Sicurezza idraulica

1 MILIARDO DI EURO L’ANNO PER RIDURRE IL RISCHIO IDROGEOLOGICO

I Consorzi di bonifica veneti agli Stati Generali sul dissesto idrogeologico a Roma

 

Lavorare assieme, senza che vi siano poteri competitivi quando gli obiettivi sono unitari. “Consorzi di bonifica, Sindaci, Regioni, Stato, articolazioni della Repubblica, ma anche società civile e privati, insieme per raggiungere obiettivi di sistema, per la sicurezza del nostro Paese”.

Ha aperto così i lavori degli Stati generali contro il dissesto idrogeologico, oggi a Roma, il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Graziano del Rio.

 

“Le risorse ci sono, spenderemo oltre 1 miliardo di euro l’anno”. Questo invece il messaggio lanciato da Erasmo D’Angelis, coordinatore della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, che in pochi mesi, ha visto avviare 300 cantieri sui 1500 programmati.

Secondo l’elenco fornito dalle Regioni, sono circa 7 mila le opere che servono al Paese, ma D’Angelis è sicuro: “Noi contiamo di finanziarle tutte e di poterle concludere, grazie anche all’impegno dei Consorzi  di bonifica nell’arco di 7 anni.” La pianificazione delle opere farà leva anche sui fondi europei di sviluppo e coesione.

Nel solo Veneto, i Consorzi di bonifica ne hanno in cantiere già 130 per un valore di 237 milioni di euro. Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche, che ha preso parte all’incontro, a rappresentanza del Veneto, ricorda che oltre ai cambiamenti climatici che hanno sicuramente inciso sugli ultimi disastrosi eventi, si deve tener conto dell’eccessiva urbanizzazione di un territorio che ha impermeabilizzato negli ultimi anni 4950 ha all’anno di terreno, generando la necessità assoluta di creare opere di compensazione idraulica.

Romano, condivide le 3 linee programmatiche lanciate da Vincenzi, Presidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale dei Consorzi di bonifica): “Nel segno dell’operatività, che ci caratterizza, chiediamo la creazione di una cabina di regia per monitorare lo stato di avanzamento e l’effettiva realizzazione degli interventi necessari, per i quali, entro il 2015, dovranno essere spesi circa 2 miliardi e sarà stanziato annualmente 1 miliardo nei 7 anni a seguire. Chiediamo poi una forte azione collettiva, affinchè venga approvata la legge contro l’indiscriminato consumo di suolo, causa dell’aumentato rischio idrogeologico. Infine, indichiamo l’utilizzo delle cooperative sociali nella manutenzione del suolo, giacchè ciò permetterebbe di accedere agli oltre 10 milioni di euro, disponibili sul Fondo Sociale Europeo di cui oltre 4 miliardi per l’occupazione sostenibile”.

“Ad inizio del nuovo anno – continua il Presidente A.N.B.I. – presenteremo il 6° Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico che, nel 2014, prevedeva oltre 3.300 interventi per quasi 8 miliardi di euro, finanziabili con mutui quindicennali; iniziare un grande piano di prevenzione significherebbe non solo risparmiare vite umane, ma spendere 5 volte meno di quanto necessita poi per riparare i danni.”

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130 CANTIERI PER UN VENETO SENZA ALLAGAMENTI

130 cantieri in fase di realizzazione per la sicurezza idraulica del Veneto, dietro un investimento di 237 milioni di euro. Questa la risposta dei Consorzi di bonifica all’emergenza allagamenti che attanaglia la nostra regione in questi giorni. Giuseppe Romano, Presidente di Unione Veneta Bonifiche, traccia lo stato dell’arte dei cantieri per ridurre il rischio idraulico in Veneto. “In una situazione complicata, che ci mette di fronte ad alluvioni ed allagamenti sempre più frequenti, i Consorzi di bonifica, hanno stilato un piano di interventi direttamente cantierabili, che hanno previsto la laminazione delle piene di vari corsi d’acqua, il potenziamento degli impianti idrovori e delle opere idrauliche.”

