Sicurezza idraulica

Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta – Torrente Gogna a Schio in sicurezza

Il torrente Gogna è assolutamente efficiente ed in grado di far fronte ad eventuali precipitazioni che dovessero interessare l’Alto Vicentino. La pulizia dei fondali, il consolidamento delle sponde e molte altre attività che il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta svolge nel territorio rientrano nel tradizionale piano di lavoro che l’ente effettua con assoluto rigore ed ottemperando, nel limite delle risorse disponibili, alle esigenze manifestate dai 98 sindaci del territorio di competenza.

Il parere del presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta

parise“Il territorio viene battuto a tappeto con meticolosità ed una professionalità che non può essere messa in discussione – commenta il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – e nel caso del torrente Gogna a Schio la pulizia delle sponde e dell’alveo è stata eseguita assolutamente nei termini programmati, in linea con le priorità che l’area del Consorzio aveva stabilito”.

I lavori sono in fase di conclusione, proprio in questi giorni, ad opera del personale del Consorzio ed oltre ai periodici interventi di decespugliamento delle sponde e rimozione della vegetazione intrusiva presente in alveo, è in atto una profonda pulizia con espurgo e livellamento del fondo, mediante l’utilizzo di idonee macchine operatrici.

I tratti interessati dagli interventi sono tra via Lungogogna e via Rossani, fino alla confluenza del torrente Gogna con il Leogra, per una lunghezza complessiva di circa un chilometro. “Un’attività decisamente importante, dunque, quella attuata in un torrente fondamentale per garantire la sicurezza idraulica nel territorio di Schio.

E si è trattato di un lavoro, è bene ribadirlo – conclude il presidente Parise – non lasciato al caso, ma frutto del monitoraggio costante del territorio eseguito dal personale del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, in stretta sinergia con gli enti locali e, non di rado, con i cittadini, che spesso non mancano di segnalare situazioni sulle quali occorre intervenire. Resta inteso, però, che stiamo parlando di sicurezza idraulica, un ambito ben preciso dell’ingegneria, che richiede competenze tecniche che non si possono improvvisare ed una capacità di valutazione dei rischi frutto di un bagaglio di competenze ed esperienze che necessariamente si intrecciano”.

Matteo Crestani

Giornalista

Il Consorzio di bonifica incontra i 98 Comuni di competenza

Prenderanno il via, oggi, lunedì 14 novembre gli incontri promossi dal Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta nei 98 Comuni di competenza. “Questo è il nostro stile – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – fatto di dialogo, trasparenza ed efficienza, le priorità che ci siamo dati, ma anche gli obiettivi che abbiamo in gran parte raggiunto. Confrontarsi con le amministrazioni locali significa avere la consapevolezza delle esigenze del territorio e cercare, con i mezzi e gli strumenti a disposizione, di soddisfarle al meglio, per il bene dei cittadini e delle imprese”. Gli incontri saranno raggruppati in cinque aree di riferimento e si concluderanno il 17 novembre.

“Il Consorzio, ente preposto alla salvaguardia del territorio ed alla difesa del suolo – aggiunge il presidente Parise – si confronta periodicamente con gli interlocutori locali per raccogliere eventuali osservazioni e lavorare sempre meglio con e nei territori, al fine di rendere compartecipi le amministrazioni comunali nelle scelte di manutenzione effettuate. Siamo 20 consiglieri in un territorio di 98 Comuni, perciò il punto di vista, le criticità e le aspettative sollevate dagli amministratori sono fondamentali per lavorare bene”. (altro…)

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Cos’è stato fatto dall’alluvione del 2010?

Si è tenuto a San Donà di Piave un convegno dal titolo “A 50 anni dall’alluvione”. Un momento di confronto e riflessione sulle problematiche idrauliche venete che ha visto una nutrita partecipazione di Autorità, tra cui gli Assessori regionali Giuseppe Pan e Gianluca Forcolin, oltre al Presidente Nazionale Anbi Francesco Vincenzi. Nell’occasione è stata presentata, alla presenza del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, anche la mostra fotografica “L’alluvione del ’66”.

