Ambiente

Convegno internazionale Heritage of Water – Architetture, Infrastrutture e Paesaggi di Bonifica

Domani, giovedì 10 dicembre, a partire dalle ore 9,30 presso l’auditorium del cotonificio veneziano Dorsoduro 2196, VENEZIA, si terrà il Convegno internazionale Heritage of Water – Architetture, Infrastrutture e Paesaggi di Bonifica.

La giornata di studi, organizzata dall’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (IUAV) e che vede la collaborazione del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, intende offrire un’occasione di confronto fra università, progettisti, enti di tutela ed enti di gestione del territorio.

Il programma:

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Nuova centralina idroelettrica nel bassanese

Dopo aver completato le opere edili, in questi giorni è pervenuta dalla Germania la turbina che consentirà di attivare una nuova centralina idroelettrica, su iniziativa del Consorzio. Il canale interessato è il canale Unico, in località Sette Case Marchesane di Bassano del Grappa. La turbina, del diametro di ben 2 metri, viene posizionata sull’esistente salto di 1,1 metri, e darà a breve la possibilità di produrre circa 615.000 chilowattora annui con una portata idrica di circa 10 metri cubi al secondo. (altro…)

Consorzi di bonifica, alla Regione un conto da 60 milioni

Dal 2010 i Consorzi hanno realizzato per conto della Regione opere idrauliche per  192 milioni di euro. Imprese pagate ma i debiti non son stati saldati

“Attendiamo 60 milioni di euro dalla Regione, non possiamo più aspettare” è il messaggio chiaro e senza giri di parole di Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto, l’unione regionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue. (altro…)

Il Consorzio Leb utlizzerà gli utili per garantire lavoro

L’ente offrirà un’occupazione
a persone in difficoltà economica
Il Consorzio Leb userà l’utile che riuscirà a fare quest’anno per dare lavoro a persone in difficoltà economica. Ad annunciarlo è Luciano Zampicinini, il presidente dell’ente che gestisce l’omonimo canale da cui dipende l’irrigazione di buona parte del Veneto meridionale, la cui sede centrale è a Cologna. «L’idea», spiega, «ci è venuta dopo l’appello lanciato domenica scorsa dal vescovo di Verona durante la festa del Ringraziamento. Monsignor Zenti ha parlato della necessità di fare il possibile affinché le persone possano avere degli stipendi, grazie ai quali mantenere la propria famiglia. (altro…)

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CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: ARRIVA L’ORA DELLA FIRMA

Sarà uno dei primi Contratti di Fiume ad essere firmato in Italia. Con la firma dell’accordo di
programmazione negoziata tra i soggetti, pubblici e privati, che hanno partecipato al percorso
partecipato, il Contratto di fiume Marzenego diventa uno strumento operativo per puntare, secondo
un programma di azioni condivise, alla riqualificazione ambientale, sociale ed economica del corso
d’acqua che con i suoi 45 chilometri tocca il territorio di tre province. (altro…)

Atlante lagunare costiero, la storia del Delta nella pubblicazione del Consorzio di bonifica

Il Consorzio di Bonifica Delta del Po ha ospitato la presentazione dell’Atlante lagunare costiero del Delta del Po a cura di Emiliano Verza e Luisa Cattozzo. A introdurre i lavori, il direttore Giancarlo Mantovani che a grandi linee ha presentato la pubblicazione, già disponibile sul sito e scaricabile in formato Pdf dal link www.bonificadeltadelpo.it/pubblicazioni.html . Mantovani ha ricordato gli interventi realizzati dal Consorzio per la vivificazione, il risanamento e la conservazione delle lagune in ragione dell’elevato valore ecologico e delle molteplici attività antropiche che in esse si svolgono. (altro…)

SALVAGUARDIA DELLE RISORGIVE

Il Consorzio tra i partner

Il presidente del Consorzio, rag. Enzo Sonza, ha partecipato all’incontro pubblico di presentazione del progetto Life per la salvaguardia del patrimonio di biodiversità legato alle risorgive, organizzato dal Comune di Bressanvido, presso la sede di Latterie Vicentine l’1 ottobre scorso.

Le risorgive e i relativi corsi d’acqua hanno costituito per secoli una ricchezza per il nostro territorio, degli ambienti unici”, ha affermato il presidente Sonza. “Il verde dei nostri prati e delle nostre campagne sono ancora oggi testimoni della fertilità della terra e della bellezza della natura: tutto questo grazie all’acqua. (altro…)

ANBI VENETO E RAI EXPO PORTANO A VENEZIA LA SUA SERIE TV EXPERIA

La redazione di Rai Expo, in occasione della grande manifestazione universale Expo Milano 2015, ha realizzato una serie tv dal titolo “EXPERIA, viaggio nell’Italia del 2015”.

A piedi, in bici, in barca e in treno, il videomaker Rai Guido Morandini ha realizzato dodici documentari in cui si raccontano vecchie e nuove infrastrutture, prodotti e ambienti alimentari per mettere in luce eccellenze e criticità del nostro territorio.

“Le telecamere di Experia – secondo Giuseppe Romano, Presidente di Anbi Veneto – hanno superato l’immagine storica della Bonifica per presentarne gli aspetti moderni e quotidiani attraverso le testimonianze di operatori consorziali, ma anche degli abitanti di aree, che devono la loro esistenza all’attività dei consorzi. Ne esce l’immagine di un’Italia che non si arrende, conscia che la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze sia strada imprescindibile per la ripresa dell’economia italiana.”

Due episodi della collana, ovvero “Venezia – Milano. Dall’Arsenale alla Darsena” e “Da Milano a Venezia. Viaggio nel golfo padano” sono stati realizzati lungo le vie d’acqua del Veneto e vedono la collaborazione di alcuni nostri Consorzi di bonifica.

