Sicurezza idraulica

Conferenza stampa di presentazione del progetto scuola U.V.B.

Domani, mercoledì 27 novembre alle ore 11.00, presso Palazzo Balbi a Venezia, l’Unione Regionale dei Consorzi di Bonifica, in collaborazione con la Regione del Veneto, presenterà ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa, il progetto per la scuola “ACQUA, AMBIENTE E TERRITORIO, ALLA SCOPERTA DEI CONSORZI DI BONIFICA”. L’obiettivo è quello di sensibilizzare i ragazzi sui principali temi ambientali inerenti la tutela e la salvaguardia idraulica del territorio e l’uso della risorsa idrica. A conclusione del progetto, i partecipanti saranno protagonisti di un grande evento in Fiera a Padova, a maggio, in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione e della Settimana veneta dell’Ambiente 2014.
A presentare il progetto ci saranno il presidente dell’Unione Veneta Bonifiche Giuseppe Romano e l’Assessore Regionale all’Ambiente Maurizio Conte.

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Il Piano delle Acque per il territorio di Piazzola sul Brenta

Il Piano delle Acque è un innovativo strumento di programmazione e gestione delle problematiche idrauliche, con particolare riferimento alla rete di smaltimento delle acque meteoriche a livello comunale, che è stato introdotto come obbligo nell’ambito della provincia di Venezia, a seguito degli episodi alluvionali che hanno colpito Mestre alcuni anni fa.
Esso è uno strumento che, monitorato e costantemente aggiornato, permette di individuare le criticità idrauliche e le loro potenziali soluzioni, dando un ordine di priorità agli interventi. (altro…)

Dalla Sardegna un grido d’allarme

È questa l’affermazione di Giuseppe Romano, mentre il Paese è nuovamente alle prese con le alluvioni, questa volta in Sardegna, che mettono in evidenza come la mancanza di risorse per mettere al sicuro un territorio così fragile sia la vera priorità nazionale, Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche: “Innanzitutto esprimiamo la grande solidarietà dei nostri consorzi alla popolazione della regione Sardegna così gravemente colpita. Sono importanti le grandi opere, ma dobbiamo ricordare che non esistono solo quelle e i grandi fiumi. Non si può di fare sicurezza idraulica dimenticando gli interventi sulla rete idraulica minore, che costituisce ben l’85% dell’idrografia di pianura e collina.
I consorzi veneti gestiscono una rete di 26 mila chilometri di canali su cui dobbiamo garantire anche la manutenzione ordinaria. Per questa attività investiamo circa 120 milioni di euro derivanti dai contributi dei proprietari di terreni e immobili. Oltre a ciò i Consorzi di bonifica intervengono con manutenzioni straordinarie su reti e opere idrauliche. Negli ultimi anni, per effetto dei vincoli sul Patto di Stabilità, i tempi di pagamento sulle opere realizzate in concessione dalla Regione hanno generato notevoli difficoltà finanziarie anche ai Consorzi, che anticipano i pagamenti alle imprese. (altro…)

ACQUA, AMBIENTE E TERRITORIO PARTE IL PROGETTO SCUOLA DEI CONSORZI DI BONIFICA DEL VENETO

Nasce il progetto scuola dell’Unione Regionale dei Consorzi di bonifica, dal titolo “Acqua, Ambiente e Territorio, alla scoperta dei Consorzi di bonifica”. Sono cinque gli Istituti Comprensivi coinvolti in Veneto; un’esperienza che mobiliterà circa 400 bambini. Si parlerà del ruolo e l’attività dei Consorzi di bonifica, toccando temi di interesse come la salvaguardia idraulica del territorio, l’uso della risorsa idrica a fini irrigui, i cambiamenti climatici, le innovazioni realizzate in campo ambientale e l’energia idroelettrica, al fine di comprenderne la rilevanza ed adottare, di conseguenza, comportamenti improntati alla sostenibilità e alla conservazione dell’ambiente in cui viviamo, con particolare riferimento alla gestione e al consumo consapevole dell’acqua, dando visibilità e valore alle azioni quotidiane dei soggetti che operano tutto l’anno sul territorio, come i Consorzi di bonifica.

