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SOS ROMAGNA: I CONSORZI DI BONIFICA VENETI IN SUPPORTO DEI COLLEGHI DELLA ROMAGNA PER FAR FRONTE ALL’ALLUVIONE

Venezia, 24 maggio 2023 – L’alluvione in Romagna causata dalla straordinaria ondata di maltempo che si è abbattuta tra il 16 e il 17 maggio, sta comportando una vasta mobilitazione da parte dei Consorzi di Bonifica del Veneto a sostegno delle popolazioni e a fianco dei colleghi dei Consorzi che insistono nei territori maggiormente colpiti, il Consorzio di Bonifica della Romagna e il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale.

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I CONSORZI INCONTRANO L’ASSESSORE REGIONALE ALL’AGRICOLTURA PER FARE IL PUNTO SULLA DISPONIBILITÀ DI RISORSA

Venezia, 23 maggio 2023 – Le precipitazioni dell’ultimo mese rischiano far dimenticare il grave stato di siccità che il Veneto, come del resto tutto il Paese, ha dovuto affrontare negli ultimi due anni.

Una situazione, peraltro, che a causa dei cambiamenti climatici è sempre più frequente – con tempi di ritorno della durata di appena tre anni – e dalla quale non è ancora possibile affermare di essere al sicuro per questa stagione irrigua.

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ALLUVIONE IN ROMAGNA: ANBI, NECESSARIA UNA NUOVA CULTURA DEL TERRITORIO

Con 350 mm di pioggia caduti in poche ore in un’area pedemontana attraversata da decine di fiumi a carattere torrentizio, la Romagna è stata colpita da una catastrofe naturale che ha tempi di ritorno plurisecolari. Una tempesta perfetta nella quale ha inciso anche un altro fattore: la stessa area, infatti, pochi giorni prima, era stata colpita da altri episodi temporaleschi significativi che avevano saturato il terreno riducendone la capacità di assorbimento.

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60 EVENTI PER UN PUBBLICO STIMATO DI 5.000 PERSONE: SUCCESSO PER LA SETTIMANA DELLA BONIFICA 2023

Convegni, visite di impianti, mostre, biciclettate e incontri con le scolaresche. Con 60 iniziative di vario genere per un pubblico stimato di almeno 5.000 persone è conclusa domenica 21 giugno la Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, tradizionale appuntamento di maggio che vede i Consorzi di Bonifica aprirsi al vasto pubblico per far conoscere da vicino i luoghi e gli aspetti meno noti di un lavoro – quello della regimazione delle acque – tanto importante per il territorio, quanto silenzioso e lontano dai riflettori.

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GRANDI OPERE E INTERVENTI DIFFUSI SUL TERRITORIO, IL MIX VINCENTE PER LA SALVAGUARDIA DEL DELTA DEL PO

Cerniera tra la pianura più urbanizzata e il mare, il Delta del Po, è un territorio estremo che si regge in un fragile equilibrio tra natura e lavoro dell’uomo. Qui, le tensioni che si accumulano su tutta l’asta del Grande Fiume si amplificano a causa della subsidenza e dei cambiamenti climatici. Le soluzioni per preservare questo scrigno di biodiversità sono articolate, perché a problemi complessi non si risponde con la bacchetta magica.

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A CA’ VENDRAMIN, GIOVANI E GIOVANISSIMI DA TUTTA LA REGIONE PER LA CONCLUSIONE DEL PROGETTO SCUOLA DI ANBI VENETO

“Acqua, ambiente, territorio. Bonifica è sostenibilità” – il progetto didattico curato da ANBI Veneto con i suoi 11 Consorzi di Bonifica, in collaborazione con la Direzione Istruzione e Formazione della Regione del Veneto e l’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto – è giunto al termine dopo un anno ricco di lezioni, visite guidate, laboratori didattici sul tema della bonifica e dell’acqua che hanno coinvolto 50 scuole del Veneto (Istituiti comprensivi Istituti superiori e Istituti professionali) e 80 classi per un totale di oltre 1.500 studenti dalle scuole primarie alle scuole secondarie di primo e secondo grado, statali e paritarie fino agli istituti professionali del Veneto.

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EFFICIENTAMENTO IRRIGUO E SICUREZZA IDRAULICA NEL VENETO ORIENTALE: SI SCRIVE “PSRN”, SI LEGGE “CONTRASTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI”

Nel Veneto Orientale il contrasto ai cambiamenti climatici passa (anche) per il PSRN. Con un maxi finanziamento di 13,1 milioni di euro stanziati dal Ministero alle Politiche Agricole, il Consorzio di Bonifica ha rivoluzionato l’irrigazione nei territori di Portograuro, San Stino di Livenza, San Donà di Piave e Caorle. Con benefici anche per la sicurezza idraulica e il contrasto al cuneo salino.

 

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SPACE MEETINGS VENETO: TRA BIG DATA E RILEVAZIONI SATELLITARI, IL FUTURO DEI CONSORZI DI BONIFICA È GIÀ PRESENTE

Con i piedi ben posati per terra (e spesso nel fango), i Consorzi di Bonifica guardano sempre più in alto, anzi, dall’alto. I dati forniti dai satelliti guidano sempre più l’azione e la pianificazione dei custodi del territorio, chiamati a giocare d’anticipo nelle sfide derivanti dai cambiamenti climatici. ANBI Veneto ha presentato lo stato dell’arte nello Space Meetings Veneto, convegno promosso dalla Regione dedicato all’Agricoltura 4.0.

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DOPO LA SICCITA’, GLI ALLAGAMENTI. E “FIUMI” DI RISORSA DISPERSA A MARE.

Dalla siccità all’allarme allagamenti. Anche il Veneto, nelle giornate del 10 e 11 maggio, è stato colpito da un’ondata di maltempo che ha comportato diversi problemi in alcune aree, soprattutto nel Basso Veronese, nel Polesine e nella Bassa Padovana, dove in poche ore sono scesi 130-140 mm di pioggia con punte di oltre 180 mm.

Le situazioni più difficili si sono registrate nei comuni di Castagnaro e Villa Bartolomea, dove il Consorzio di Bonifica Veronese ha attivato gruppi idrovori per favorire il deflusso delle acque, e, poco più a valle, tra i comuni di Badia Polesine, Occhiobello e Salara, nel comprensorio di bonifica Adige Po. A Rovigo l’esondazione del canale Ceresolo ha comportato l’allagamento di alcune campagne in prossimità del centro abitato. Allagamenti anche nella Bassa Padovana, a Megliadino San Vitale e Monselice, con situazione di grande attenzione per il fiume Fratta.

In ripresa le portate dei grandi fiumi, che non destano particolare apprensione. Alle 16.00 di giovedì 11 maggio, il Piave ad Alano, ha toccato i 211 m3/s; il Brenta a Bassano del Grappa i 166,91 m3/s; il Bacchiglione a Montegalda i 29,87 m3/s; 528 m3/s per l’Adige a Verona.

In questo maggio dal sapore molto autunnale si registrano anche significative nevicate in montagna ma è ancora presto per capire come incideranno nel bilancio idrico regionale.

Quel che è certo, al di là dei disagi per gli allagamenti, è che dopo mesi di siccità ora l’acqua sta scendendo e sta correndo a mare, per l’impossibilità di trattenerla in adeguate opere d’invaso.