Sicurezza idraulica

A NOALE LA PRIMA ASSEMBLEA DEL CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO

L’incontro è convocato per le ore 20.30 di giovedì 10 aprile. Il sindaco Michele Celeghin: “Non si tratta di un nuovo livello decisionale, ma di un’opportunità per il futuro di questo territorio”.

Si svolgerà a Noale, giovedì 10 aprile, la prima assemblea di bacino del contratto di fiume Marzenego. All’incontro, convocato dal Consorzio di bonifica Acque Risorgive alle ore 20.30 presso sala San Giorgio in piazza Castello, sono invitati associazioni, enti e cittadini degli undici comuni attraversati dal fiume che nasce nel trevigiano per sfociare nella laguna di Venezia. (altro…)

Presentazione del Piano delle Acque e del progetto idrovora a Saccolongo

Martedì 8 aprile 2014, alle ore 21, presso la sala parrocchiale di Saccolongo verrà presentato al pubblico il piano delle acque ed il progetto idrovora a Saccolongo.
Interverranno:
Dorella Turetta, Sindaco di Saccolongo
Eugenio Zaggia, Presidente del Consorzio di bonifica Bacchiglione
Danilo Cuman, Presidente del Consorzio di bonifica Brenta
Ing. Umberto Niceforo, Direttore del Consorzio di bonifica Brenta
Ing. Francesco Veronese, Direttore del Consorzio di bonifica Bacchiglione

CANTIERE LUNGO IL FIUME DESE PER IL RIPRISTINO DEGLI ARGINI

L’intervento del Consorzio di bonifica servirà a ripristinare i danni arrecati dalle piogge alluvionali a monte e valle dei mulini Fabris, Vidali e Cosma tra Martellago e Scorzè

Un milione e 300 mila euro per la sicurezza idraulica di ampi tratti del territorio del Miranese. Con l’arrivo della stagione primaverile il Consorzio di bonifica Acque risorgive aprirà nuovi cantieri che interesseranno i comuni di Martellago e Scorze. “Oggetto (altro…)

Consorzio Adige Po, 6 milioni in tre interventi per sicurezza e manutenzione

Quasi sei milioni che in tempi di crisi non son certo poca cosa. Tanto verrà stanziato infatti dal Consorzio di bonifica Adige Po per opere di consolidamento su tre diverse direttrici di intervento: la cifra complessiva ammonta a 5.899.287,91 euro, fondi previsto e messi a disposizione dal Piano irriguo nazionale per il centronord dal Ministero delle Politiche agricole, alimentati e forestali.
Il primo intervento, il più cospicuo – poco più di tre milioni – interessa i territori comunali di Castelnovo Bariano e Melara. Si tratta di un appalto che riguarda la realizzazione di uno stralcio del completamento dei lavori di sistemazione idraulica-irrigua del Cavo maestro del Bacino superiore, nello specifico i quasi 13 chilometri compresi tra il ponte “Canova” a Castelnovo Bariano e il nodo idraulico “Dondazzi” a Melara. Le opere riguardano scavo e risezionamento del canale, realizzazione di presidi di sponda a tratte saltuarie per dare maggiore stabilità alle scarpate ed esecuzione di opere complementari quali consolidamento del piste di servizio e ripristino di strade interrotte.
Il secondo tra gli interventi finanziati – 2.006.944,79 euro – riguarda un’area compresa tra Adria, Cavarzere e Loreo: l’opera punta al ripristino dell’ex alveo noto come ex Adigetto, un tratto di circa 5 chilometri che si punta a utilizzare come strumento utile per l’accumulo di acqua ad uso irriguo. Gli interventi riguarderanno scavo e risezionamento dell’ex alveo, presidi di sponda e fornitura e posa di apparecchiature elettroidrauliche.
A chiudere la serie, i lavori che interesseranno Badia, Lendinara e Luisa: quasi 900mila euro per il rinforzo e la bacinizzazione del tratto di monte del canale Ceresolo per assicurare il fabbisogno irriguo della zona grazie anche alla costruzione di vie di scarico dei canali affluenti e la manutenzione delle murature esistenti nel tratto principale.