Tra le opere maggiori emergono la realizzazione dello scolmatore di piena Limenella Fossetta, che garantirà, entro il 2017, la difesa idraulica della zona di Padova Nord, essendo in grado di sottrarre, in piena, una portata di circa 10 mᵌ/s determinando un notevole alleggerimento dei deflussi a valle e riducendo in modo apprezzabile il rischio idraulico dei quartieri Arcella e Montà. L’investimento di 18,5 milioni di euro sarà suddiviso tra Regione del Veneto, Comune di Padova, Consorzio di bonifica Bacchiglione e Commissario delegato D.P.C.M 21/01/2011.

Altra opera di rilievo in fase di realizzazione, riguarda le opere di laminazione delle piene del fiume Agno-Guà attraverso l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano in provincia di Vicenza.

“Si tratta di un bacino con capacità di invaso pari a 3,5 milioni di metri cubi e sorgerà nell’area demaniale di 80 ettari delle rotte del Guà. Il termine dei lavori è previsto a fine 2016 e prevede 15 milioni di euro di investimento, messi a disposizione dal Consorzio Alta Pianura Veneta e dalla Regione del Veneto.”

Per quanto riguarda lo snodo idraulico di Castelfranco Veneto, il Consorzio di bonifica Piave sarà gestore  della cassa di espansione sul torrente Muson nei Comuni di Riese Pio X e Fonte (Treviso). Un’opera la cui capacità di invaso si attesta su 1 milione di metri cubi d’acqua e che vedrà il suo compimento entro due anni, dietro un investimento di 8,6 milioni di euro da parte della Regione Veneto. L’opera permetterà di mettere in sicurezza tutta l’asta del Muson, da Castelfranco, Camposampiero, Loreggia, fino a Cadoneghe.

Il Consorzio sta inoltre realizzando 2 casse di espansione da 50 mila metri cubi di invaso l’una sul Rio Dosson, per salvaguardare l’area a sud di Treviso (Preganziol, Quinto di Treviso). L’investimento è di 2,2 milioni di euro. Sono, infine, in corso i lavori di costruzione della cassa d’espansione di Sernaglia della Battaglia (60mila metri cubi d’acqua) lungo il torrente Patean, con un investimento di 1 milione di euro.

 

“Queste sono solo alcune delle opere, – conclude Romano- al quale va aggiunta la continua opera di manutenzione da parte dei Consorzi alla rete consortile e agli impianti idrovori, senza la quale neanche le grandi opere ci salverebbero”.

IX TAVOLO NAZIONALE DEI CONTRATTI DI FIUME

“Un patto per i nostri fiumi:

dalla politica dell’emergenza alla prevenzione”

VENEZIA

18/19 novembre 2014

 

La presente è per informare che, nei giorni 18 e 19 Novembre p.v., Venezia sarà sede del IX Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (CdF).

I Contratti di Fiume (anche Contratti di Lago, Falda, Foce, Costa, Paesaggio Fluviale), che sono uno strumento di pianificazione partecipata del territorio, costituiscono un’occasione di innovazione “dal basso”  per rispondere al preoccupante diffondersi del dissesto idrogeologico e della precarietà in un territorio reso drammaticamente vulnerabile dalla crescente cementificazione.

La Comunità dei contratti di fiume torna così ad incontrarsi dopo un anno di crescita esponenziale sia in termini di numero che di  ampiezza evolutiva e di complessità dei processi.

La giornata del 18 novembre, che si terrà nella sede universitaria IUAV, sarà dedicata alla presentazione, nonchè alla premiazione delle esperienze e delle ricerche più significative per il 2014.

Il giorno dopo, all’hotel Laguna Palace di Mestre, i responsabili dei Contratti di Fiume presenteranno i risultati raggiunti e le attività sul territorio in un confronto con Regioni, rappresentanti dei Ministeri (Ambiente; Politiche Agricole Alimentari e Forestali; Sviluppo Economico), Unità di Missione  «Italia sicura» presso la Presidenza del Consiglio.

CASALE SUL SILE: INCARICO AL CONSORZIO DI BONIFICA PER LA REVISIONE DEL PIANO DELLE ACQUE

Avviati in questi giorni i lavori di ripristino spondale del collettore Serva nei comuni di Casale e Preganziol

Rischio idraulico, Comune di Casale sul Sile e Consorzio di bonifica Acque Risorgive hanno firmato mercoledì 5 novembre la convenzione per aggiornare il Piano comunale delle acque. La decisione è scaturita a seguito dell’introduzione di nuove norme che hanno reso necessario mettere mano al precedente piano del 2003, adottato dall’allora Amministrazione comunale per far fronte alle numerose situazioni di rischio presenti sul territorio.

