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CONCORSO FOTOGRAFICO: AL VIA LA TERZA EDIZIONE DI OBIETTIVO ACQUA

Prende il via la terza edizione del concorso fotografico “Obiettivo Acqua”, organizzato da Coldiretti, ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue), Fondazione Univerde e che ha visto nella scorsa edizione, nonostante le limitazioni dovute alla pandemia, la partecipazione di oltre 500 opere.

Protagonisti  assoluti del contest rimangono l’acqua dolce ed i suoi vettori, che determinano emozionanti paesaggi: fiumi, laghi, corsi d’acqua minori, zone paludose,  delta, estuari,  risorgive, ambienti ricchi di una biodiversità unica; accanto a loro c’è il lavoro dell’uomo,  da secoli  impegnato a gestire questa risorsa vitale, grazie ad  opere straordinarie, la cui contemporaneità affonda comunque le radici nella grande cultura idraulica italiana.

Oltre ai tre premi principali  sono previste 4 menzioni  (sottosezioni: Acqua è…lavoro; Acqua è…paesaggio; Acqua è…città; Cambiamenti climatici: difendere l’acqua – difendersi dall’acqua) più 2 menzioni speciali (“A due ruote lungo l’argine”, dedicata al connubio tra bicicletta e corsi d’acqua; ”Il cibo è irriguo” incentrata sul binomio tra acqua ed agricoltura per la produzione del “made in Italy” agroalimentare).

La partecipazione è gratuita ed è riservata a cittadini italiani e stranieri, maggiorenni,  residenti o domiciliati nel nostro Paese; le fotografie devono essere scattate in Italia.

Le iscrizioni sono aperte fino al prossimo 26 Ottobre sul sito www.obiettivoacqua.it, dove è consultabile il regolamento completo del concorso.

È prevista una prima selezione delle fotografie da parte dell’Organizzazione, cui seguiranno le scelte finali ad opera di una giuria tecnica.

Compatibilmente con l’evolversi della situazione pandemica sono previste una cerimonia finale di premiazione e l’esposizione delle opere più meritevoli.

“E’ con grande soddisfazione, che diamo il via alla terza edizione di un concorso fotografico, che sta riscuotendo crescente interesse e che conferma la duttilità anche artistica di una risorsa come l’acqua, capace non solo di donare la vita, ma di suscitare emozioni  nei contesti più diversi rendendo, allo stesso tempo , merito all’ingegno  dell’uomo” : è quanto dichiara Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.

Obiettivo Acqua – chiosa Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI – è parte della strategia, che stiamo conducendo da tempo per riavvicinare la società ad un rapporto responsabile con le risorse idriche, la cui disponibilità non deve essere data per scontata soprattutto nel tempo dei cambiamenti climatici. C’è bisogno di cultura e di attenzione; in questo senso vanno anche la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, nonché la vasta attività didattica che, nel rispetto delle contingenti normative, continuiamo a svolgere sul territorio.”

ANBI FA IL PUNTO SULLA SITUAZIONE IDRICA DEL PAESE: MANCANO 5 MILIARDI DI METRI CUBI D’ACQUA RISPETTO A QUANTO PREVISTO 50 ANNI FA

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, ANBI fa alcune riflessioni sulla gestione della risorsa idrica partendo da una considerazione. L’acqua è un tesoro – “l’oro blu” – e, in quanto tale, dovrebbe essere custodito con cura.

“In Italia non dobbiamo compiere il miracolo di trasformare il deserto in una terra florida, bensì dobbiamo utilizzare al meglio i talenti affidatici con un territorio straordinario, che va altresì difeso dalla minaccia dell’aridità”: è in questa, evocativa immagine che Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e della Acque Irrigue (ANBI), indica, in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, la strategia idrica, che l’Italia dovrebbe seguire.

