui vari temi che interessano il sistema regionale della bonifica, con particolare attenzione alla disponibilità di risorsa idrica nelle campagne, al rinnovo delle concessioni in discussione con la Regione in questi mesi, e alla necessità di finanziamenti per far fronte alle sfide dei mutamenti climatici, sia dal punto di vista della gestione della risorsa che dal punto di vista della prevenzione del rischio idraulico.
Nell’ambito del progetto Interreg Italia-Croazia Marless – Marine litter crossborder awareness and innovation actions (leader partner Arpav), il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale ha installato in questi giorni, nel canale Vela, a Portegrandi di Quarto d’Altino, un innovativo sistema per intercettare rifiuti galleggianti a salvaguardia della Laguna Veneta.
Ci vorranno ancora diversi giorni per vedere significativi miglioramenti alle falde acquifere, intanto però le abbondanti precipitazioni scese a maggio (+52% rispetto alla media del periodo) hanno permesso ai fiumi e agli invasi montani di portarsi sui livelli tipici della stagione. Soddisfacente anche la situazione nella campagne con un indice SPI (indicatore di siccità al suolo) su livelli di normalità.