“Il piano delle acque – spiega il direttore di Acque Risorgive, Carlo Bendoricchio – si sta dimostrando uno strumento efficace per la mappatura dei rischi presenti sul territorio e per individuare le soluzioni, oltre a consentire agli amministratori locali di poter meglio programmare lo sviluppo urbanistico e gli interventi di manutenzione dei corpi recettori e di regolamentazione delle acque”.

L’aggiornamento del Piano comunale di Casale sul Sile servirà quindi a migliorare lo studio sulle problematiche esistenti anche alla luce degli effetti prodotti sul territorio dal cambiamento climatico.

In questi giorni intanto il Consorzio di bonifica ha dato avvio ai lavori di ripristino spondale del collettore Serva nei comuni di Casale sul Sile e Preganziol. Il tratto interessato è quello posto a valle e a monte del passante autostradale, per un’estensione di circa 600 metri. L’importo dei lavori ammonta a 30 mila euro.

 

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Inaugurazione del 3° gruppo idrovoro di Jesolo

Il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale presenterà ufficialmente al pubblico sabato 8 novembre, alle ore 10.30, presso l’idrovora di Jesolo in Via Tiepolo, un nuovo e importante elemento del complesso sistema di opere idrauliche preposte alla salvaguardia idraulica del Bacino Cavazuccherina, su cui sorge l’abitato di Jesolo Paese.

Sarà infatti inaugurata alla presenza delle autorità la nuova postazione idrovora della portata di 10.000 litri al secondo, che andrà ad affiancarsi all’esistente impianto idrovoro di Via Tiepolo.

Con questa nuova pompa la portata complessiva dell’Idrovora di Jesolo raggiungerà il ragguardevole valore di 23.000 litri al secondo.

La realizzazione di quest’opera, progettata dalla struttura tecnica del Consorzio di bonifica e finanziata dalla Regione Veneto, è costata complessivamente un milione di euro.

Il nuovo gruppo idrovoro è completamente automatizzato e, tramite sonde idrometriche, è in grado di modulare la portata a seconda del livello dei canali.

L’idrovora ha dimostrato in maniera più che soddisfacente le proprie potenzialità durante l’eccezionale nubifragio dello scorso 29-30 luglio, quando in poche ore 100 millimetri di pioggia si sono scaricati sui 6000 ettari del bacino Cavazuccherina. In quell’occasione l’impianto è entrato in funzione con l’intera potenzialità riducendo drasticamente il sovralzo dei livelli idrometrici e i tempi di smaltimento della piena anche grazie a interventi di adeguamento della rete di canali principali del bacino che ora andranno estesi al resto della rete posta più a monte, in modo tale da renderla idonea all’aumentata capacità di smaltimento resa possibile dal potenziamento dell’impianto.

 

 

Consorzio di bonifica Veneto Orientale

Scarica qui la locandina dell’evento

 

