Sicurezza idraulica

GIUSEPPE ROMANO PRESIDENTE UNIONE VENETA BONIFICHE “SUOLO COME RISORSA DA TUTELARE, PRIMO PASSO PER UN VENETO IDRAULICAMENTE SICURO”

A dirlo il Presidente di Unione Veneta Bonifiche, Giuseppe Romano, a seguito dell’approvazione del disegno di legge approvato sabato scorso dal Consiglio dei Ministri sul contenimento del consumo di suolo e sul riuso delle aree edificate. A detta del Ministro dell’ambiente, Andrea Orlando, è ”la via giusta per uno sviluppo urbano intelligente che eviti il collasso di un territorio come quello italiano già fortemente compromesso”.

E il suolo, presso il CdM, diventa una “risorsa da tutelare anche ai fini di prevenire rischi idrogeologici”. I Consorzi di bonifica del Veneto sono da sempre impegnati su questo frangente e hanno promosso da anni, alla presenza delle maggiori autorità competenti venete, il loro iter progettuale, per far fronte a dei dati allarmanti: dal 1983 al 2006, in Veneto, la cementificazione è aumentata del 27%, ovvero è sbalzata da 194 mila ettari a 246 mila. Tra­dotto: 51.722 ettari in più. L’agricoltura, invece, negli ultimi dieci anni ha segnato una perdita di superficie agri­cola utilizzata pari a 50 mila ettari, 4.950 et­tari all’anno. Numeri da cui far partire un cambio di mentalità.” (altro…)

GIUSEPPE ROMANO, PRESIDENTE U.V.B., FA ECO AL PRESIDENTE A.N.B.I. MASSIMO GARGANO “LA VICENDA DI VICENZA, CITTA’ GIUDICATA TROPPO A RISCHIO DALLE COMPAGNIE ASSICURATIVE, TESTIMONIA L’URGENZA DI UN PIANO STRAORDINARIO PER LA MANUTENZIONE DEL TERRITORIO”

“La vicenda di Vicenza, dove le compagnie assicurative negano, al Comune, la stipula di polizze contro i danni da alluvione, perché ritengono troppo alto il rischio, testimonia come non ci siano alternative ad un Piano Straordinario di Manutenzione del Territorio affiancato ad un radicale cambio di mentalità nello sviluppo urbanistico Veneto.”
A sottolinearlo è Giuseppe Romano, Presidente dell’Unione Veneta Bonifiche.
“Come sostenuto dal Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, Massimo Gargano, invitiamo la Regione– prosegue Romano – ad intervenire al governo per avviare una strategia operativa per la salvaguardia idrogeologica del Paese, accelerando procedure, che rallentano la realizzazione di interventi indispensabili quali i bacini di espansione a difesa dei grandi centri abitati, come Vicenza. E non solo. Accanto al grande piano di interventi della Regione, Unione Veneta Bonifiche ha presentato un piano pluriennale di mitigazione del rischio idrogeologico da 557 progetti per un valore di 1 milione 400 mila euro, per la realizzazione di casse di espansione, il potenziamento e l’ammordenamento degli (altro…)

LA SITUAZIONE IDRAULICA VENETA – PAROLA AI CONSORZI DI BONIFICA

Qual’è la situazione idraulica del Veneto? Cosa viene fatto per l’irrigazione? In quali progetti sono impegnati i Consorzi di bonifica? In queste interviste, le massime autorità consortili, presenti all’ottava conferenza organizzativa A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni) rispondono, portando all’attenzione dei cittadini il lavoro che viene quotidianamente svolto in Veneto.

CONTRATTO DI FIUME: GRANDE INTERESSE TRA I SINDACI

Il Consorzio di bonifica ‘Acque Risorgive’ prosegue gli incontri con gli amministratori locali sul progetto pilota del bacino del fiume Marzenego-Osellino. 

Prosegue l’impegno del Consorzio di bonifica Acque Risorgive per promuovere un primo Contratto di fiume nel bacino scolante della Laguna di Venezia. “L’idea di una gestione integrata e sostenibile del territorio fluviale – osserva  il presidente del Consorzio, Ernestino Prevedello –riscontra grande interesse tra sindaci e amministratori che stiamo incontrando con particolare riferimento al bacino idrografico del fiume Marzenego-Osellino, individuato come possibile ambito dove attivare un primo progetto pilota. Tutti hanno manifestato volontà ad aderire all’iniziativa e i nostri uffici tecnici si sono messi a disposizione per supportare le fasi organizzative”. (altro…)