I “talenti” sono dati da un andamento pluviometrico che, nonostante l’estremizzazione degli eventi atmosferici, vede cadere annualmente sull’Italia 1000 millimetri di pioggia (quasi mm. 2.000 in alcune zone del Friuli-Venezia Giulia e della Liguria e solo mm. 300 su aree della Puglia), pari ad un volume complessivo di circa 300 miliardi di metri cubi, oltre la metà dei quali, però, vengono restituiti in atmosfera attraverso l’evapotraspirazione; si calcola, quindi, che il patrimonio idrico potenzialmente a disposizione sia di circa 110 miliardi di metri cubi, di cui solo 53 miliardi realmente utilizzabili.

Di questa ricchezza riusciamo, però, a trattenere solo 5,8 miliardi, cioè circa l’11%. Il talento, che dobbiamo sviluppare è aumentare tale percentuale” precisa il Presidente di ANBI.

Al proposito, ANBI ha indicato fin dal 2017, unitamente all’allora Struttura di Missione #italiasicura, una strategia fatta di 2.000 invasi medio-piccoli da realizzare in 20 anni grazie ad un investimento di circa 2.000 miliardi di euro; contestualmente sono stati presentati i primi 218 progetti, interessanti 17 regioni (il maggior numero, 73, in Veneto, ma  è la Calabria, la regione ad abbisognare di maggiori investimenti: 527 milioni di euro).

A Settembre 2020, nella prospettiva del Recovery Plan, ANBI ha presentato un Piano per l’Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, comprendente, innanzitutto, la manutenzione straordinaria di 90 bacini, in buona parte interriti.

La loro capacità – afferma Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI è ridotta del 10,7% a causa della presenza di oltre 72 milioni di metri cubi di sedime, depositati sul fondo: 46 bacini sono al Sud, 36 al Centro, 9 al Nord.”

Oltre a ciò, il Piano ANBI prevede il completamento di 16 bacini (capacità complessiva: mc. 96.015.080; investimento: quasi 452 milioni di euro) e la realizzazione di 23 nuovi invasi (capacità complessiva: mc. 264.493.800; investimento: circa 1 miliardo e 231 milioni di euro).

“Sono tutti progetti definitivi ed esecutivi, cioè in avanzato iter burocratico e quindi capaci di rispettare il cronoprogramma indicato dall’Unione Europea, garantendo quasi 10.000 posti di lavoro. Per questo – insiste il DG di ANBI– ribadiamo la richiesta di inserimento nel Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza.”

E’ utile ricordare che, ancora nel 1971(!), la Conferenza Nazionale delle Acque aveva indicato in almeno 17 miliardi di metri cubi, la necessità di invaso  necessaria a soddisfare le esigenze del Paese al 1980(!); oggi, secondo i dati del Comitato Italiano Grandi Dighe, tale capacità ammonta a 13,7 miliardi di metri cubi, di cui però è autorizzato l’uso di solo 11,9 miliardi, un volume ben lontano da quanto previsto  50 anni fa!

Risulta evidente, secondo l’ANBI,  l’urgente necessità di incrementare sensibilmente le capacità di invaso per sopperire alle esigenze idriche in un quadro condizionato dalla crisi climatica, dove ormai piove in maniera sempre più “tropicale” ( grandi volumi in autunno-inverno, poco in primavera-estate) con ripetuti fenomeni alluvionali in tutte le regioni (negli anni recenti, lo Stato spende mediamente 3 miliardi e mezzo all’anno per riparare i danni) e stagioni siccitose anche in aree, dove nel passato tali fenomeni erano molto rari (la situazione è già oggi critica in Sicilia e condizioni di sofferenza idrica si stanno ripetendo sulla fascia adriatica dell’Appennino).

Ad innervare d’acqua il territorio italiano è una rete di circa 200.000 chilometri di corsi d’acqua (circa 5 volte la circonferenza della Terra), bisognosa di manutenzione straordinaria di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici. I Consorzi di bonifica ed irrigazione hanno pronti 729 progetti cantierabili (ricompresi nel Piano ANBI per l’Efficientamento della Rete Idraulica del Paese: 241 al Nord, 266 al Centro, 222 al Sud), capaci di garantire quasi 12.000 posti di lavoro con un investimento di circa 2 miliardi e 365 milioni di euro.