Idrovora di Brentelle potenziata e altre manutenzioni straordinarie

Il Consorzio di bonifica Brenta continua a lavorare nel territorio, in particolare con i seguenti cantieri di manutenzione straordinaria in corso:
– roggia Armedola, riprese della sponda sinistra con pietrame per un tratto di circa 60 metri in comune di Quinto Vicentino, località Lanzè, lungo via Armedola;
– roggia Calderara, sistemazione argine destro con pietrame in prossimità della presa lungo il torrente Longhella in comune di Bressanvido, località Poianela alla fine di via Calderara;
– scolo Giarina, ripresa della sponda destra con pietrame per un tratto di circa 30 metri e rialzo arginale per circa 80 metri in comune di Rubano, località Sarmeola, via Moiacche;
– canaletta pozzo Albereria, riposizionamento e sostituzione guarnizioni delle giunture per un tratto di 200 metri circa in comune di San Pietro in Gu, lungo via Postumia Vecchia;
– colatore Callalta, sistemazione di un tratto della sponda sinistra in via Monte Antelao in comune di Loria;
– scolo Paluella, sistemazione e rinforzo dell’argine destro per evitare tracimazioni durante i periodi di piena in comune di Montegalda lungo via Giuseppe Roi;
– canaletta pozzo Ospitale, manutenzione su un tratto di circa 100 metri causa continue perdite durante l’irrigazione in comune di Carmignano di Brenta via Ospitale;
– roggia Cornara Alta, realizzazione di due salti di fondo in via Carlessi in comune di Romano d’Ezzelino;
– manutenzione chiavica Idrovora Vecchia;
– idrovora Brentelle, riparazione elettropompa su collegamento con scolo Bisatto;
– adeguamento tubazione pluvirriguo Marchesane nell’ambito dei lavori della Superstrada Pedemontana Veneta;
– adeguamento tubazione pluvirriguo Marchesane in ambito Snam rete gas.
Il Consorzio inoltre sta provvedendo a varie manutenzioni ordinarie di canali, consistenti in operazioni di sfalcio dalle erbe infestanti. Sono operazioni altrettanto importanti e che si devono ripetere più volte all’anno per mantenere i corsi d’acqua nelle condizioni ideali per smaltire le acque, per la difesa idraulica del territorio. In questi giorni i diserbi riguardano gli ambiti seguenti: roggia Tergola a Bolzano Vicentino, bocchetto Piovego Torrerossa a Grisignano di Zocco, scolo Liminella Padovana a Camisano Vicentino, rio Voloncello a Mussolente, scolo Pozzon a Veggiano, roggia Puina a Quinto Vicentino, scolo Tromba a Piazzola sul Brenta, roggia Contarina a Piazzola sul Brenta, scarico roggia Balbi a Cassola.
Oltre ai citati lavori eseguiti in diretta amministrazione e con fondi propri, derivanti dalla contribuenza, il Consorzio sta anche eseguendo le seguenti opere con finanziamento pubblico:
– trasformazione irrigua di 593 ettari in zona pedemontana nei comuni di Bassano del Grappa, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino e Rosà (si tratta della trasformazione dell’irrigazione dal precedente sistema per espansione superficiale al più efficiente sistema per aspersione, con notevole risparmio idrico; tale intervento ha ottenuto il finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole);- idrovora Brentelle a Padova: realizzazione impianto di riserva energetica per il funzionamento in assenza di alimentazione Enel, con costruzione di locali per il ricovero dei gruppi elettrogeni. Primo stralcio (in questo caso si tratta di un finanziamento della Regione);
– interventi idraulico-ambientali nella rete dei canali e specchi acquei che alimentano il contesto paesaggistico di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (finanziamento regionale); in particolare sono iniziati i lavori di recupero e valorizzazione del bacino di Isola;
– ripristino idraulico ed architettonico dei mulini Tacchi a Gazzo Padovano, Godi Piovene a Grumolo delle Abbadesse e Farina a Quinto Vicentino (finanziamento europeo nell’ambito del PIA-R del Medio Vicentino);
– realizzazione impianto idrovoro essenziale presso la chiavica Marzari sul fiume Tesina Padovano in comune di Veggiano (finanziamento regionale).
E’ recentemente pervenuto il decreto regionale di finanziamento del seguente intervento, che quindi a breve inizierà:
– idrovora di Brentelle a Padova: realizzazione impianto di riserva energetica e adeguamento impianti elettrici per la messa in sicurezza dell’idrovora. Secondo stralcio.
Sono in istruttoria regionale i seguenti ulteriori progetti recentemente completati dal Consorzio:
– ripristino del percorso pedonale lungo le sorgenti del Tesina in Comune di Sandrigo;
– riqualificazione di capifonte di risorgiva e realizzazione di aree di ricarica della falda tramite AFI (aree forestali di infiltrazione) nei comuni di Bressanvido e Pozzoleone, primo stralcio;
– interventi idraulico-ambientali nella rete dei canali e specchi acquei che alimentano il contesto paesaggistico di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta. Secondo stralcio.
Inoltre il Consorzio ha ultimato il progetto di potenziamento dell’idrovora di Brentelle a favore della periferia nord ovest della città di Padova, duramente colpita dagli episodi meteorologici di febbraio scorso. E’ un progetto di cui si è parlato in una recente riunione con i sindaci interessati; insieme ad essi si deve studiare infatti un’azione di squadra per l’ottenimento dei fondi necessari.
Infine si sta completando la progettazione di un nuovo impianto pluvirriguo che prevede la chiusura di alcuni pozzi a Sandrigo e la riqualificazione di un tratto del torrente Chiavone a Breganze, in collaborazione con la Provincia di Vicenza, e si sta partecipando insieme ad altri partner ad un bando europeo Life per la riqualificazione delle risorgive di Bressanvido (con capofila il Comune).