Consorzio di bonifica: pulizia dei canali in pieno svolgimento

Se l’abbondanza idrica dei mesi invernali è stata benefica per ricaricare i bacini montani e le falde acquifere, questo ha provocato però alcuni problemi alle attività operative del Consorzio di bonifica Brenta, il cui intervento non si ferma in nessun momento dell’anno, dovendo procedere costantemente al mantenimento della capillare rete di canali del territorio e dei relativi impianti e manufatti. I cantieri, viste le ripetute piogge, sono andati piuttosto a rilento, e si è dovuto operare prevalentemente in adiacenza di strade o dove gli accessi lo consentivano ai mezzi manutentori dell’Ente cittadellese.
Volto finalmente il tempo al bello, in previsione della ormai imminente stagione irrigua, il Consorzio di bonifica Brenta è fortemente impegnato in questi giorni nella pulizia dei vari fossati e scoli. Essi vanno costantemente sfalciati ed espurgati per garantire il mantenimento nel tempo delle sezioni atte allo smaltimento delle acque in caso di eventi piovosi intensi, o al fluire dell’acqua a fini irrigui. (altro…)

LUSORE, CONSORZIO AL LAVORO SUL PROGETTO DI SISTEMAZIONE IDRAULICA

Sul territorio di Santa Maria di Sala sarà realizzata una vasta area umida per la depurazione delle acque e il miglioramento della sicurezza idraulica.
Dopo l’ok della commissione Via regionale, il Consorzio di bonifica ‘Acque Risorgive’, attende il definitivo decreto della Direzione regionale Progetto Venezia, per poter avviare la progettazione esecutiva relativa al completamento della sistemazione idraulica-ambientale dello scolo Lusore, in comune di Santa Maria di Sala. “L’obiettivo principale di questo intervento – spiega il direttore, ing. Carlo Bendoricchio – è di ridurre l’inquinamento delle acque che si sversano nella laguna veneta, abbattendo il carico di azoto del 15% e il carico di fosforo del 18,4%. Al tempo stesso, attraverso la creazione di una vasta area umida, produrremo degli effetti positivi anche sulla sicurezza idraulica del territorio”.
Il progetto, il cui costo complessivo è di circa 2 milioni di euro, prevede la realizzazione di un’unica area umida di circa 4,8 ettari, costituita da 5 bacini interconnessi, lungo il Lusore, in prossimità della confluenza con lo scolo Fiumicello, a sud ovest dell’abitato di Santa Maria di Sala. Saranno realizzati inoltre una nuova arginatura, tre manufatti in calcestruzzo per gestire l’entrata e l’uscita dell’acqua. La fitodepurazione avverrà grazie alla messa a dimora di un canneto, mentre la riqualificazione ambientale sarà garantita dalla piantumazione di essenze arboree e arbustive.
Grazie a questo intervento, il Consorzio di bonifica Acque Risorgive completerà la sistemazione dello scolo Lusore, la cui asta principale è già stata adeguata nella parte ad est fino alla Laguna in occasione dei lavori relativi al Passante. Conclusa la progettazione esecutiva si passerà, nei tempi più rapidi possibili, all’affidamento dei lavori.

EVENTI STRAORDINARI SEMPRE PIU’ FREQUENTI

GIUSEPPE ROMANO, PRESIDENTE UVB: “EVENTI STRAORDINARI SEMPRE PIU’ FREQUENTI CHE CI IMPONGONO DI CAMBIARE MENTALITA’”

Accanto agli allagamenti diffusi dei giorni scorsi, va ricordato l’andamento meteorologico di una primavera anomala, in cui le precipitazioni sono state (in alcune aree) anche del doppio rispetto alla media. Nei primi quattro mesi dell’anno sono caduti circa 600 millimetri di acqua, su una media annuale di circa 1000 millimetri, ovvero il 60% dell’intera piovosità annuale.
Piogge eccezionali come queste hanno imbottito i terreni, ormai privi di capacità di assorbimento. L’acqua si è quindi riversata nella rete idraulica minore colmando canali, fossi e scoline al limite delle portate. Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche: “In questo voglio sottolineare che i Consorzi di bonifica avevano provveduto anticipatamente allo svuotamento dei canali, proprio per far fronte all’eventuale criticità. Senza azioni di questo tipo a quest’ora staremo parlando di un Veneto interamente sommerso.” (altro…)

CONFERENZA STAMPA 20 MAGGIO 2013 – UVB INCONTRA L’ASS. CONTE

Nei primi quattro mesi dell’anno sono caduti circa 600 millimetri di acqua, su una media annuale di circa 1000 millimetri, ovvero il 60% dell’intera piovosità annuale. Molte le campagne e le aree urbane allagate.
Una situazione critica che ha messo in forte difficoltà il sistema idraulico veneto. Serve ora un cambio di mentalità.

