Ambiente

Trivelle, perchè votare sì il 17 aprile

“Qualcuno è venuto nel Delta del Po a estrarre il metano e si è arricchito, mentre a noi ha lasciato le ferite da leccare: il nostro territorio ha pagato e sta ancora pagando le devastanti conseguenze delle massicce estrazioni degli anni ‘50 e ‘60. A causa della subsidenza, infatti, in alcuni punti è sprofondato di oltre 4 metri sotto il livello del mare e, per mantenerlo asciutto e in sicurezza, sono in funzione ogni giorno 40 impianti idrovori, per una spesa di circa 2.200.000 euro all’anno di energia elettrica, soldi che non si sono potuti investire in altri settori, creando di fatto un mancato sviluppo”. (altro…)

ANBI: ECCO IL VALORE ECONOMICO ED OCCUPAZIONALE DELL’ACQUA, GESTITA DAI CONSORZI DI BONIFICA

Diversi studi hanno evidenziato che l’agricoltura irrigua genera maggiore  reddito a favore delle aziende rurali, ricoprendo un ruolo significativo a livello occupazionale del settore e contenendo così il fenomeno , dai risvolti anche sociali, dell’esodo dalle campagne. In termini economici, la disponibilità d’acqua incrementa il Valore Agricolo Medio di 13.500 euro ad ettaro, vale a dire + 82% nel settore orticolo, +48% per il reddito da prati, + 35% nella frutticoltura.  (altro…)

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Contratto di Costa, scopriamolo

Il Contratto di Costa è un patto territoriale che permette di pianificare una strategia per la gestione integrata e la valorizzazione delle risorse territoriali esistenti a partire dall’acqua e dalle problematiche connesse all’area costiera. Questo strumento nasce dall’esperienza del Consorzio di bonifica Delta del Po, responsabile e coordinatore del Contratto di Foce. Nella cabina di regia abbiamo lanciato l’idea di estenderlo a tutto l’arco costiero fino al Tagliamento, coinvolgendo quindi anche il Consorzio di bonifica Veneto Orientale. (altro…)

53esima Festa di San Benedetto

Basta inseguire le emergenze
Ospiti illustri e celebrazioni in Rotonda per la 53esima Festa di San Benedetto, patrono dei bonificatori

“Va fatto di più per evitare tragedie come l’alluvione del ’51, il primo esodo italiano del Dopoguerra”. A lanciare il monito è Erasmo De Angelis direttore de L’Unità e autore del libro “Un paese nel fango. Frane, alluvioni e altri disastri annunciati: i fatti, i colpevoli e i rimedi”. Era presente anche lui ieri in sala “Amos Bernini” per la 53esima ricorrenza di San Benedetto, il santo patrono delle bonifiche. “In Italia bisogna smettere di inseguire sempre le emergenze a cominciare a fare prevenzione, pianificando opere e interventi – dichiara – Il tema delle manutenzioni straordinarie è centrale per questo Paese, già di per sè a rischio dissesto per la sua conformazione naturale e su cui pesa una cementificazione a dir poco selvaggia. I consorzi sono il braccio operativo dello Stato nella difesa del suolo”.

All’evento ha preso la parola anche Mauro Grassi, responsabile di “Italiasicura”, struttura di missione sotto la gestione diretta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Nel primo biennio di vita di questo organismo – spiega – sono stati avviati 1.240 cantieri, per un investimento di circa 1,6 miliardi. Entro la fine dell’anno contiamo di avviarne altri 649, per un costo di 1 miliardo circa. Inoltre stiamo pensando ad un piano per le città metropolitane da 1,3 miliardi”. Dal direttore generale di Anbi (Asssociazione nazionale bonifiche italiane) Massimo Gargano è giunto invece un plauso Polesine e Veneto: “Sono territorio di primati ed eccellenze in campo agricolo e di difesa del suolo che devono puntare su rapporti sempre più stretti con la Regione, il cui ruolo è centrale per la destinazione delle risorse.