È stato deciso di investire sui giovani sviluppando un progetto che sappia accompagnargli per tutta la durata dell’anno scolastico attraverso laboratori multimediali, lezioni in aula, visite guidate ai luoghi di bonifica. Alla lezione inaugurale verrà loro consegnato il “Diario di Alex e Flora – Alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua”: un vero e proprio supporto che verrà consegnato alle scuole aderenti al progetto per aiutarle nelle loro attività extra scolastiche.

Giuseppe Romano, presidente dell’U.V.B.: “i ragazzi impareranno a conoscere più approfonditamente l’ambiente in cui vivono, e di esso scopriranno e apprezzeranno aspetti inattesi e inimmaginati. Se, come auspico, sapremo dare continuità ai nostri propositi e alle nostre progettualità, allora potremo dire di aver gettato le basi di una futura e matura consapevolezza sulla quale costruire l’ideale convivenza tra l’uomo e il suo territorio”.

A conclusione del progetto, i partecipanti saranno protagonisti di un grande evento da organizzarsi nella Fiera Campionaria di Padova, a Maggio, in occasione della Settimana Nazionale della Bonifica e dell’Irrigazione e della Settimana Veneta dell’Ambiente 2014.

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UNA PARTECIPAZIONE DAL BASSO PER LA GESTIONE DELLA RISORSA IDRICA

“Il Contratto di Fiume rappresenta, a tutti gli effetti, un “patto territoriale volontario”, che deve partire dal basso, attraverso la partecipazione attiva di tutti i soggetti che vivono in un’area geografica, ben definita e ricercano gli stessi obiettivi di tutela, riqualificazione e sostenibilità del territorio e della risorsa idrica”. Questo il messaggio lanciato da Giuseppe Romano, Presidente di Unione Veneta Bonifiche.

Questa esperienza innovativa, che vede i Consorzi di bonifica in prima fila, forti del loro stretto rapporto con il territorio, rappresentano il riferimento più vicino ai cittadini e alle imprese, in materia di gestione della risorsa idrica. Per questo, intendono diventare attori principali all’interno di questo nuovo percorso di concertazione a livello locale.

Al fine di affrontare e risolvere problematiche non solo di tipo idraulico ma anche paesaggistico-ambientale, si è rafforzata negli anni sempre di più la collaborazione tra Enti locali e Consorzi; lo dimostrano le centinaia di accordi stipulati che hanno portato, nel 2012, al protocollo d’intesa con A.N.C.I.. Pertanto Enti locali e Consorzi si candidano a diventare, insieme, attori principali per la gestione di un territorio e fornire, sinergicamente, linfa vitale a questo nuovo patto territoriale.

Andrea Crestani, direttore UVB: “Il Contratto di Fiume, declinato nelle sue specificità “Foce”, “Falda” e “Lago”, ha l’obiettivo di diventare uno strumento partecipato dal basso alla salvaguardia e alla corretta gestione della risorsa idrica, dell’acqua e dell’ambiente e delle attività economiche e sociali ad esse connesse.