AVVIATO IL CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO. DOPO I SINDACI ORA LA PAROLA PASSA AD ASSOCIAZIONI, ENTI E CITTADINI

La prima assemblea di bacino si svolgerà a Noale il prossimo 10 aprile. L’assessore Conte: “Dobbiamo essere pronti per cogliere l’opportunità dei finanziamenti europei”. Il contratto di fiume Marzenego prende il largo. Il battesimo è avvenuto stamane presso la sede di Mestre del Consorzio di bonifica Acque risorgive, coordinatore del progetto di valorizzazione del corso d’acqua che nasce nel trevigiano per sfociare nella laguna di Venezia, dopo aver attraversato, per 45 km, ben 11 comuni. Finalità, tappe e protagonisti del progetto sono stati al centro della conferenza stampa alla quale è intervenuto l’assessore regionale all’Ambiente, Maurizio Conte. “Vogliamo farci trovare pronti con un progetto integrato e condiviso di valorizzazione del nostro territorio e di rigenerazione socioeconomica del sistema fluviale – ha detto – per poter cogliere l’opportunità di accedere ai finanziamenti europei”. Durante la conferenza stampa il direttore del consorzio, Carlo Bendoricchio, ha annunciato che, dopo la sottoscrizione da parte dei sindaci degli 11 comuni interessati dal corso del Marzenego, è stata già convocata la prima assemblea di bacino che si svolgerà a Noale, giovedì 10 aprile (ore 20.30) e sarà aperta ai cittadini e a tutti coloro che a vario titolo sono interessati al corso d’acqua. Ed è stato proprio il sindaco di Noale, Michele Celeghin, consigliere anche del Cda di Acque Risorgive, che ha precisato come “il percorso partecipativo che muove oggi i suoi primi passi, non costituisce un nuovo atto di pianificazione o un nuovo livello decisionale, ma coinvolgerà soggetti pubblici e privati con l’obiettivo principale di condividere le decisioni che possono in futuro contribuire a migliorare l’ambiente, il paesaggio e la qualità della vita di un territorio densamente urbanizzato, dove esistono, però, ancor oggi, aree di pregio ambientale come le oasi”. La riqualificazione ambientale del fiume Marzenego è tema che sta a cuore anche alle numerose associazioni che si sono già costituite nel Forum per essere protagoniste del contratto di fiume, come ha spiegato Vera Piovesan, rappresentante di Legambiente Venezia.

 

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CONSORZI DI BONIFICA: SICUREZZA IDRAULICA POSSIBILE SOLO ALLENTANDO IL PATTO DI STABILITA’. 40 MILIONI DALLA REGIONE: UNA BOCCATA D’OSSIGENO PER IL VENETO

“I Consorzi di bonifica del Veneto sono in prima linea per sostenere la possibilità che vengano allentati i vincoli sul patto di stabilità per gli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio. Solo grazie alla nostra contribuenza, riusciamo a far fronte a tali oneri finanziari, reinvestendo la totalità delle risorse a favore del territorio. Mi preme sottolineare che siamo enti in piena Autonomia funzionale e finanziaria, ovvero che non gravano sulle risorse dello Stato; per questo ci candidiamo a diventare i protagonisti della nuova fase di sviluppo e di crescita sostenibile del Paese”. Questo il messaggio lanciato dal Presidente dell’Unione Veneta Bonifiche (UVB), nel corso della IX Conferenza nazionale organizzativa Anbi, tenutasi a Venezia dal 19 al 21 marzo.  (altro…)

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CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: SI PARTE

Conferenza stampa sul Contratto di Fiume Marzenego venerdì 28 marzo alle ore 11.00, presso la sede del Consorzio Acque Risorgive, in via Rovereto, 12, a Mestre.

Il Marzenego, corso d’acqua lungo 45 km che nasce in provincia di Treviso per sfociare nella Laguna veneziana, con un bacino che interessa ben 11 comuni, sarà il laboratorio di un progetto innovativo: il contratto di fiume. Il percorso partecipativo che muove i suoi primi passi coinvolgendo soggetti pubblici e privati, grazie alla regia del Consorzio di bonifica Acque Risorgive, ha come obiettivo principale la ricerca di soluzioni che possano contribuire a migliorare l’ambiente, il paesaggio e la qualità della vita di un territorio densamente urbanizzato, dove esistono, però, ancor oggi, aree di pregio ambientale come le oasi. (altro…)

