Irrigazione

ANBI: RIPARTITO L’ITER DEL SECONDO PIANO IRRIGUO NAZIONALE

“Con soddisfazione apprendiamo la notizia della firma, da parte del Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, del decreto concernente le “Linee Guida per la regolamentazione da parte delle Regioni delle modalità di quantificazione dei volumi idrici ad uso irriguo.”

Questo è quanto affermato da Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI).

“Un obiettivo raggiunto con un lavoro di sistema, che ANBI ha molto apprezzato –prosegue Vincenzi– ed ora formuliamo un forte auspicio, affinchè le Regioni, per le proprie competenze ed il Mi.P.A.A.F. per i pochi ulteriori dettagli tecnici, si attivino allo scopo di sbloccare al più presto le risorse del P.N.S.R. (Piano Nazionale Sviluppo Rurale), i 300 milioni di euro del 2° Piano Irriguo Nazionale e poi i Piani di Sviluppo Rurale regionali, interessanti la gestione delle risorse idriche.

L’agricoltura del made in Italy agroalimentare è irrigua e sempre più vede, nei Consorzi, i soggetti che, attraverso la gestione collettiva dell’acqua irrigua, assumono rilevanza decisiva per dare competitività alle produzioni agricole, reddito alle imprese, qualità ai consumatori.

L’attivazione delle risorse (300 milioni di euro) del II° Piano Irriguo Nazionale, pur non essendo sufficienti a soddisfare quella necessità di innovazione e modernità che le imprese agricole richiedono e che i Consorzi sono in grado di tradurre in operatività concreta, affrancherà comunque il Paese e l’agricoltura dai continui, alternanti stress dovuti ai cambiamenti climatici (periodi con troppa acqua d’inverno e periodi estivi con scarsità della risorsa: 500 milioni di euro stanziati a seguito di calamità naturali negli ultimi due anni e già 200 milioni di danni all’agricoltura in questa estate) costituendo –conclude Vincenzi– un punto di partenza importante e rispetto al quale esprimo, ancora una volta, l’apprezzamento di ANBI al Ministro Martina ed alla sua struttura.”

 

Emergenza siccità Piave – Il pensiero del Presidente Romano

A chi accusa l’agricoltura per la secca del Piave, per via dei troppi prelievi, stamane sulle pagine de la Tribuna di Treviso Giuseppe Romano, presidente dell’Unione Veneta Bonifiche, ora ANBI Veneto, ha risposto così: «Il consorzio è l’unico che sta facendo qualcosa per il fiume », sottolinea, «negli ultimi quindici anni abbiamo ridotto i prelievi dal Piave convertendo 15 mila ettari da scorrimento a pluvirrigazione, praticamente abbiamo razionalizzato i prelievi. Inoltre siamo gli unici a misurare il deflusso minimo vitale, anzi, siamo di due metri sopra la soglia prevista per legge».

UVB diventa ANBI VENETO

L’Associazione Nazionale dei Consorzi di bonifica (ANBI), nella sua ultima Assemblea straordinaria ha deliberato di modificare la denominazione delle Unioni Regionali uniformando sotto il logo nazionale il nome delle Regioni, pertanto lo storico nome UNIONE VENETA BONIFICHE – Unione Regionale Veneta delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei Miglioramenti Fondiari cambierà a far data dal 01/08/2015 in

 ANBI VENETO

Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue

Questa nuova identificazione pone i Consorzi nella giusta collocazione rispetto all’attività svolta e all’importante ruolo che sono chiamati a svolgere per la sicurezza del nostro Paese.

 

Cosa cambia?

Il sito diventa www.anbiveneto.it

La pagina facebook diventerà facebook/ANBIVeneto

L’account twitter: @ANBIVeneto

Il canale youtube: ANBI Veneto

Le e-mail:

Criticità per la situazione idrica

Arrivati quasi alla fine del mese di luglio le condizioni generali dell’irrigazione nel comprensorio del Consorzio Brenta, nonostante il gran caldo, sono discrete per quanto riguarda le aree servite direttamente da acque del fiume Brenta: le minori portate fluenti nel fiume, infatti, vengono compensate dall’integrazione dai serbatoi montani, che in modo assai lungimirante sono stati costruiti nel passato.