Il modello Prosecco vince ad esempio su quello Taranto, dove si scommette sulle acciaierie: il rispetto dell’ambiente come risorsa dev’essere avvertito come priorità anche al di là delle differenze di colore politico e delle singole posizioni”.

Richiamo locale, poi, nelle parole di Giuseppe Romano, numero uno di Anbi Veneto: “I consorzi di bonifica sanno far bene il loro lavoro ma ora bisogna guardare avanti e mi rivolgo alle istituzioni perché non si tratta solo di onorare quanto dovuto ma investire con decisione sul territorio specie quello polesano dove i danni e i rischi della subsidenza sono noti e da tempo a tutti”. Soddisfazione da parte del residente dell’Adige Po Mauro Visentin che ha elogiato “l’opera quotidiana degli angeli custodi, cioè le decine di dipendenti dei due consorzi polesani” ricordando l’importanza di proseguire la battaglia a favore delle bonifiche: “Lottiamo per il futuro di questa porzione d’Italia, non chiamateci enti strumentali”. A chiudere la mattinata, prima del consueto pranzo sociale, quest’anno di scena al Petrarca di Boara Pisani, la Santa Messa nel vicino Tempio della Rotonda celebrata per la prima volta dal nuovo vescovo di Adria-Rovigo, monsignor Pierantonio Pavanello, presente anche in sala “Bernini” per una delle sue primissime uscite istituzionali da pastore della diocesi di Adria-Rovigo. Numerose le autorità civili, militari ed istituzionali – tra gli altri anche l’onorevole Diego Crivellari (PD) e i consiglieri regionali Graziano Azzalin (PD) e Patrizia Bartelle (M5S) – che non hanno voluto mancare alle celebrazioni di quest’anno che, come più volte ricordato nell’arco della mattinata, precedono di alcune settimane l’importante appuntamento con il referendum sulle trivelle atteso per il prossimo 17 aprile.

53 Festa di San Benedetto – 21 marzo 2016

Erasmo D’Angelis, Direttore dell’Unità e Mauro Grassi, Direttore dell’Unità di Missione #italiasicura, parteciperanno alla celebrazione di San Benedetto

21 marzo, San Benedetto, Patrono dei bonificatori: una giornata ricca di significati per il Polesine e per chi ha vissuto e continua a vivere sulla propria pelle il valore dei Consorzi di bonifica.

Il territorio della Provincia di Rovigo, racchiuso tra i fiumi Po ed Adige, solcato da una fittissima rete di canali, è l’espressione più gloriosa della preziosa opera di bonifica, un’attività millenaria necessaria per la conquista e la conservazione dell’ambiente, attuata con la sempre rinnovata sistemazione idraulica e la quotidiana, vigile regimazione delle acque per assicurare la coltivazione dei terreni e l’insediamento operoso delle popolazioni.

Da 53 anni, per una consuetudine ormai cara e consolidata, i Consorzi di Bonifica Polesani si ritrovano il 21 marzo, giorno in cui celebrano e festeggiano il loro Santo Patrono, San Benedetto da Norcia, dal quale traggono ancora ispirazione al loro operare quotidiano.

Quest’anno sarà ancor più avvalorata dalla presenza di Erasmo d’Angelis, Direttore de l’Unità e Mauro Grassi, Responsabile dell’Unità di Missione contro il dissesto idrogeologico #italisicura.

Assieme presenteranno un quadro sullo stato idrogeologico italiano, tema ampiamente trattato all’interno della pubblicazione scritta da D’Angelis “Un Paese nel fango”.

IL PROGRAMMA UFFICIALE DELLA 53 FESTA DI SAN BENEDETTO

Invito

Qual è il futuro del Leb?

