Ambiente

ACQUA, AMBIENTE E ADATTAMENTO: il rischio e la sicurezza idraulica nel Delta del Po

Il giorno 22 luglio 2014 alle ore 16.30 presso la sede del Consorzio di bonifica Delta del Po (via Pordenone, n.6 – Taglio di Po, Rovigo), si svolgerà il tavolo tematico, dal titolo “ACQUA, AMBIENTE E ADATTAMENTO: il rischio e la sicurezza idraulica nel Delta del Po”, per la discussione e la condivisione delle problematiche e delle potenzialità riferite alle specificità del territorio del Delta del Po. L’incontro realizzato dal Consorzio di bonifica Delta del PO con il contributo della Regione del Veneto, dell’Autorità di Bacino del fiume Po e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, porterà alla sottoscrizione del Contratto di Foce. Giancarlo Mantovani, Direttore del Consorzio di bonifica Delta del PO: “Condividere le principali criticità idrografiche e gli effetti del cambiamento climatico, così come percepiti e vissuti dai vari soggetti che vivono e operano sul territorio, significa saper ascoltare i bisogni e le esigenze della popolazione e della terra. Proprio per questo che è stato creato questo strumento.”

 

 

POTENZIARE L’IRRIGAZIONE PER RILANCIARE L’ECONOMIA DEL PAESE

“300 milioni in 7 anni, derivanti dal Piano Organizzativo Nazionale per le infrastrutture irrigue, sono troppo pochi per garantire un’irrigazione di qualità, in quanto sufficiente a finanziare solo pochi interventi in Veneto, peraltro già individuati dal precedente Piano Irriguo Nazionale. Dobbiamo ricordarci che le acque irrigue costituiscono una priorità strategica per il rilancio della nostra economia.”

Questo, quanto  dichiara il Presidente di Unione Veneta Bonifiche, Giuseppe Romano, a margine della Conferenza Nazionale Irrigua a Roma.

“Il 70% della produzione agricola italiana è irrigua. L’acqua, fornita dai Consorzi di bonifica all’agricoltura, è un elemento dominante del made in Italy ed il comparto agroalimentare ha segnato, nel 2013, un +4,1% con un giro di affari di oltre 33 miliardi. Sono numeri, da cui deve partire una riflessione.”
Secondo Romano, investire in irrigazione significa garantire un’agricoltura competitiva e conservare una notevole risorsa ambientale, costituita anche dai benefici effetti arrecati soprattutto per la “ricarica” delle falde ed alla produzione di energia idroelettrica.
“Alla luce dell’esclusione dei Consorzi di bonifica dal Piano di Sviluppo Rurale adottato gli scorsi giorni, abbiamo chiesto alla Regione del Veneto di integrarvi prossimamente le nostre proposte, al fine di realizzare specifici piani irrigui d’area per l’ammodernamento e l’ampliamento delle reti irrigue nelle zone strutturate, nonchè risolvere i problemi di approvvigionamento nelle aree, dove l’irrigazione è solo di soccorso. Confidiamo inoltre in un’integrazione finanziaria attraverso le risorse provenienti dal Fondo di Coesione Nazionale.”

 

 

DOMANI, A ROMA, INIZIA LA CONFERENZA NAZIONALE ACQUE IRRIGUE

PER LA CRESCITA E IL LAVORO:

A CONFRONTO POLITICI, ESPERTI ED ACCADEMICI

 Inizierà, alle ore 15.00 di Martedì 15 Luglio prossimo, la Conferenza Nazionale Acque Irrigue per la crescita ed il lavoro, organizzata a Roma (Centro Congressi Hotel Parco dei Principi) dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.) in vista dell’EXPO 2015, dove l’uso dell’acqua in agricoltura sarà uno dei temi centrali.

I lavori saranno aperti dagli interventi di Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I.; mons. Mario Toso, Segretario Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; Erasmo D’Angelis, capostruttura Unità di Missione contro il Rischio Idrogeologico.

La prima sessione (“Risorse idriche disponibili e fabbisogni irrigui) conterà sui contributi di Riccardo Valentini, docente Università della Tuscia; Francesco Puma, Segretario Generale Autorità di Bacino Fiume Po; Simone Severini, docente Università della Tuscia.

La seconda sessione (“Istituzioni”) vedrà, invece, relatori: Cesare Mirabelli, Presidente Emerito Corte Costituzionale; Paola Grossi, Coldiretti; Antonio Ragonesi, A.N.C.I.