Una fotografia del presente ci è stata illustrata dal Presidente di Anbi Veneto, Giuseppe Romano: “all’indomani dell’alluvione del 2010, i Consorzi di bonifica hanno agito secondo priorità, presentando immediatamente un quadro delle opere cantierabili necessarie e indispensabili per garantire ai cittadini una maggiore sicurezza idraulica.”

Dal 2010 ad oggi sono stati realizzati 251 cantieri di opere in concessione con un investimento pari a 192 milioni di euro, con risorse di provenienza regionale, in alcuni casi commissariale o della Legge Speciale di Venezia. 

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Ai 251 cantieri di opere in concessione si aggiungono altri 155 cantieri che hanno comportato un investimento totale di 20 milioni di euro con risorse proprie consortili.

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#italiasicura

A seguito dei gravi eventi alluvionali che, tra ottobre 2013 e aprile 2014, hanno colpito numerose regioni italiane, è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Struttura di Missione contro il Dissesto Idrogeologico denominata #ITALIASICURA.

La Struttura di missione ha approvato un Piano nazionale di prevenzione e di contrasto al dissesto per gli anni 2015-2020 che prevede un investimento di circa 7 miliardi in 6 anni, da sostenere con la programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 e con quote di cofinanziamento regionale.

La conoscenza capillare del territorio e l’impegno nel mantenere in efficienza la rete idraulica di competenza, ha permesso ai Consorzi di bonifica di veder riconosciuti ed apprezzati i propri sforzi, entrando di diritto nella cabina di regia dell’Unità di missione contro il dissesto idrogeologico come “braccio” operativo per la realizzazione del grande progetto “#italiasicura”.

I Consorzi di bonifica del Veneto partecipano al Piano nazionale di prevenzione e di contrasto al dissesto per gli anni 2015-2020 con 123 progetti per un importo complessivo di 389 milioni di euro.

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I Progetti dei Consorzi veneti sono inseriti nel Piano di gestione del Rischio Alluvioni del Distretto delle Alpi Orientali (PRGA), definitivamente approvato la scorsa settimana, requisito essenziale e vincolante per poter essere inseriti nella banca dati ufficiale dei ItaliaSicura attraverso la quale vengono assegnate le risorse finanziarie ovvero ReNDiS-Web (Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa Suolo).

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VIGONZA: UN NUOVO BACINO DI LAMINAZIONE DI 10 MILA METRI QUADRATI

Per la salvaguardia idraulica dell’area dello scolo Perarolo e del depuratore Volgono al termine i lavori per la costruzione di un invaso da 10 mila metri quadrati nei pressi del depuratore di Vigonza, pensato per risolvere le criticità lungo il corso dello scolo Perarolo che, in occasione di eventi di una certa intensità e durata, manifesta un forte stato di sofferenza idraulica, già evidenziato nel Piano delle Acque redatto dal Comune di Vigonza nel maggio del 2011. Detto Piano prevede, tra le opere necessarie alla riduzione del rischio idraulico del territorio comunale attraversato dallo scolo Perarolo, la realizzazione di un nuovo bacino di laminazione subito a monte del depuratore di Vigonza in grado anche di salvaguardare quest’ultimo da eventi meteorici particolarmente gravosi.

L’intervento, progettato e realizzato da Etra e dal costo di 750.000 euro, ha previsto lo scavo di un invaso di 10.730 metri quadrati, circondato da una folta alberatura. All’innalzarsi del livello dello scolo oltre una soglia fissa, grazie anche alla configurazione del telecontrollo che permette la gestione del nodo idraulico in automatico sulla base di specifici schemi di funzionamento, le acque entreranno nell’area di laminazione riducendo in modo significativo il rischio di tracimazione e gli allagamenti potenziali del territorio.

La progettazione del bacino e dei relativi manufatti è stata condivisa con il Consorzio di bonifica Acque Risorgive, che ne curerà la gestione. L’intervento completa i lavori di adeguamento del depuratore di Vigonza. Recentemente è infatti stata realizzata la diversione dello scarico del depuratore dal Rio dell’Arzere al fiume Brenta, finalizzata al miglioramento delle acque della laguna di Venezia, ed è stata potenziata la sezione di filtrazione finale che ha consentito di migliorare qualitativamente l’effluente depurato.