In questo modo, la comunità è chiamata a elaborare una visione 

e  sociali ad esse connesse.In questo modo  la comunità è chiamata a elaborare una visione condivisa facendo emergere i conflitti, gli interessi, ma anche le vocazioni territoriali e le capacità di “fare sistema”, promuovendo il dialogo tra i soggetti a vario titolo portatori di interesse e l’integrazione dei diversi strumenti di programmazione, di pianificazione territoriale e di tutela ambientale. Quattro le esperienze venete: il Contratto di Foce presentato dal Consorzio di bonifica Delta del Po, il Contratto di Falda del Consorzio Brenta, il Contratto di Fiume sul Marzenego dal Consorzio Acque Risorgive e il caso studio del Consorzio di bonifica Adige Euganeo nel suo comprensorio. Ecco quindi che le esperienze dei Contratti di Fiume, che i Consorzi di bonifica si apprestano a realizzare, se opportunamente coordinate da una regia regionale per la quale UVB ha già richiesto l’istituzione di uno specifico Tavolo, potrebbero contribuire ad avviare una nuova fase di concertazione a supporto della pianificazione territoriale. “Il Contratto di Fiume –conclude Romano-, che si deve integrare ed essere coerente con i diversi livelli di pianificazione, in un processo verticale che parte della Regione, che passa dall’Autorità di bacino fino ad arrivare all’Ente locale, ai portatori di interesse e quindi ai cittadini, non deve essere un’ulteriore aggravio normativo-procedurale ma deve porsi come uno strumento operativo a supporto della pianificazione e non un mero esercizio di concertazione”.

 

L’EVENTO PIU’ ATTESO SUI CONTRATTI DI FIUME

Il Veneto si candida ad essere protagonista assoluto in materia di Contratti di Fiume, strumento di programmazione condivisa per gli Enti locali di un territorio che vede una partecipazione negoziata dal basso, con i cittadini e i portatori di interessi coinvolti nella gestione e la tutela della risorsa idrica.
Per questo, l’Unione Veneta Bonifiche promuove VENERDI’ 8 NOVEMBRE p.v. DALLE ORE 9.30 l’organizzazione dell’ EVENTO “CONTRATTI DI FIUME: PRINCIPI ED ESPERIENZE” nel Centro Congressi dell’ HOTEL LAGUNA PALACE, A VENEZIA MESTRE (in viale Ancona, 2), dove, per l’intera giornata, si confronteranno esperti regionali e nazionali, focalizzando l’attenzione su quanto sta interessando il fiume Marzenego, il Delta del Po, l’Alta Pianura Vicentina ed il comprensorio Adige Euganeo.

 

ps. Il programma dell’evento è possibile scaricarlo nella barra laterale in alto del sito.

Messa in sicurezza del territorio

Una delle zone più colpite dall´alluvione dello scorso maggio, a San Martino Buon Albergo, è stata la località Cengia, in Musella, e lì il Consorzio Alta Pianura Veneta (APV) ha già realizzato una paratia telecontrollata in grado di regolare a distanza il flusso del fiume Fibbio. È stata inoltre allargata la strozzatura per permettere un deflusso migliore, ma i tecnici comunali hanno invitato il Consorzio a rinforzare la massicciata. In corte Trento, invece, il problema è stato risolto con un parapetto che è stato collocato nel punto in cui è esondato il Fibbio mentre a Ferrazze, sulla Rosella, il Consorzio ha realizzato un terrapieno a ridosso delle case colpite dall´alluvione per rinforzare l´argine e ha rifatto un muro di contenimento. (altro…)

Lavori di somma urgenza sul rio Tesinella a Veggiano

Il rio Tesinella è un canale di scolo che ha origine in località Lerino di Torri di Quartesolo ed attraversa i territori di Grumolo delle Abbadesse, Grisignano di Zocco e Veggiano, per sfociare nel fiume Ceresone; in quest’ultimo tratto il canale presenta importanti arginature, in rilevato, al di sopra del piano campagna.
Un tratto dell’argine destro del rio Tesinella, per un’estesa di circa 350 metri a monte del centro abitato di Veggiano, risultava in grave stato di degrado. Esso è stato costantemente monitorato dal Consorzio, anche a seguito dei numerosi eventi di piena del corso d’acqua, ultimi quelli del maggio 2013, durante i quali si sono evidenziati nuovi importanti cedimenti arginali. Il Consorzio ha anche provveduto ad una specifica indagine geotecnica, che ha evidenziato la presenza di importanti strati sabbiosi proprio al di sotto del corpo arginale. (altro…)