Regione, Consorzio APV e Servizio Forestale per la sicurezza idraulica del veronese

“La Regione, di concerto con il Consorzio Alta Pianura Veneta, il Servizio Forestale di difesa idrogeologica e le amministrazioni locali, ha svolto un lavoro eccellente per la messa in sicurezza del territorio di San Martino Buon Albergo e della Val Squaranto, che ha beneficiato di una serie di interventi di enorme importanza contro il rischio di nuovi allagamenti”. E’ quanto afferma il consigliere regionale della Lega Nord, Bruno Cappon, in merito alle opere di sistemazione idrografica finora realizzate tra San Martino Buon Albergo e Montorio Veronese, nelle aree più colpite dall’alluvione dei torrenti Squaranto, Fibbio e Rosella del maggio 2013. “Gli interventi ad oggi realizzati sono il frutto dell’interessamento della Regione, che in fase di bilancio ha stanziato una somma considerevole per la salvaguardia idrogeologica del territorio – spiega Cappon -. Le opere eseguite sono il risultato delle scelte condivise durante il tavolo tecnico istituito dal Comune di San Martino Buon Albergo, al quale hanno partecipato altri attori tra cui il Consorzio Alta Pianura Veneta, l’Autorità di Bacino del fiume Adige, il Servizio Forestale di difesa idrogeologica e il Comune di Verona e alcuni rappresentanti dei Comitati, e sono la dimostrazione della buona volontà e dell’impegno speso in questo tempo a difesa di un’area particolarmente sensibile dal punto di vista idrogeologico. A tutti questi soggetti e all’Assessore regionale all’ambiente, Maurizio Conte, va il mio ringraziamento per gli ottimi risultati ottenuti. Anzitutto – aggiunge l’esponente della LN –, si è fatto il ripristino della funzionalità degli alvei, sono stati ricostruiti e potenziati parti di argini del Fibbio, della Rosella e dello Squaranto, così da contenere le piene, e sono state installate delle paratoie motorizzate e sensori di livello per il controllo dello stato di apertura. Inoltre, a breve, sarà realizzata una briglia filtrante in località Rocchetta che impedirà il passaggio di ramaglie e detriti, che ha valle potrebbero bloccare il deflusso dell’acqua. A rappresentare un ulteriore valido aiuto – continua Cappon – sono anche la stazione meteorologica finanziata dal Comune di Verona, che darà indicazioni sulle condizioni del tempo, e la telecamera che sarà installata in località Confin al fine di visionare il livello dello Squaranto, che sarà monitorato dalla sala operativa dei vigili del Comune di Verona, in modo tale da poter dare subito l’allerta alla Protezione civile e a tutti gli enti predisposti a intervenire in caso di necessità. Mi auguro che si continui ad operare in questa direzione – conclude Cappon – all’insegna della sinergia tra i vari enti e a favore della salvaguardia del territorio”.

Consiglio Regionale Veneto

“ACQUA, AMBIENTE E TERRITORIO” PARTE A SAN BONIFACIO IL PROGETTO SCOLASTICO DEI CONSORZI DI BONIFICA

Si è tenuta a novembre presso la scuola primaria statale “Gino Sandri” di San Bonifacio (VR) la prima tappa del progetto scuola U.V.B. (Unione Veneta Bonifiche), dal titolo “Acqua, Ambiente e Territorio, alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua” a cui ha fatto seguito l’Istituto Davila II di Piove di Sacco.

Il programma scolastico 2014-15 coinvolgerà 10 Istituti Comprensivi del Veneto, uno per ogni comprensorio consortile, per un totale di 500 alunni coinvolti. Saranno realizzati laboratori multimediali su tematiche di assoluta attualità come la sicurezza idraulica, l’irrigazione e le innovazioni tecnologiche consortili in campo ambientale.