ANBI Veneto, in collaborazione con Rai Expo, a chiusura dei sei mesi di EXPO, ha quindi trovato interessante proiettare i due documentari venerdì 30 ottobre alle ore 19.30 presso il Padiglione Aquae di Expo Venice.

Si tratta di un prodotto televisivo crossmediale, andato in onda su Rai 2 da giugno ad oggi e sempre disponibile sulla piattaforma di RAI Expo.

http://www.expo.rai.it/experia-da-milano-a-venezia-viaggio-nel-golfo-padano/

http://www.expo.rai.it/experia-venezia-milano/

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ANBI VENETO – MAIS, COLTURA IDROESIGENTE O SIMBOLO DI IDENTITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE

La coltura del mais in Veneto è un simbolo che da sempre ne caratterizza l’identità culturale legata alle sue tradizioni. Nel tempo il mais ha contribuito ad alimentare le filiere più importanti della nostra Regione come quella zootecnica da carne e da latte, oltre a concorrere alla produzione di farina necessaria alla produzione dell’alimento simbolo della cucina veneta: la polenta.  Se consideriamo il Veneto, la superficie coltivata a mais da granella risulta essere pari a circa 234.000 ettari, ovvero circa il 30% della SAU (Superficie Agricola Utilizzata) con Padova che si conferma la prima provincia per investimenti, seguita da Rovigo e Venezia. Il mais, pur rappresentando ancor oggi una grande risorsa economica per il nostro paese, viene considerata una coltura a forte consumo di acqua, cosiddetta idroesigente, e si trova al centro del dibattito internazionale sullo spreco di acqua da parte dell’agricoltura, dimenticandosi completamente che il mais, in Italia, alimenta filiere agroalimentari di pregio che vanno dai formaggi ai salumi, alle carni delle razze italiane. Inoltre, nell’ultimo decennio, il mais è stato sotto i riflettori per le battaglie sugli organismi geneticamente modificati.

Questo il tema che ha trattato ANBI Veneto (Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) nel corso di un incontro/dibattito presso la grande manifestazione universale EXPO MILANO 2015,  lunedì 19 ottobre al Roof Garden di AgriEXPO, Palazzo Italia.

Giuseppe Romano, Presidente ANBI Veneto: “Quindi, se vogliamo mantenere il legame fra le grandi produzioni agricole di base come il mais e i prodotti pregiati dell’alimentare italiano dobbiamo rovesciare questo paradigma a favore di un agricoltura che non consuma l’acqua ma la utilizza, la restituisce all’ambiente ricaricando le falde, la migliora qualitativamente e contribuisce a mantenere il paesaggio agrario e rurale che caratterizza il nostro territorio. Inoltre i nostri Consorzi stanno lavorando per rendere sempre più sostenibile l’utilizzo della risorsa idrica, attraverso investimenti nel migliorare la distribuzione e i tecnologie avanzate come la piattaforma di IRRIFRAME, che attraverso un consiglio irriguo informatizzato all’agricoltore permette di risparmiare circa il 25/30 % della acqua irrigua”

“Se l’agricoltura italiana – conclude Romano – fosse chiamata ad abbandonare o comunque a ridurre la presenza delle colture più idroesigenti, quindi anche il mais, al fine di preservare la risorsa idrica come indicato anche dalla Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60, la filiera agroalimentare zootecnica subirebbe gravissimi danni economici spingendo gli operatori del mercato ad avviare un pericoloso processo di delocalizzazione che riguarderebbe in un primo tempo l’approvvigionamento delle materie prime per alimentare gli allevamenti zootecnici da paesi esteri e in secondo tempo, analogamente a quanto avvenuto in altri ambiti produttivi, il trasferimento delle fasi di lavorazione e trasformazione nei Paesi di produzione delle stesse materie prime.”

Il legame fra le grandi produzioni agricole di base come il mais e i “gioielli” dell’alimentare italiano è molto forte e di tipo funzionale all’esistenza e al mantenimento del modello di sistema agroalimentare italiano.

Le due componenti non sono dunque antitetiche, anzi complementari. “Ciò porta a concludere che anziché essere allentata l’attenzione, come per il mais, essa debba essere rafforzata per fare in modo di assicurare al resto della filiera agrozootecnica ciò che le permette di funzionare e di produrre ricchezza.”

 

Mais, coltura idroesigente o simbolo di identità e sicurezza alimentare

– Le contraddizioni di una coltura che alimenta le più importanti filiere del nostro Paese –
Dibattito sull’importanza dell’uso della risorsa idrica e sulla distintività delle produzioni agricole

Questo il tema che tratterà ANBI VENETO nel corso di un incontro/dibattito presso la grande manifestazione universale EXPO MILANO 2015,  lunedì 19 ottobre, presso il Roof Garden di AgriEXPO, Palazzo Italia.

La coltura del mais è per la nostra Regione un simbolo che da sempre ne caratterizza l’identità culturale legata alle sue tradizioni.
Nel tempo il Mais è diventato la coltura per eccellenza, coltivato in tutta la pianura padana ricoprendo più del 30% della superficie coltivabile. Alimenta le filiere più importanti della nostra Regione come quella zootecnica da carne e da latte, oltre a contribuire alla produzione di farina necessaria alla produzione dell’alimento simbolo della cucina veneta: la polenta. Negli ultimi anni però, il mais è diventato protagonista in negativo al dibattito sul consumo della risorsa idrica, venendo considerato come la coltura più idroesigente, vera e propria macchina consumatrice di acqua, quindi figlia anche di un tipo di agricoltura che spreca la risorsa idrica. Inoltre, nell’ultimo decennio, il mais è andato sotto i riflettori per le battaglie sugli organismi geneticamente modificati. (altro…)

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