Uffici stampa ETRA S.p.a.

Consorzio di bonifica Acque Risorgive

Acqua, ambiente e territorio – Parte il progetto scuola di Anbi Veneto

Fumetti, cartelloni pubblicitari, video, e riviste sull’attività dei Consorzi di bonifica.

Sono ai binari di partenza i laboratori multimediali che vedranno protagonisti i ragazzi delle scuole medie ed elementari provenienti da tutto il Veneto.

Giunto alla sua quarta edizione, il progetto “Acqua, ambiente e territorio. Alla scoperta del meraviglioso mondo dell’acqua” è un percorso didattico-creativo ideato da Anbi Veneto e che coinvolgerà circa 400 ragazzi in tutto il Veneto. (altro…)

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Alluvione del 1966 – Due convegni per il cinquantenario

Una mostra fotografica e due giorni di convegni, con la presenza di esponenti politici e scientifici di primo piano.
Il Consorzio di bonifica Veneto Orientale, in collaborazione con altri soggetti istituzionali, ha messo a punto il programma degli eventi per ricordare il cinquantenario della tragica alluvione del 1966. La
sede del consorzio, in piazza Indipendenza a San Donà, ospiterà il 3 e 4 novembre un convegno in due sessioni, durante le quali si discuterà di cosa accadde in quei giorni sul territorio veneto e friulano,
maanche di cosa sia cambiato nella gestione del rischio idrogeologico negli ultimi cinquant’anni.

La sessione di giovedì 3 novembre, in programma dalle 15 alle 19.30, tratterà de “Il crollo delle difese idrauliche dei grandi fiumi alpini del Veneto e del Friuli”, facendo il punto sulle condizioni di sicurezza
idraulica di allora e di oggi.

Mentre la seconda parte del convegno, venerdì 4, dalle 9.30 alle 13 avrà come tema “Le più gravose alluvioni della bonifica veneta e friulana”. Nella sessione di giovedì interverranno, tra gli altri, il professor D’Alpaos, il coordinatore del contratto di fiume del Piave, Marco Abordi, nonché Franco Baruffi, direttore del distretto idraulico delle Alpi Orientali.
Sul piano politico sono attesi gli interventi, tra gli altri, dell’assessore regionale alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin, e del sindaco metropolitano Luigi Brugnaro.

san donà

21/10 – CONTRATTO DI FOCE: TAVOLO TEMATICO SUI SERVIZI ESSENZIALI DI CITTADINANZA

Oggi venerdì 21 OTTOBRE, con inizio alle ore 15.00 presso la sede del Consorzio di Bonifica Delta del Po a Taglio di Po, si terrà il TAVOLO TEMATICO SUI SERVIZI ESSENZIALI DI CITTADINANZA:
– MOBILITA’ DI TERRA E MOBILITA’ D’ACQUA,
– SCUOLA,
– SANITA’
L’incontro, previsto nell’ambito delle attività di “ascolto del territorio” riferite all’iter di processo del Contratto di Foce Delta del Po, è funzionale alla definizione dello Scenario di Progetto del Contratto di Foce e all’elaborazione del documento di Bozza di Strategia dell’Area Interna omonima in attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne nella Regione del Veneto.

 

Manutenzione agli scoli Fibbio e Radisi a San Martino Buon Albergo

Il presidente Silvio Parise: “lavori di questo tipo richiedono grande professionalità ed attenzione”

