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CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: LE PROPOSTE DI CITTADINI E ASSOCIAZIONI

Ampia partecipazione all’assemblea di bacino svoltasi ieri nel municipio di Mestre. Avviati i tavoli di lavoro che dovranno entro la fine dell’anno produrre la bozza del programma di azione

 

Prende quota il percorso verso la definizione del Contratto di fiume per il Marzenego, strumento programmatico partecipato per la riqualificazione integrata del corso d’acqua e dei territori a questo connessi. Ieri in municipio a Mestre sì è svolta la seconda Assemblea di Bacino, dopo quella di aprile a Noale in cui erano state gettate le basi per avviare il processo partecipato. Dopo gli interventi dell’ing. Franco Schenkel e dell’ing. Carlo Bendoricchio, rispettivamente per il Comune di Venezia e per il Consorzio di bonifica Acque Risorgive che coordinano la Segreteria tecnica del Contratto di fiume, è toccato all’ing. Giancarlo Gusmaroli, esperto di governance fluviale dello studio Ecoingegno, illustrare ai numerosi intervenuti gli obiettivi e le tappe del percorso che prevedono entro la fine dell’anno già una prima bozza di programma di azione.

 

Dai tavoli di lavoro, condotti da Cinzia Zugolaro e Daniela Sanfratello dello studio Sferalab, è emerso un nutrito ventaglio di istanze relative a molteplici aspetti del sistema fluviale del Marzenego. Tra le criticità da approfondire e risolvere sono state identificate quelle relative alla difficile accessibilità e percorribilità dei corsi d’acqua, all’artificializzazione degli alvei, all’inquinamento delle acque superficiali, all’urbanizzazione del territorio non sempre rispettosa dei valori ambientali presenti. Tra le valenze da riconoscere e valorizzare sono state riconosciute le oasi naturalistiche e tutti gli altri elementi, anche minuti, di valore ambientale presenti sul bacino, la rete idrografica minore fino ai capi fosso, le produzioni tipiche del comparto agro-alimentare (5 Dop e 4 Igp), i beni testimoniali di interesse etnografico, storico e architettonico (in particolare il sistema dei mulini presenti lungo i corsi d’acqua principali e delle rispettive pertinenze), ma anche le memorie del fiume fatte di aneddoti, ricordi, fatti ed eventi. Ma anche è stato proposto di rendere più compatibile la gestione ambientale dei corsi d’acqua con la loro fruizione.

Il percorso del Contratto di fiume per il Marzenego proseguirà con tavoli di lavoro tematici che si riuniranno quindicinalmente, il mercoledì, a partire dal 27 agosto, dalle ore 17 alle 21. “Attendiamo il contributo di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del fiume e del territorio circostante” ha ricordato il direttore Bendoricchio, che ha poi invitato a compilare il questionario conoscitivo e a dare la propria adesione utilizzando i moduli sul sito web (www.cdfmarzenego.it) .

 

Mestre, 10 luglio 2014

 

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L’UNIONE FA LA FORZA

Il Contratto di Fiume come strumento per combattere le avversità climatiche

I recenti eventi alluvionali e le cosiddette bombe d’acqua che negli ultimi anni hanno sempre più flagellato la nostra Regione, ed in particolare la bassa padovana, hanno messo in luce la necessità di intervenire rapidamente nella risoluzione di queste problematiche. Per questo si è pensato ad uno strumento di concertazione tra i soggetti interessati alla salvaguardia del territorio, ovvero il Contratto di Fiume per il comprensorio di bonifica Adige Euganeo.

La mattinata del 4 luglio, presso la sala convegni del Consorzio Adige Euganeo ad Este, si è tenuta la prima assemblea per l’avvio del Contratto di Fiume. La partecipazione è stata ampia, con 50 rappresentanti dei 70 comuni del comprensorio consortile, il settore della Difesa del Suolo della Regione Veneto, il Genio Civile, l’Ente Parco Colli Euganei, i tre GAL presenti sul territorio, alcuni rappresentanti dei pescatori della laguna di Venezia, l’Unione Veneta Bonifiche e gli stakeholders economici ed ambientali.

Lo strumento, che ha incontrato la massima adesione da parte dell’Ass. all’Ambiente della Regione Maurizio Conte, è stato ben accolto dai presenti, e, a detta del Presidente del Consorzio Antonio Salvan, non avrà alcun costo e andrà ad alleggerire la burocrazia, che spesso blocca opere fondamentali nei momenti di estremo bisogno. Salvan: “I presupposti per creare uno strumento di concertazione, in cui vengano coinvolte tutte le parti della società, ci sono tutti. Siamo di fronte ad un metaforico ritorno alla “polis”, che non andrà né ad appesantire la burocrazia, né graverà sui costi dei partecipanti. L’unica condizione da rispettare è la partecipazione agli incontri, che implicherà la responsabilità dell’impegno volontario alla tavola rotonda.