La prima giornata di lavori si concluderà con la sessione “Innovazioni ed informazione”, di cui saranno protagonisti: Paolo Mannini, Direttore Generale Canale Emiliano Romagnolo; Enrico Marone, docente Università Firenze.

Il giorno dopo, Mercoledì 16 Luglio, i lavori alle ore 9.30 saranno aperti da Gian Vito Graziano, Presidente Consiglio Nazionale Geologi.

Seguirà la sessione sul tema “Direttiva Europea: Piani di Gestione e costo dell’acqua”, su cui si confonteranno: Antonio Massarutto, docente Università Udine; Vera Corbelli, Segretario Generale Autorità di Bacino Fiumi Liri, Garigliano, Volturno; Giorgio Zampetti, Legambiente; Anna Maria Martuccelli, Direttore Generale A.N.B.I..

L’ultimo panel interesserà il tema “Infrastrutture irrigue: investimenti”; ne parleranno: Nicola Lamaddalena, Ciheam-IAMB; Fabrizio De Filippis, Docente Università Roma Tre; Marco Arcieri, Segretario Generale ITAL-ICID; Pellegrino Solimene, Registro Italiano Dighe.

Le conclusioni, al termine della mattinata, saranno affidate al Presidente A.N.B.I., Massimo Gargano.

Ai lavori interverranno anche

 MAURIZIO MARTINA

Ministro Politiche Agricole Alimentari Forestali

 Giovanni Legnini, Sottosegretario Ministero Economia e Finanze; Barbara Degani, Sottosegretario Ministero Ambiente; Giuseppe Castiglione, Sottosegretario Mi.P.A.A.F.; Giuseppe Marinello, Presidente Commissione Ambiente Senato; Ermete Realacci, Presidente Commissione Ambiente Camera; Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti; Mario Guidi, Presidente Confagricoltura; Dino Scanavino, Presidente C.I.A.; Paolo De Castro, Europarlamentare.

Nel pomeriggio di Martedì 16 Luglio, si terrà anche l’Assemblea elettiva A.N.B.I. .

 

CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: LE PROPOSTE DI CITTADINI E ASSOCIAZIONI

Ampia partecipazione all’assemblea di bacino svoltasi ieri nel municipio di Mestre. Avviati i tavoli di lavoro che dovranno entro la fine dell’anno produrre la bozza del programma di azione

 

Prende quota il percorso verso la definizione del Contratto di fiume per il Marzenego, strumento programmatico partecipato per la riqualificazione integrata del corso d’acqua e dei territori a questo connessi. Ieri in municipio a Mestre sì è svolta la seconda Assemblea di Bacino, dopo quella di aprile a Noale in cui erano state gettate le basi per avviare il processo partecipato. Dopo gli interventi dell’ing. Franco Schenkel e dell’ing. Carlo Bendoricchio, rispettivamente per il Comune di Venezia e per il Consorzio di bonifica Acque Risorgive che coordinano la Segreteria tecnica del Contratto di fiume, è toccato all’ing. Giancarlo Gusmaroli, esperto di governance fluviale dello studio Ecoingegno, illustrare ai numerosi intervenuti gli obiettivi e le tappe del percorso che prevedono entro la fine dell’anno già una prima bozza di programma di azione.

 

Dai tavoli di lavoro, condotti da Cinzia Zugolaro e Daniela Sanfratello dello studio Sferalab, è emerso un nutrito ventaglio di istanze relative a molteplici aspetti del sistema fluviale del Marzenego. Tra le criticità da approfondire e risolvere sono state identificate quelle relative alla difficile accessibilità e percorribilità dei corsi d’acqua, all’artificializzazione degli alvei, all’inquinamento delle acque superficiali, all’urbanizzazione del territorio non sempre rispettosa dei valori ambientali presenti. Tra le valenze da riconoscere e valorizzare sono state riconosciute le oasi naturalistiche e tutti gli altri elementi, anche minuti, di valore ambientale presenti sul bacino, la rete idrografica minore fino ai capi fosso, le produzioni tipiche del comparto agro-alimentare (5 Dop e 4 Igp), i beni testimoniali di interesse etnografico, storico e architettonico (in particolare il sistema dei mulini presenti lungo i corsi d’acqua principali e delle rispettive pertinenze), ma anche le memorie del fiume fatte di aneddoti, ricordi, fatti ed eventi. Ma anche è stato proposto di rendere più compatibile la gestione ambientale dei corsi d’acqua con la loro fruizione.