San Bonifacio, 16 ottobre 2016. Interventi di bonifica e per l’irrigazione solo i principali compiti che il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta svolge nell’ambito dei 98 Comuni che presidia. In alcuni casi, però, si rendono necessari degli interventi del tutto particolari, come avviene per le fosse storiche nel Veronese, che richiedono grande professionalità ed abilità per svolgere operazioni possibili solo manualmente. “Allo scolo Radisi a San Martino Buon Albergo abbiamo fatto un lavoro importante – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – sebbene spesso questo tipo di lavori passi del tutto inosservato, in quanto l’utilizzo delle attrezzature meccaniche è sostituito dalla perizia dell’uomo, che manualmente svolge l’attività di fresatura a mano del fondo. Non meno importante il lavoro svolto allo scolo Fibbio, dove la fresatura del fondo è stata eseguita con attrezzature meccaniche”. Questo, infatti, è quanto avvenuto a San Martino Buon Albergo, per lo svolgimento di una manutenzione finalizzata a facilitare il deflusso dell’acqua e ad evitare pericolosi ristagni. “Le attività svolte – conclude il presidente Parise – richiamano l’importante azione che il Consorzio di bonifica svolge in stretta sinergia con le amministrazioni comunali, al fine di manutenere nel migliore dei modi il territorio, così da renderlo fruibile ai cittadini, ma anche per preservarlo da rovinosi eventi naturali che potrebbero verificarsi in caso di abbandono e noncuranza”.

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Matteo Crestani

Manutenzione manuale degli scoli Valle Bondi e Valli demaniali ad Arzignano

Il presidente Silvio Parise: “la sicurezza idraulica si coniuga spesso con l’esigenza di garantire il decoro urbano”

San Bonifacio, 14 ottobre 2016. Sicurezza idraulica e decoro urbano vanno d’accordo. Ed il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta nello svolgimento della propria attività, che serve ben 98 Comuni a cavallo delle province di Padova, Verona e Vicenza, considera sempre con oculatezza l’esigenza di svolgere dei lavori che rispondano anche a criteri estetici apprezzabili.

“Il nostro è un lavoro tecnico – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – quindi prioritariamente dobbiamo fornire una risposta valida in termini di sicurezza idraulica. Tuttavia, spesso riusciamo a coniugare la sicurezza con l’esigenza di garantire il decoro urbano”. È il caso delle attività di manutenzione recentemente svolte nel territorio di Arzignano, dove gli scoli Valle Bondi e Valli demaniali sono stati oggetto della fresatura delle rive e del fondo. Interventi, questi, fondamentali per agevolare il deflusso dell’acqua e, quindi, per rendere più sicuro il territorio in periodi di abbondanti piogge. (altro…)

CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: LA FIPSAS SI DICE PRONTA A MONITORARE L’ITTIOFAUNA

Consorzio, Comuni, enti e associazioni al lavoro per dare attuazione agli impegni in materia ambientale

Si è svolta martedì 11 ottobre, presso la sede del Consorzio di bonifica “Acque Risorgive” di Mestre, la riunione del tavolo di lavoro del Contratto di fiume Marzenego chiamato a fare il punto sullo stato di attuazione delle attività in materia di ambiente previste nel programma di azioni.

All’incontro, oltre al Consorzio, erano presenti i rappresentanti dei comuni di Martellago, Noale e Venezia, la Fipsas sezione di Venezia, lo IUAV, la C.I.A., la Salsola, StoriAmestre, la Fiab, Terraviva Miranese, e ancora l’associazione canoistica Arcobaleno e l’associazione “Dalla guerra alla pace Forte alla Gatta” di Venezia. “I tavoli tecnici fino ad oggi convocati dopo la firma dell’accordo di programmazione negoziata – spiega Carlo Bendoricchio, direttore del Consorzio di bonifica – hanno l’obiettivo di fare il punto sullo stato dei lavori con riferimento alle diverse tipologie e alle misure del Contratto di fiume. Sono momenti di condivisione importanti perché ci permettono di capire a che punto è l’attuazione di ciascuna singola azione. Ad esempio nel tavolo ambientale di martedì scorso è emersa la disponibilità, oltre al lavoro in corso da parte dei Comuni, della federazione dei pescatori sportivi di fare dei monitoraggi sull’ittiofauna presente nel bacino del Marzenego”.

Tra le azioni che ciascun soggetto firmatario dell’accordo (oggi sono 26) si è impegnato a realizzare per dare forma al Contratto di fiume, sono state anche inserite la mappatura delle maggiori criticità ambientali, la promozione delle buone pratiche di rinaturalizzazione dei fossi privati, la redazione di uno studio per la realizzazione di fasce tampone boscate, gli interventi pilota di nursery delle libellule, la realizzazione di guide per la visita delle aree ambientali ed oasi poste lungo il corso del fiume.

 

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