“Nella Giornata Mondiale dell’Acqua – conclude Gargano – è infine opportuno segnalare con forza che la fondamentale funzione del reticolo idraulico minore, rischia ora di essere pregiudicata dall’applicazione meccanica dei parametri comunitari del Deflusso Ecologico, evoluzione del Minimo Deflusso Vitale, già in essere nel nostro Paese. L’obbiettivo di garantire le condizioni di vivibilità dei corsi d’acqua è prioritario ma, come sempre, deve essere declinato in base alle realtà locali. È evidente che le fluenze dei grandi fiumi continentali sono assai diverse da quelle dei corsi d’acqua italiani, dove anche il Po è ormai caratterizzato da un andamento torrentizio con forti escursioni di portata.”

“I corpi idrici vanno rispettati, ma il pericolo di un’interpretazione rigida dei parametri – comunica preoccupato il Presidente di ANBI, Vincenzi – è di non avere più a disposizione l’acqua sufficiente a garantire un territorio riconosciuto nel mondo e di cui sono parte integrante i fontanili, le marcite, i prati stabili, la policromia dei panorami; l’uso delle risorse idriche è determinante anche per mantenere l’equilibrio ambientale.   E’ una battaglia, che stiamo conducendo attraverso Irrigants d’Europe e sulla quale, proprio in questa giornata, chiediamo l’impegno dell’intero Paese.”

GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA: CON TERREVOLUTE IL VENETO PROTAGONISTA DEL SIMPOSIO NAZIONALE DEI CONSORZI DI BONIFICA

C’è molto Veneto nel convegno nazionale dedicato al “Valore dell’acqua” che vedrà riuniti, pur virtualmente, i Consorzi di Bonifica di tutto il Paese lunedì 22 marzo.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, infatti, ANBI, l’Associazione Nazionale Consorzi di Gestione e Tutela delle Acque Irrigue, ha promosso la videoconferenza “Terrevolute 2022 – Il valore dell’acqua”, trasmessa in diretta dalle 14.15 sul canale Facebook di ANBI e rilanciata a livello regionale su Facebook.com/AnbiVeneto, nel corso della quale saranno introdotti i temi di Terrevolute 2022, Il Festival della Bonifica ideato da ANBI Veneto e dall’Università di Padova, che dopo le prime 3 edizioni a San Donà di Piave (Ve) ha ormai a assunto un’importanza nazionale grazie all’approccio che unisce registri tecnico-scientifici e divulgativi nel trattare il rapporto tra acqua, uomo e ambiente.

Il 2022, del resto, sarà un anno molto importante per la bonifica italiana, ricorrerà infatti il centenario del Congresso Regionale delle Bonifiche Venete che nel marzo del 1922 pose a livello nazionale le basi di un nuovo modo di fare bonifica, unendo pratiche di sanificazione a pratiche di gestione delle acque a uso irriguo. Da qui l’importanza di Terrevolute 2022, un festival che, sempre a San Donà di Piave – sotto il coordinamento dell’ANBI nazionale che sta coinvolgendo Università, Organizzazioni, Istituzioni di tutto il Paese – intende porre le basi per una nuova gestione sostenibile del territorio, partendo dalle acque di bonifica, così come il Congresso del 1922 pose le basi per la bonifica che conosciamo.

Il webinar rappresenta in questo senso un appuntamento da non perdere per una panoramica a 360° sulle tematiche che riguardano l’acqua trasportata dai fiumi e dalla rete idraulica minore. Tanti i temi trattati e i relatori coinvolti, tra i quali spiccano i veneti Giampaolo Vallardi, presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Margherita Vanore, docente di progettazione urbana dello IUAV di Venezia, Maurizio Borin, docente del dipartimento di Agronomia dell’Università di Padova, nonché, sempre per l’Università di Padova, la curatrice di Terrevolute Elisabetta Novello. A fare gli onori di casa: il presidente e il direttore nazionali di ANBI Francesco Vincenzi e Massimo Gargano.