Il percorso del Contratto di fiume per il Marzenego proseguirà con tavoli di lavoro tematici che si riuniranno quindicinalmente, il mercoledì, a partire dal 27 agosto, dalle ore 17 alle 21. “Attendiamo il contributo di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del fiume e del territorio circostante” ha ricordato il direttore Bendoricchio, che ha poi invitato a compilare il questionario conoscitivo e a dare la propria adesione utilizzando i moduli sul sito web (www.cdfmarzenego.it) .

 

Mestre, 10 luglio 2014

 

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L’UNIONE FA LA FORZA

Il Contratto di Fiume come strumento per combattere le avversità climatiche

I recenti eventi alluvionali e le cosiddette bombe d’acqua che negli ultimi anni hanno sempre più flagellato la nostra Regione, ed in particolare la bassa padovana, hanno messo in luce la necessità di intervenire rapidamente nella risoluzione di queste problematiche. Per questo si è pensato ad uno strumento di concertazione tra i soggetti interessati alla salvaguardia del territorio, ovvero il Contratto di Fiume per il comprensorio di bonifica Adige Euganeo.

La mattinata del 4 luglio, presso la sala convegni del Consorzio Adige Euganeo ad Este, si è tenuta la prima assemblea per l’avvio del Contratto di Fiume. La partecipazione è stata ampia, con 50 rappresentanti dei 70 comuni del comprensorio consortile, il settore della Difesa del Suolo della Regione Veneto, il Genio Civile, l’Ente Parco Colli Euganei, i tre GAL presenti sul territorio, alcuni rappresentanti dei pescatori della laguna di Venezia, l’Unione Veneta Bonifiche e gli stakeholders economici ed ambientali.

Lo strumento, che ha incontrato la massima adesione da parte dell’Ass. all’Ambiente della Regione Maurizio Conte, è stato ben accolto dai presenti, e, a detta del Presidente del Consorzio Antonio Salvan, non avrà alcun costo e andrà ad alleggerire la burocrazia, che spesso blocca opere fondamentali nei momenti di estremo bisogno. Salvan: “I presupposti per creare uno strumento di concertazione, in cui vengano coinvolte tutte le parti della società, ci sono tutti. Siamo di fronte ad un metaforico ritorno alla “polis”, che non andrà né ad appesantire la burocrazia, né graverà sui costi dei partecipanti. L’unica condizione da rispettare è la partecipazione agli incontri, che implicherà la responsabilità dell’impegno volontario alla tavola rotonda.

In un territorio (come ricorda l’ing Gasparetto), dalle specifiche criticità idraulica e dalle peculiarità idrologiche come il comprensorio di bonifica Adige Euganeo, l’importanza dello strumento è ancora maggiore. A tal proposito, l’Arch. Laura Mosca, consulente esperta nazionale, ha illustrato quale opportunità rappresenti il CDF sia per le amministrazioni locali che per i cittadini, al fine di una corretta pianificazione dell’uso del suolo, di tutela dell’acqua e dell’ambiente, oltre che per la gestione dei conflitti che in questi ambiti si creano.

Giancarlo Mantovani, Direttore del Consorzio di bonifica Delta del PO, avviatore da ormai due annidel Contratto di Foce, ha sottolineato gli evidenti benefici per i soggetti interessati al progetto.

Il prossimo appuntamento si terrà ad Este, nel mese di settembre. In quella giornata si provvederà a licenziare il documento di impegno con la definizione delle strategie comuni da intraprendere assieme.

 

Nuova tappa del percorso verso il Contratto di Fiume per il Marzenego

Il giorno mercoledì 9 luglio 2014, alle ore 18,00, presso il municipio di Mestre, in Via Palazzo, 1, Sala del Consiglio, si terrà un incontro plenario dell’Assemblea di Bacino, ovvero una nuova tappa del percorso verso il Contratto di Fiume per il Marzenego.

L’assemblea è un organo aperto alla partecipazione di chiunque sia interessato al territorio attaversato da questo corso d’acqua. In occasione dell’incontro, oltre a venir presentati gli esiti dell’indagine conoscitiva e della ricerca sociale condotti nelle ultime settimane, si lavorerà per condividere una visione sul futuro del Marzenego e definire gli obiettivi specifici del Contratto di Fiume che saranno poi sviluppati attraverso i tavoli di lavoro per tradurli in proposte concrete di azione.
Ricordiamo che l’intero percorso verso il Contratto di Fiume è aperto all’adesione di tutti coloro che, in qualità di singoli cittadini o di organizzazioni pubbliche e private, desiderano portare il proprio contributo alla tutela e valorizzazione del fiume Marzenego. Basta accedere all’home page del sito web (www.cdfmarzenego.it) e cliccare nell’apposita icona che rimanda alla scheda di adesione.