“La priorità è investire sui giovani – commenta Crestani – facendo loro conoscere il territorio con cui entrano in contatto ogni giorno.”

Il progetto prevede, per le classi coinvolte, la realizzazione di cartelloni pubblicitari, video, fotoromanzi e giochi.

Agli alunni è stato  consegnato il “Diario di Alex e Flora – Alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua”: un supporto didattico per aiutare le maestre a sviluppare e ad approfondire le tematiche scelte.

Andrea Crestani, Direttore dell’Unione Veneta Bonifiche, ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare le nuove generazioni sui cambiamenti in atto nel nostro territorio, sempre più impermeabilizzato (4950 ha all’anno) e colpito da eventi atmosferici “tropicali” e quindi bisognoso di azioni guidate da una nuova mentalità votata alla difesa dell’ambiente che ci circonda.

A conclusione del progetto, i partecipanti saranno protagonisti di un grande evento finale, che si terrà nel mese di maggio, in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione, in cui verranno presentati tutti i lavori prodotti dalle classi che hanno aderito.

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“EMERGENZA METEO: IL PROBLEMA DI FONDO RESTA LA PREVENZIONE”

A TRENTO 

MASSIMO GARGANO

(Direttore Generale A.N.B.I.

Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni) 

“EMERGENZA METEO:

IL PROBLEMA DI FONDO RESTA LA PREVENZIONE”

“Ferma restando la verifica di eventuali responsabilità, concentrare l’attenzione mediatica sulle eventuali carenze della Protezione Civile è come guardare il dito, mentre indica la luna.”

Ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), a margine dell’incontro che la Giunta Provinciale di Trento ha tenuto, nell’idrovora di Grumo, con il Consorzio Trentino di Bonifica.

“La Protezione Civile – prosegue Gargano – ha, per scopo, il soccorso post evento; il vero problema resta invece la prevenzione, in merito alla quale permangono problemi di fondo come le lentezze degli iter burocratici causa di oltre due miliardi di euro, destinati ad interventi mai realizzati, ma anche un crescente abbandono del territorio che, in assenza di chiari interventi normativi, porterà, dal 1990 al 2016, alla perdita del 17,6% della Superficie Agricola Utile, pari cioè alla superficie delle regioni Sicilia e Sardegna. Il nostro annuale Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico – conclude Gargano – è un utile base di partenza.”

 

ANBI

“DI FRONTE AL DRAMMA DI GENOVA, IL PERICOLO SONO LE STERILI POLEMICHE”

“Se, per il mancato allarme alluvione della notte scorsa a Genova, ci sono responsabilità, chi di dovere le accerterà, ma troppo spesso ci dimentichiamo che quelle meteorologiche sono pre-visioni a testimoniare quanto imprevedibile sia, per definizione, la natura.”

Ad affermarlo è il neoPresidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), Francesco Vincenzi.

Ciò che realmente sconcerta – prosegue – è quanto poco sia stato realizzato in tre anni per mettere in sicurezza Genova da un’altra disastrosa alluvione. Ribadiamo che il problema della sicurezza idrogeologica in Italia non è prioritariamente un problema di risorse, ma di volontà politica e lentezze burocratiche. Il lavoro dell’Unità di Missione contro il Rischio Idrogeologico ora lo ha dimostrato, individuando, nelle more dei bilanci pubblici, circa 2.400 milioni di euro non spesi e destinati ad interventi a tutela del territorio. Il programma di lavoro #italiasicura prevede, entro il 2015, l’apertura di circa 3.000 cantieri in tutta Italia con un investimento di oltre 3 miliardi e mezzo di euro. I Consorzi di bonifica sono pronti per quella, che gli eventi dimostrano essere diventata una corsa contro il tempo. Serve, però, una grande azione di prevenzione civile perché è necessario assumere una nuova coscienza collettiva; un esempio: in Liguria, secondo una nostra elaborazione, tra il 1990 ed il 2016 si saranno persi 72.440 ettari di superficie agricola, cioè il 13,3% della superficie regionale con evidente aggravio delle problematiche idrogeologiche. Insomma, come dice lo slogan della campagna lanciata ieri: solo se la si cura, l’Italia è più sicura.”

 

ANBI