Per questo UNIONE VENETA BONIFICHE assieme all’Assessore all’Ambiente MAURIZIO CONTE e ai 10 CONSORZI DI BONIFICA DEL VENETO presenterà nel corso di una CONFERENZA STAMPA che si terrà LUNEDI’ 20 MAGGIO ALLE ORE 11.30 nella sede del CONSORZIO DI BONIFICA ACQUE RISORGIVE
A VENEZIA MESTRE (in via Rovereto, 12)

IL PIANO DI INTERVENTI PER LA RIDUZIONE
DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL VENETO
e
LE 7 REGOLE PER UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO

RINVIATA A LUNEDì LA CONFERENZA STAMPA DI OGGI

A seguito della concomitanza con la convocazione della Giunta regionale straordinaria alle ore 11.00 presso Palazzo Balbi, con punto stampa alle 12.00, per fare il punto sulle conseguenze del maltempo, la conferenza stampa, convocata per oggi VENERDì 17 MAGGIO 2013 ALLE ORE 12.00 nella sede del CONSORZIO DI BONIFICA ACQUE RISORGIVE A VENEZIA MESTRE (in via Rovereto, 12), è stata RINVIATA a LUNEDì ORE 11.30 SEMPRE PRESSO LA STESSA SEDE.
Confermata la presenza dell’Assessore all’Ambiente Maurizio Conte, del Presidente di Unione Veneta Bonifiche Giuseppe Romano e dei Presidenti dei Consorzi di bonifica del Veneto.

Tag: , |

GIUSEPPE ROMANO, PRESIDENTE UVB: “L’ACQUA E’ COME SE AVESSE TROVATO IL CEMENTO” I TERRENI COMPLETAMENTE IMBEVUTI DI ACQUA NON HANNO POTUTO ASSORBIRLA

MALTEMPO:

Piove sul bagnato: Accanto alla “bomba d’acqua”, che si sta abbattendo sulla regione, va ricordato l’andamento meteorologico di una primavera anomala, in cui le precipitazioni sono state (in alcune aree) anche del 300% in più rispetto alla media. Le piogge hanno imbottito i terreni, ormai privi di capacità di assorbimento, e hanno colmato canali, fossi e scoline al limite delle portate, ovvero tutta la rete idraulica minore, messa in forte difficoltà; così le copiose piogge in corso da stamane stanno cogliendo una regione idraulicamente “allo stremo”. Basti pensare che nel nord vicentino sono caduti 120 millimetri d’acqua in 6 ore! Il paradosso climatico vede un Veneto colpito l’anno scorso dalla siccità, mentre quest’anno dal fenomeno opposto. Morale: enormi danni per gli agricoltori, che, ancora in difficoltà dall’anno scorso si trovano ora in ginocchio. Il tutto aggravato dalla eccessiva cementificazione del territorio. Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche: “Gli eventi meteorici odierni testimoniano la necessità di dare al più presto avvio agli interventi previsti per la riduzione del rischio idraulico, a partire dai bacini di laminazione e da un grande piano fatto di piccoli interventi e una nuova cultura nel territorio, ad invarianza idraulica zero. Oltre alle grandi opere bisogna dire basta all’urbanizzazione non governata, rispettare i pareri di compatibilità idraulica sulle nuove urbanizzazioni, provvedere alla pulizia dei fossi nelle campagne e recuperare gli scoli nelle aree urbane.”
Dove realizzati, appunto, i bacini di espansione stanno rivelandosi determinanti a trattenere le ondate di piena, evitando conseguenze ancor più drammatiche a campagne e centri abitati. Ma molto c’è ancora da fare. A destare le maggiori preoccupazioni, ancora una volta, sono, nel veronese, Soave, dove ha rotto il torrente Tramigna, e San Bonifacio, dove è tracimato il torrente Alpone; grande apprensione si sta vivendo anche a Vicenza, dove stanno convergendo uomini e mezzi per fronteggiare una piena del fiume Bacchiglione, che potrebbe arrivare a livelli pericolosi. Si guarda con ansia al cielo e si temono soprattutto gli apporti di piena attesi dalle zone montane, dove è piovuto abbondantemente.
Anche in provincia di Venezia e Padova sono segnalate numerose criticità idrauliche ed allagamenti. Le zone più critiche sono subito apparse a Casier, alcuni tratti del Terraglio in prossimità dell’argine a destra della Fossa Storta a Mogliano, il centro di Rio San Martino, alcune aree di Noale. E ancora la zona a Marcon, tra Scandolara e Sant’Alberto. Problemi anche ad Arsego e Vigodarzere. I sottopassi lungo il Terraglio, a Preganziol e Sambughè sono stati chiusi. Con il passare delle ore e le continue precipitazioni le zone critiche si sono ampliate al Rio Vernise e Rio Tasca in zona Zero Branco e nell’area dello scolo Bombena verso Mogliano, ma soprattutto presso l’impianto idrovoro di Torre dei Burri, a San Giorgio delle Pertiche, andato presto in sofferenza tanto che il Consorzio ha subito previsto il rinforzo con altre pompe mobili.

Meno grave è la situazione in provincia di Treviso. Nella zona del Muson dei Sassi il problema sta lentamente rientrando. I maggiori allagamenti si sono verificati tra Zero Branco, Quinto di Treviso, Istrana e Silea. Spaventa la situazione del fiume Sile, i cui sviluppi sono costantemente tenuti sotto controllo. Nell’hinterland trevigiano, allagamenti diffusi nelle campagne di Dosson e Preganziol, paesi dove ci sono già progetti finanziati di casse di espansione che verranno realizzate a breve.
La vigilanza è comunque costante ed il sistema di Protezione Civile, così come i Consorzi di bonifica interessati, è allertato sull’arco delle 24 ore.