La locandina dell’evento

Pubblicato il numero monografico del Giornale IUAV (n. 139) dedicato al “Paesaggio della bonifica del Veneto Orientale”.

Il lavoro, titolato “Segni sull’acqua”, raccoglie diversi contributi prodotti, a conclusione dell’attività di sperimentazione dell’Osservatorio regionale sul paesaggio della bonifica del Veneto Orientale,
dal comitato scientifico composto da rappresentanti di Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, Museo del paesaggio di Torre di Mosto, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli studi di Padova, Università Iuav di Venezia, VeGal.
Curatore è il Prof. Antonio Buggin.
La pubblicazione è scaricabile gratuitamente dal sito dello IUAV accedendo al link:

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I COLORI DELLA BONIFICA

Pronta a partire la summer school universitaria dal titolo “Architetture d’acqua e paesaggio della bonifica”
Dieci giorni di studio e confronto per valorizzare il patrimonio architettonico dei Consorzi di bonifica del Veneto

Una summer school di dieci giorni, dal 2 al 12 settembre, per valorizzare il paesaggio della bonifica, attraverso l’impiego di tecnologie cromatiche, luminose, comunicative, dando risalto all’architettura degli impianti idrovori veneti ed al paesaggio che li circonda.
Questo l’obiettivo della summerschool “Architetture d’acqua e paesaggio della bonifica”: un concorso di idee, valevole come un esame universitario, per stimolare nuove proposte in materia di architetture d’acqua, nato dalla collaborazione tra Unione Veneta Bonifiche e Associazione Triveneta Dirigenti della Bonifica, in collaborazione con l’Università IUAV.
I posti disponibili sono 50, di cui 45 destinati agli studenti regolarmente iscritti per l’anno accademico 2013/14 ai corsi di laurea magistrale in architettura delle Università Iuav di Venezia, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Udine, 5 riservati a architetti neolaureati under 30.
Il programma del concorso si articola in lezioni ex-cathedra, suddivise in tre moduli tematici, un seminario e un workshop applicativo su casi studio concordati con Unione Veneta Bonifiche, distribuiti nel territorio veneto.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di stimolare una riflessione critica, supportata da approfondimenti tecnici e sperimentali, sul tema dell’innovazione tecnologica e della qualità ambientale applicata al progetto dell’architettura d’acqua.
I corsi saranno tenuti da un parterre estremamente qualificato di ingegneri, professori, architetti e tecnici specializzati sui temi della bonifica, tra i volti più rinomati e conosciuti in Italia.

 

Per saperne di più:

http://www.iuav.it/Didattica1/workshop-e/2014/MediaEnvir/index.htm

Studenti della Boston University in visita alle opere idrauliche del Consorzio di bonifica Adige Euganeo

Un gruppo di studenti della Boston University accompagnato da due docenti e due giornalisti dell’organo di stampa del Campus “Boston University Today” hanno visitato l’importante idrovora consorziale di Ca’ Bianca ed altre opere idrauliche del Bacino Zennare ed Orientale in Comune di Chioggia.
Il gruppo, accompagnato da funzionari tecnici del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo ha manifestato forte interesse per la complessità e l’importanza della gestione del sistema idraulico di questo territorio, caratterizzato da forte soggiacenza al livello del mare.
Si è analizzato il fenomeno della subsidenza, illustrato anche attraverso apposita documentazione scientifica fornita ai partecipanti.
Stante il successo dell’iniziativa, il medesimo gruppo universitario ha richiesto e concordato con il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo un’ulteriore visita di studio presso l’area di fitodepurazione di Ca’di Mezzo per il primo di luglio.
L’iniziativa si aggiunge alle precedenti intraprese da importanti istituzioni accademiche statunitensi ed internazionali, come la Duke University e la Venice International University per citare solo le recentissime. Vi è soddisfazione nel constatare l’apprezzamento manifestato per aspetti di eccellenza nella gestione di problematiche idraulico territoriali che spesso, localmente non sono conosciute così a fondo.