In altre zone del territorio consortile, invece, cominciano a manifestarsi situazioni di grave siccità: si tratta soprattutto delle aree servite dalle risorgive. L’abbondanza idrica del 2014 aveva portato le falde a raggiungere livelli eccezionali, ma il ridotto manto nevoso invernale in montagna e la prolungata assenza di piogge hanno fatto sì che la falda stia ora precipitando verso il basso, facendo venire meno gli apporti dei fontanili e riducendo le quantità idriche disponibili presso i pozzi. (altro…)

CONTRATTO DI FIUME: NUOVO SITO WEB SUL MARZENEGO

Realizzato su iniziativa dell’associazione storiAmestre, esso contiene una gran mole di materiali, studi, immagini, carte raccolti nel corso di una ricerca durata mesi

Nell’ambito del percorso per la costruzione del contratto di fiume si è svolta stamane a Mestre, nella sede del Consorzio di bonifica, la conferenza stampa di presentazione del nuovo sito dedicato al Marzenego (www.ilfiumemarzenego.it). Rivolto a cittadini, amministratori, associazioni, studenti, il sito si presenta come uno strumento di consultazione, di lettura, di documentazione e d’interazione.  I materiali messi a disposizione sono quanto, con il contributo della Segreteria tecnica del Contratto di fiume, l’associazione storiAmestre ha elaborato nel corso di una ricerca durata mesi e finalizzata a favorire la costruzione dello stesso contratto di fiume Marzenego. (altro…)

Siccità: siamo alla vigilia dello stato di calamità naturale per l’agricoltura

“L’assenza di scelte di fondo sul Piano Irriguo Nazionale così come l’eccessivo consumo di suolo, accompagnati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, fa sì che siamo alla vigilia della richiesta di stato di calamità naturale per l’agricoltura; quindi, ancora una volta, serviranno risorse per riparare danni e non per incentivare uno sviluppo programmato. C’è bisogno invece di una strategia di lungo periodo per il consolidamento del patrimonio rurale ed agroalimentare, evitando che il Paese debba affidare il proprio futuro agricolo e quello degli imprenditori del settore agli umori di Giove Pluvio. Da subito è necessario evitare che l’agricoltura sia lasciata sola ad essere penalizzata da mancate o ritardate scelte politiche.”
Ad affermarlo, a Milano in occasione della convention “IL CIBO E’ IRRIGUO” è Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Consorzi Gestione Tutela Territorio ed Acque Irrigue (ANBI), che prosegue: 
“Chiediamo alle Regioni ed alle Autorità di Bacino, ma soprattutto al Ministro dell’Agricoltura, sempre vicino al nostro mondo, l’insediamento immediato di un “tavolo” nazionale per il monitoraggio costante della difficile contingenza idrica, che si sta registrando soprattutto nelle regioni settentrionali del Paese, coinvolgendo tutti i gestori ad iniziare da quelli elettrici. E’ necessario inoltre valorizzare quelle linee guida sui volumi idrici, costruite insieme fra Regioni, Mi.P.A.A.F., Organizzazioni Professionali Agricole ed ANBI, in grado di dare le risposte attese dalle imprese agricole.”

“IL CIBO E’ IRRIGUO”, L’IRRIGAZIONE AL CENTRO DELLA DUE GIORNI ANBI CHE PARTIRA’ DOMANI

In questa estate torrida, in Italia, se non è ancora emergenza siccità, è però allarme per le risorse idriche, cui i Consorzi di bonifica stanno facendo fronte con appropriate manovre idrauliche e turnazioni irrigue.

In molte situazioni si stanno attivando “tavoli di concertazione” per rendere compatibili, in un momento di crisi, i molteplici interessi, che ormai ricadono sulla risorsa acqua.

Il modello italiano di irrigazione, oggetto di interesse internazionale e la costante ricerca di ottimizzazione d’uso della “risorsa acqua”  saranno fra i temi al centro della due giorni “IL CIBO E’ IRRIGUO”, che ANBI inaugurerà nel pomeriggio di mercoledì 22 Luglio p.v. a Baveno (in provincia di Verbania) per proseguire il giorno dopo, giovedì 23 Luglio, ad Expo Milano.

Assieme al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti ed all’eurodeputato già Ministro dell’Agricoltura, Paolo De Castro, si confronteranno parlamentari, esponenti del Governo, assessori regionali, docenti universitari, magistrati, esperti, presidenti delle Organizzazioni Professionali Agricole.