Il webinar sarà diviso in due parti. La prima riguarda gli aspetti normativi e amministrativi: si parlerà di “Acqua e Costituzione” (Alfonso Celotto, Roma Tre), “Sostenibilità” (Carlo Pilia, Università di Cagliari), “Comunità Europea” (Paola Grossi, avvocato), “Fisco e incentivi per la valorizzazione delle risorse idriche” (Gabriele Sepio, Accademia Guardia di Finanza), “Programma MIUR 2021-2027” (Fabrizio Borin, Università di Padova). Nella seconda parte (inizio alle 17.00) si parlerà di paesaggio, comunicazione e innovazione tecnologica: “Paesaggio” (Margherita Vanore, IUAV), “Acque reflue” (Claudio Gandolfi, Università di Milano), “Irrigazione” (Marco Mancini, Politecnico di Milano), “Qualità delle acque” (Giuseppe Castaldelli, Università di Ferrara, Parma e Firenze), “Trasferimento tecnologico” (Carlo Maria Medaglia, Link Campus University).

“GIORNATA DELL’IRRIGAZIONE 2021” UN WEBINAR PER PARLARE DI AGRICOLTURA, CLIMA, AMBIENTE E RECOVERY FUND

Il 15 marzo, con l’apertura delle paratoie del canale LEB a Belfiore, in provincia di Verona, inizia la stagione irrigua del Veneto. Per l’occasione ANBI Veneto e il Consorzio di Bonifica LEB presentano il webinar “Giornata dell’Irrigazione 2021” (15 marzo, ore 10.30, link scrivendo a [email protected] e diretta su Facebook.com/Anbiveneto), nel corso del quale verrà affrontato il tema dell’importanza dell’acqua in termini di irrigazione e di vivificazione ambientale, in un’epoca caratterizzata da mutamenti climatici, tra le opportunità legate al Recovery Plan e le criticità del Deflusso Ecologico. Diretta streaming dell’apertura delle paratoie del LEB con riprese da drone.

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PIANO REGIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PRRR) DAI CONSORZI DI BONIFICA 20 SCHEDE PROGETTUALI: “TEMPI CERTI DI REALIZZAZIONE”

I Consorzi di Bonifica del Veneto esprimono il proprio plauso per gli importanti investimenti in materia di ambiente e territorio legati alle fonti di finanziamento europee racchiuse nel cosiddetto Recovery fund e previsti dal Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza (PRRR)”. Ad affermarlo è Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto, l’associazione che riunisce gli 11 Consorzi di Bonifica regionali, nel corso delle consultazioni odierne in Seconda Commissione Consiliare (ambiente) per la discussione del Piano Regionale per la Ripresa e la Resilienza (PRRR).

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CONSORZIO VERONESE: UN TAVOLO DI LAVORO PER IL PROBLEMA NUTRIE

Non ha fine la vera e propria emergenza dei gravi danni causati dell’insediamento delle nutrie lungo i corsi d’acqua del veronese. Non passa, infatti, giorno che il personale del Consorzio di Bonifica Veronese non debba intervenire per rimediare ai cedimenti creati dalla presenza di questi animali negli argini dei canali.

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NUOVE SINERGIE TRA IL CONSORZIO DI BONIFICA BRENTA E IL COMUNE DI BASSANO DEL GRAPPA

Scoppia la pace tra il Consorzio di Bonifica Brenta il Comune di Bassano del Grappa (VI) che chiudono in maniera consensuale un contenzioso ventennale legato ai contributi di bonifica finito anche nelle aule di tribunale. Un accordo che, con l’avvallo del giudice, soddisfa entrambe le parti e dà il via a una nuova stagione di sinergie a tutto vantaggio della sicurezza idraulica dei cittadini.

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GOVERNO: CONSORZI DI BONIFICA DEL VENETO, FINALMENTE LA QUESTIONE AMBIENTALE IN CIMA ALL’AGENDA POLITICA

Nel giorno in cui il Governo Draghi riceve la fiducia alla Camera i Consorzi di Bonifica del Veneto si uniscono all’ANBI nazionale nel porgere i più sentiti auguri di buon lavoro all’Esecutivo che per la prima volta nella storia della Repubblica pone il tema ambientale al vertice dell’agenda politica”. Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto, l’associazione che riunisce gli 11 Consorzi Bonifica e Irrigazione del Veneto saluta così il nuovo governo a guida Draghi.

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