ADIGE PO: UN MILIONE DI EURO PER LA PER LA RIPRESA DI FRANE E DISSESTI IDRAULICI

La Giunta Regionale del Veneto ha assegnato un finanziamento di € 500.000,00 al Consorzio di bonifica Adige Po, nell’ambito del “Piano di azioni ed interventi di mitigazione del rischio idraulico e geologico”. A fronte di tale assegnazione e il Consorzio, per dare maggior impulso agli interventi sulla rete idraulica minore, ha ritenuto di destinare una somma analoga per interventi straordinari. L’ufficio tecnico (altro…)

CONTRATTI DI FIUME: UN’ESPERIENZA ALL’AVANGUARDIA IN VENETO

L’Unione Veneta Bonifiche è impegnata nell’organizzazione di un importante evento informativo riguardante i Contratti di Fiume con lo scopo di illustrarne i principi ispiratori e le esperienze avviate in Veneto. Il grande evento si terrà il giorno 8 novembre presso la sala congressi dell’Hotel NH Laguna Palace di Mestre (VE) e vedrà coinvolte numerose Autorità pubbliche, nazionali, regionali e locali, associazioni economico-sociali, gli ordini professionali ed i tecnici del settore. In materia di acque, la normativa comunitaria di riferimento richiede, entro il 2015, il raggiungimento di un giudizio di qualità “buono” per tutti i fiumi europei. All’interno di uno scenario legislativo nazionale sull’acqua che pone come obiettivi fondamentali la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento nonché l’attuazione del risanamento dei corpi idrici, oltre a ripristinare il concetto di integrazione tra difesa del suolo e tutela delle acque, proprio delle norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo, la gestione sostenibile, integrata, territorializzata nonché partecipata delle risorse idriche diventa assolutamente strategica. Questa può concretizzarsi attraverso specifici strumenti di governance quali i Contratti di Fiume, di Foce, di Falda e di Lago. Il Contratto di Fiume, in particolare, introdotto e definito nel II Forum Mondiale dell’Acqua (L’Aja, Marzo 2000), permette di adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per il governo di un bacino fluviale.  La condivisione di un sistema di regole presuppone l’attivazione di processi di partecipazione a livello locale che coinvolgano cittadini, istituzioni, attori sociali ed economici interessati alla gestione e alla fruizione dei bacini idrografici. Tali Contratti rappresentano dunque uno strumento di gestione negoziata tra più soggetti, che si integra con i processi di pianificazione strategica, al fine di perseguire obiettvi come la riqualificazione dei sistemi ambientali, paesistici ed insediativi afferenti ai corridoi fluviali, la salvaguardia dal rischio idraulico, l’uso sostenibile delle risorse idriche, il riequilibrio del bilancio idrico, la riduzione dell’inquinamento delle acque, la condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell’acqua. Andrea Crestani, Direttore UVB: “Nello scenario europeo, Francia e Belgio presentano già da tempo esperienze consolidate di Contratti di Fiume, basate su leggi nazionali che prevedono la promozione di accordi volontari per la riqualificazione e la valorizzazione dei bacini fluviali. In Italia, i Contratti di Fiume, pur essendosi diffusi solo recentemente e mancando uno specifico riferimento normativo, risultano, ad oggi, più di 60 e coinvolgono buona parte delle regioni.  Ciò che però rende unica l’esperienza del Veneto, è la peculiarità del suo territorio che, oltre ad essere solcato da numerosi corsi d’acqua, tra cui i due maggiori fiumi italiani, Adige e Po con i loro estesi sbocchi a mare, presenta anche un’ampia fascia di risorgiva compresa tra Pedemontana e bassa pianura.  I Consorzi di bonifica veneti avviano, quindi, la prima ed unica esperienza italiana relativa ai Contratti di Fiume, Foce e Falda.”