CONFERENZA ORGANIZZATIVA ANBI 2014

E’ stata Venezia ad ospitare, nelle sale dell’Hilton Hotel Molino Stucky alla Giudecca, i lavori della IX Conferenza Organizzativa A.N.B.I., l’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, cui fanno riferimento circa 150 Consorzi di bonifica, irrigazione e miglioramento fondiario.
Da mercoledì 19 a Venerdì 21 Marzo oltre 350 rappresentanti da tutta Italia si sono confrontati su temi di grande attualità inerenti l’ottimizzazione d’uso delle risorse idriche (dal loro risparmio alla produzione di mini e micro idroelettrico), le “best practises” per l’irrigazione (dal progetto acqua virtuosa al sistema Irriframe), la salvaguardia idrogeologica (dai contratti di fiume ai Protocolli con le Amministrazioni Pubbliche), le opportunità della Politica Agricola Comune (dai partenariati ai Piani di Sviluppo. 
Giuseppe Romano, presidente UVB:“I fenomeni alluvionali dell’ultimo quinquennio sono stati frequenti, a partire dal 2010, con la grande alluvione che ci ha colpiti ed ha causato danni ingentissimi a cittadini e imprese, mettendo a dura prova tutta la rete idraulica sia principale che minore. Con una ciclicità spaventosa nel 2012 e nel 2013 abbiamo avuto altri eventi con danni enormi su ampie aree del nostro territorio, fino ad arrivare agli inizi del 2014   (30 gennaio – 4 febbraio), in cui si è nuovamente riproposto quanto registrato durante l’alluvione del 2010, con forti pressioni proprio sulla rete idraulica gestita dai Consorzi che hanno presidiato il territorio con impegno e costanza, fino al termine dell’emergenza. A causa dei numerosi eventi calamitosi che si sono susseguiti negli ultimi anni il 90% delle entrate è stato destinato alle manutenzioni ordinarie mentre il restante 10%, (12 milioni di euro) è stato impiegato nelle manutenzioni straordinarie del reticolo idraulico minore e degli impianti.”
A fronte di questo quadro economico finanziario, l’ultimo triennio (2010-2013) è stato caratterizzato da un quasi totale azzeramento delle risorse finanziarie stanziate dalla Regione Veneto sui capitoli di bilancio relativi alla bonifica.
“A questa situazione – continua Romano -, i Consorzi fanno fronte con risorse proprie, spesso anticipando i pagamenti degli interventi strutturali (lavori in concessione) eseguiti sulla rete minore, dando “respiro” alle imprese private che collaborano con noi.”
Pertanto, a seguito di tali anticipazioni, i Consorzi veneti si trovano nella condizione di essere creditori nei confronti della Regione di circa 40 milioni di euro per lavori in concessione già eseguiti e rendicontati.
L’impossibilità di vedere saldati i propri crediti è strettamente legata ai vincoli imposti dal Patto di Stabilità che risultano essere sempre più stringenti e rischiano di compromettere, non soltanto la stabilità economico-finanziaria dei Consorzi, ma anche gli investimenti sulla sicurezza e sulla tutela del territorio.
Conclude Romano: “I Consorzi del veneto sono in prima linea per sostenere la possibilità che vengano allentati i vincoli sul patto di stabilità per gli interventi urgenti di messa in sicurezza del territorio. Solo grazie alla nostra contribuenza, riusciamo a far fronte a tali oneri finanziari, reinvestendo la quasi totalità delle risorse provenienti dal territorio a favore del territorio stesso. Mi preme sottolineare che siamo enti in piena Autonomia funzionale, ovvero che non gravano sulle risorse dello Stato.”
Maurizio Conte, Ass. all’Ambiente della Regione Veneto è intervenuto in apertura dei lavori ribadendo come, in previsione di EXPO, possa uscire un riconoscimento sempre maggior del valore acqua per la gestione del territorio. “Per questo sottolineo l’importante ruolo dei Consorzi di bonifica in Veneto. Vogliamo dimostrare quali importanti obiettivi si vogliono e si possono raggiungere mettendo in sinergia capacità e risorse per dare una nuova immagine al nostro Paese.”

Bonifiche, territorio e società. Una questione veneta, da Silvio Trentin ai giorni nostri

Notevole successo di presenza al Convegno sulla figura del giurista e politico sandonatese del secolo scorso Silvio Trentin tenutosi venerdì 21 marzo nella Sala Ronchi del Consorzio di bonifica “Veneto Orientale”.

Dopo i saluti del Presidente del Consorzio, Gianluigi Martin, che ha evidenziato la centralità nel pensiero di Silvio Trentin del ruolo della bonifica per lo sviluppo economico e sociale del  nostro territorio, e del Sindaco del Comune di San Donà di Piave, dott.Andrea Cereser, che ha richiamato la necessità di riportare fuori dalle “paludi” della memoria figure di una tale importanza, sono intervenuti i relatori presenti.

L’Avv. Anna Maria Martuccelli, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche, ha fornito un quadro sull’attualità delle idee esposte da Trentin  durante il suo intervento al Convegno Nazionale sulle bonifiche tenutosi a San Donà di Piave nel 1922.

Interessante l’intervento del prof. Carlo Verri che ha tracciato un quadro dell’evoluzione istituzionale degli Enti di bonifica nel territorio del Veneto durante il secolo scorso nonché un raffronto politico tra le figure di Silvio Trentin e Giacomo Matteotti.

Infine, l’intervento del dott. Graziano Paulon del Consorzio di bonifica ha reso evidente quanto l’attività di bonifica idraulica e integrale svolta durante il secolo scorso abbia cambiato radicalmente  il paesaggio fisico e socio-culturale del territorio del Veneto Orientale