Si inizierà il pomeriggio di mercoledì 22 Luglio, ore 17.00, all’Hotel Dino a Baveno in provincia di Verbania, con la sessione  dedicata a presentare i nuovi compiti, cui sono chiamati i Consorzi di bonifica (“I Consorzi protagonisti di cANBIamento. La PAC 2014-2020, un’opportunità da cogliere“) e di cui il restyling comunicativo dell’ANBI, presentato nell’occasione, sarà il necessario complemento.

Il giorno dopo, giovedì 23 Luglio, in sede Expo Milano, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e di un parterre di assoluto rilievo politico e tecnico, si terranno le sessioni dedicate al nuovo modello di sviluppo per l’Italia, avente la valorizzazione del territorio come elemento centrale (“ANBIzioni di un territorio protagonista“) ed alle ecocompatibilità (“ANBIenti d’acqua: le scelte per un futuro sostenibile“).

Saranno presenti i Consorzi di bonifica del Veneto che faranno il punto sullo stato irriguo regionale e sul PSR. Presente all’incontro il neo Assessore all’Agricoltura, caccia  e pesca della Regione Veneto Giuseppe Pan.

I PROGRAMMI DELLE GIORNATE

22 luglio – I Consorzi protagonisti di cANBIamento. La PAC 2014-2020, un’opportunità da cogliere

invitoprogramma 22 luglio

23 luglio – ANBIzioni di un territorio protagonista. ANBIenti d’acqua: le scelte per un futuro sostenibile.

invitoprogramma 23 luglio

 

 

UN PO’ DI CHIAREZZA SUL DMV (DEFLUSSO MINIMO VITALE) DEL FIUME PIAVE

Il Presidente Giuseppe Romano precisa alcuni aspetti riguardanti il DMV e replica a dichiarazioni apparse su La Tribuna di Treviso – Pag. di Maserada – il 12 luglio u.s.

 

“Sono stupito dalle dichiarazioni rilasciate da Fausto Pozzobon di Legambiente circa le condizioni del Fiume Piave e in particolare dall’accusa di rubare l’acqua. Eppure, da anni, collabora proprio con il nostro Consorzio -che contribuisce anche economicamente- alla realizzazione di progetti didattici che Pozzobon propone agli istituti scolastici del nostro comprensorio per portare proprio gli allievi di scuole elementari e medie a visitare i luoghi del Piave, ricchi di biodiversità, a conoscere la nostra realtà, le funzioni ambientali delle derivazioni, il nostro impegno per il risparmio energetico. Mi stupisce l’attacco generico e gratuito a tutto e tutti: Consorzi, Enel e Regione” dichiara il Presidente Giuseppe Romano. Ogni anno non appena il caldo si fa sentire scoppiano polemiche strumentali sull’utilizzo dell’acqua, con l’occasione, quindi, il Consorzio vuole fare chiarezza circa anche il DMV (Deflusso Minimo Vitale) spesso citato non correttamente.

Per quanto riguarda la situazione del Piave nel tratto di media pianura in questi giorni di clima caldo e siccitoso, ci preme precisare che il Consorzio di Bonifica Piave, titolare delle derivazioni a fini irrigui e idroelettrici di Fener (BL) e Nervesa (TV), sta rigorosamente osservando il rilascio nel fiume Piave a valle delle derivazioni, che il D.Lgs. 152/2006 definisce Deflusso Minimo Vitale (DMV), secondo le quantità previste all’art. 42 c.2 delle Norme Tecniche del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto, Allegato A3 alla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5/11/2009.
I valori del DMV per il Piave sono fissati dalle Norme attuative del Piano stralcio per la gestione delle risorse idriche del bacino del fiume Piave, approvate con D.P.C.M 21.09.2007 in G. U. n.112 del 14 maggio 2008.  (altro…)

Centinaia di pesci salvati dalla siccità

Il gran caldo si fa sentire anche per gli animali acquatici. Centinaia di pesci sono stati salvati nei giorni scorsi grazie all’intervento degli addetti Consorzio Alta Pianura Veneta in diversi corsi d’acqua.

Tutto è stato possibile grazio al monitoraggio del territorio non solo del consorzio, ma anche degli operatori, degli amministratori locali, dei cittadini e dalle associazioni di pesca. «I cambiamenti climatici in atto già da qualche anno», spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, «sono osservabili da chiunque analizzi oggettivamente i fatti. Ed a fronte di questa situazione, che da straordinaria sta diventando sempre più ricorrente, occorre attrezzarsi e porre in atto adeguate misure a tutela e salvaguardia dell’ambiente e della fauna, che rappresentano un grande patrimonio per il nostro territorio». (altro…)