«Oggi il consorzio Leb è in difficoltà. Con tutta la buona volontà e fiducia non sono in grado di garantire che nel canale Leb ci sarà ancora l’acqua nel 2017. La centrale idroelettrica di Agsm ha ottenuto tutti i permessi in pochissimo tempo mentre noi da anni chiediamo un aumento indispensabile delle portate che ancora non ci è stato accordato» afferma Luciano Zampicinini, il presidente del Leb, Consorzio di bonifica di II grado Lessinio Euganeo Berico durante il convegno che si è svolto questa mattina al Teatro comunale di Cologna Veneta. (altro…)

Un’arteria irrigua nel cuore del Veneto – Apertura della stagione irrigua al Consorzio LEB il 15 marzo!

 

Il 15 marzo, in occasione dell’apertura della stagione irrigua, il Consorzio di bonifica LEB ha organizzato una giornata dedicata a scoprire la funzione e la straordinarietà del canale LEB, Lessinio, Euganeo, Berico.

Un’opera a servizio di un comprensorio nel quale ricadono più di cento comuni, facenti capo alle province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia.

Nel corso della giornata itinerante, si terrà anche un convegno dal titolo “Un’arteria irrigua nel cuore del Veneto”.

PROGRAMMA

locandina leb 50 70-01

 

 

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Contratto di Fiume Brenta

Il 23 febbraio scorso si è tenuto in Consorzio uno degli incontri territoriali previsti per la predisposizione del Contratto di fiume Brenta.

Erano presenti numerose istituzioni e varie associazioni, e si è registrato un elevato numero di interventi nel dibattito, il che è segnale di grande partecipazione ed interesse. L’assessore Giuseppe Pan ha portato il saluto della Regione Veneto, che è promotrice di questo e anche di altri contratti di fiume, strumenti d’avanguardia che si stanno diffondendo in Italia negli ultimi tempi e che hanno il pregio di un ampio coinvolgimento su tematiche legate alle acque, elemento vitale del territorio. (altro…)

LEB, contributo fondamentale per la sicurezza idraulica «3 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua scaricati dal Bisatto al Bacchiglione. Come la portata di un lago»

In questi giorni di forti piogge e di emergenza in tutto il Veneto, il LEB – consorzio di bonifica di secondo grado, porta un contributo fondamentale per la sicurezza idraulica del territorio. «Da venerdì 27 febbraio grazie al canale LEB stiamo scaricando 3.500.000 metri cubi d’acqua dal canale Bisatto al fiume Bacchiglione. Come la portata di un lago – afferma il presidente del Consorzio Luciano Zampicinini -. Solo oggi abbiamo svasato 150 mila metri cubi d’acqua, andando così in soccorso dei Consorzi di bonifica Alta Pianura Veneta e Adige Euganeo».

Da anni infatti il Consorzio LEB, in collaborazione con il genio civile di Vicenza ed il Consorzio Alta Pianura Veneta, svolge un ruolo importantissimo per l’attività di deviazione delle piene dei fiumi Guà-Frassine e del canale Bisatto verso il Bacchiglione, con beneficio delle zone a valle di Barbarano vicentino (dove è posta l’opera di derivazione del canale Bisatto) fino a Cervarese Santa Croce, nel padovano.

Il canale LEB, nei suoi 48 km di lunghezza non solo garantisce l’irrigazione 82.675 ha di territorio servendo le province di Verona, Vicenza, Padova e Venezia, ma svolge anche un importante ruolo di tutela del territorio. «Il LEB, un’opera deputata principalmente all’irrigazione, in momenti come questi acquista un valore aggiunto. Scaricando enormi portate d’acqua contribuiamo a mettere in sicurezza circa 20 mila ettari di territorio a partire dalla zona del basso vicentino fino a Este» aggiunge Zampicinini. I manufatti utilizzati per l’immissione di acque a scopo irriguo, possono infatti consentire il deflusso in senso contrario: in occasione di gravosi eventi di piena, come quelle raggiunte in questi giorni in seguito alle forti piogge, è possibile trasferire parte della portata defluente lungo il canale Bisatto nel fiume Bacchiglione. Nel 2014 sono stati svasati 25 milioni di metri cubi d’acqua, mentre nel 2015 circa 5 milioni. Un contributo essenziale per la sicurezza del nostro territorio.

 

www.consorzioleb.it

 

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