In un territorio (come ricorda l’ing Gasparetto), dalle specifiche criticità idraulica e dalle peculiarità idrologiche come il comprensorio di bonifica Adige Euganeo, l’importanza dello strumento è ancora maggiore. A tal proposito, l’Arch. Laura Mosca, consulente esperta nazionale, ha illustrato quale opportunità rappresenti il CDF sia per le amministrazioni locali che per i cittadini, al fine di una corretta pianificazione dell’uso del suolo, di tutela dell’acqua e dell’ambiente, oltre che per la gestione dei conflitti che in questi ambiti si creano.

Giancarlo Mantovani, Direttore del Consorzio di bonifica Delta del PO, avviatore da ormai due annidel Contratto di Foce, ha sottolineato gli evidenti benefici per i soggetti interessati al progetto.

Il prossimo appuntamento si terrà ad Este, nel mese di settembre. In quella giornata si provvederà a licenziare il documento di impegno con la definizione delle strategie comuni da intraprendere assieme.

 

IL FUTURO DEL SISTEMA IRRIGUO SARA’ PROTAGONISTA DEL CONGRESSO ANBI

VERSO L’EXPO

 ACQUA PER IRRIGAZIONE: – 25% GRAZIE AD IRRIFRAME

Il 48% della superficie irrigabile, gestita dai Consorzi di bonifica in Italia, è oggi servita dal “sistema esperto” Irriframe, voluto dall’ANBI  per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua in agricoltura; ciò significa che su circa 1.600.000 ettari è possibile risparmiare fino al 25% del fabbisogno idrico. Le regioni interessate sono Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio Abruzzo, Puglia, Basilicata e Calabria.

E’ quanto emerge dai riscontri resi noti dall’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.). (altro…)

Nuova tappa del percorso verso il Contratto di Fiume per il Marzenego

Il giorno mercoledì 9 luglio 2014, alle ore 18,00, presso il municipio di Mestre, in Via Palazzo, 1, Sala del Consiglio, si terrà un incontro plenario dell’Assemblea di Bacino, ovvero una nuova tappa del percorso verso il Contratto di Fiume per il Marzenego.

L’assemblea è un organo aperto alla partecipazione di chiunque sia interessato al territorio attaversato da questo corso d’acqua. In occasione dell’incontro, oltre a venir presentati gli esiti dell’indagine conoscitiva e della ricerca sociale condotti nelle ultime settimane, si lavorerà per condividere una visione sul futuro del Marzenego e definire gli obiettivi specifici del Contratto di Fiume che saranno poi sviluppati attraverso i tavoli di lavoro per tradurli in proposte concrete di azione.
Ricordiamo che l’intero percorso verso il Contratto di Fiume è aperto all’adesione di tutti coloro che, in qualità di singoli cittadini o di organizzazioni pubbliche e private, desiderano portare il proprio contributo alla tutela e valorizzazione del fiume Marzenego. Basta accedere all’home page del sito web (www.cdfmarzenego.it) e cliccare nell’apposita icona che rimanda alla scheda di adesione.

La locandina dell’evento

Pubblicato il numero monografico del Giornale IUAV (n. 139) dedicato al “Paesaggio della bonifica del Veneto Orientale”.

Il lavoro, titolato “Segni sull’acqua”, raccoglie diversi contributi prodotti, a conclusione dell’attività di sperimentazione dell’Osservatorio regionale sul paesaggio della bonifica del Veneto Orientale,
dal comitato scientifico composto da rappresentanti di Consorzio di Bonifica Veneto Orientale, Museo del paesaggio di Torre di Mosto, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli studi di Padova, Università Iuav di Venezia, VeGal.
Curatore è il Prof. Antonio Buggin.
La pubblicazione è scaricabile gratuitamente dal sito dello IUAV accedendo al link:

iuavClicca sull’immagine per accedere al contenuto!

I progetti per la salvaguardia idraulica di Concordia Sagittaria

Mercoledì 2 luglio, alle ore 20.30 presso la sola consiliare del municipio di Concordia Sagittaria, in via Roma n. 55, il Consorzio di Bonifica “Veneto Orientale” presenterà al pubblico il progetto per i “Lavori di adeguamento funzionale delle opere idrauliche a servizio delle aree urbane dei bacini Bandoquerelle – Palù Grande in Comune di Concordia Sagittaria – Potenziamento idrovoro e opere idrauliche connesse”.

I lavori, attualmente nella fase di progettazione definitiva e in approvazione presso la Regione Veneto, hanno l’obiettivo di contrastare gli allagamenti che attualmente si verificano nel centro urbano di Concordia Sagittaria in caso di piogge intense.

A tale scopo la struttura tecnica del Consorzio ha previsto il potenziamento dell’Impianto idrovoro Palù Grande, in prossimità dell’impianto esistente, più che triplicandone la capacità di sollevamento (da 2,4 a7,4 metri cubi al secondo).

Oltre a ciò verrà realizzato un nuovo canale deviatore (a sud del centro urbano) allo scopo di intercettare e deviare dal canale “delle Basse” le portate di piena provenienti dall’area urbana che verranno poi convogliate nel canale Fosson (che sarà appositamente risezionato) e da qui scaricate nel Lemene attraverso il nuovo impianto idrovoro.

Consorzio di bonifica Veneto Orientale

I COLORI DELLA BONIFICA

Pronta a partire la summer school universitaria dal titolo “Architetture d’acqua e paesaggio della bonifica”
Dieci giorni di studio e confronto per valorizzare il patrimonio architettonico dei Consorzi di bonifica del Veneto

Una summer school di dieci giorni, dal 2 al 12 settembre, per valorizzare il paesaggio della bonifica, attraverso l’impiego di tecnologie cromatiche, luminose, comunicative, dando risalto all’architettura degli impianti idrovori veneti ed al paesaggio che li circonda.
Questo l’obiettivo della summerschool “Architetture d’acqua e paesaggio della bonifica”: un concorso di idee, valevole come un esame universitario, per stimolare nuove proposte in materia di architetture d’acqua, nato dalla collaborazione tra Unione Veneta Bonifiche e Associazione Triveneta Dirigenti della Bonifica, in collaborazione con l’Università IUAV.
I posti disponibili sono 50, di cui 45 destinati agli studenti regolarmente iscritti per l’anno accademico 2013/14 ai corsi di laurea magistrale in architettura delle Università Iuav di Venezia, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Udine, 5 riservati a architetti neolaureati under 30.
Il programma del concorso si articola in lezioni ex-cathedra, suddivise in tre moduli tematici, un seminario e un workshop applicativo su casi studio concordati con Unione Veneta Bonifiche, distribuiti nel territorio veneto.
L’iniziativa si pone l’obiettivo di stimolare una riflessione critica, supportata da approfondimenti tecnici e sperimentali, sul tema dell’innovazione tecnologica e della qualità ambientale applicata al progetto dell’architettura d’acqua.
I corsi saranno tenuti da un parterre estremamente qualificato di ingegneri, professori, architetti e tecnici specializzati sui temi della bonifica, tra i volti più rinomati e conosciuti in Italia.

 

Per saperne di più:

http://www.iuav.it/Didattica1/workshop-e/2014/MediaEnvir/index.htm

Studenti della Boston University in visita alle opere idrauliche del Consorzio di bonifica Adige Euganeo

Un gruppo di studenti della Boston University accompagnato da due docenti e due giornalisti dell’organo di stampa del Campus “Boston University Today” hanno visitato l’importante idrovora consorziale di Ca’ Bianca ed altre opere idrauliche del Bacino Zennare ed Orientale in Comune di Chioggia.
Il gruppo, accompagnato da funzionari tecnici del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo ha manifestato forte interesse per la complessità e l’importanza della gestione del sistema idraulico di questo territorio, caratterizzato da forte soggiacenza al livello del mare.
Si è analizzato il fenomeno della subsidenza, illustrato anche attraverso apposita documentazione scientifica fornita ai partecipanti.
Stante il successo dell’iniziativa, il medesimo gruppo universitario ha richiesto e concordato con il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo un’ulteriore visita di studio presso l’area di fitodepurazione di Ca’di Mezzo per il primo di luglio.
L’iniziativa si aggiunge alle precedenti intraprese da importanti istituzioni accademiche statunitensi ed internazionali, come la Duke University e la Venice International University per citare solo le recentissime. Vi è soddisfazione nel constatare l’apprezzamento manifestato per aspetti di eccellenza nella gestione di problematiche idraulico territoriali che spesso, localmente non sono conosciute così a fondo.

Notti in riva al Canalbianco per scrutare le stelle

L’Associazione astrofili «Giovanni Silva» di Legnago ha avviato l’iter per realizzare a Torretta, nei prossimi 2 anni, il primo osservatorio astronomico pubblico del Basso Veronese. Il centro astronomico si articolerà su 2 piani: oltre ad un telescopio e ad una sala controllo per le rilevazioni anche un’aula per la proiezione di filmati divulgativi, con una ventina di posti a sedere. Prima che il cantiere possa iniziare serviranno il benestare del Demanio e del Consorzio di Bonifica veronese. L’area più idonea è stata individuata all’estremo lembo meridionale del territorio comunale. Il piccolo centro per le osservazioni sorgerà a sud del Canalbianco, all’inizio del Bosco del Tartaro, a fianco dei resti dell’antica torretta veneziana che ha dato il nome alla frazione. Per gli astrofili cittadini l’apertura di una sede consentirebbe di creare un punto di riferimento fisso per gli appassionati di stelle, pianeti e nebulose di tutta la Bassa.