“L’autogoverno dei Consorzi di bonifica si fonda su un articolato processo democratico di nomina dei propri organi che ha come compito rappresentare al meglio i territori di riferimento – spiega il presidente di ANBI Veneto Francesco Cazzaro –. Le operazioni per il rinnovo degli organi statutari procedono spedite, il quadro sarà completo per i primi di febbraio, forse già entro gennaio. Poi toccherà al consorzio LEB e, per ultima, ad ANBI Veneto”.
Dopo le elezioni tenutesi il 15 dicembre 2024, nelle quali i cittadini hanno espresso i nomi dei 20 membri eletti delle assemblee, è la volta dei rappresentanti dei Comuni.
Proprio in questi giorni, infatti, nei comprensori di bonifica si stanno tenendo le consulte dei sindaci chiamate ad eleggere, tra i propri membri – ma eventualmente anche tra gli assessori comunali -, tre rappresentanti che entreranno nelle assemblee consortili. Si affiancheranno, pertanto ai 20 membri eletti dai cittadini, ai rappresentanti delle province (uno per ogni provincia ricadente, anche in parte, sotto comprensorio) e a un rappresentante espresso dalla Giunta regionale.
Oltre al gruppo dei tre sindaci, la consulta sceglie anche il proprio presidente che farà parte, con funzione consultiva e non di voto, del consiglio di amministrazione del Consorzio.
Una volta definiti tutti i rappresentanti istituzionali, ciascuna assemblea potrà dunque riunirsi in prima seduta per eleggere i quattro membri consiglieri che insieme a un quinto membro nominato dalla Regione costituiranno il consiglio di amministrazione del Consorzio. Tra i quattro membri, l’assemblea elegge anche il presidente e il vicepresidente del Consorzio.
Le assemblee si devono riunire in prima seduta entro 50 giorni dalle elezioni, si attende pertanto per i primissimi giorni di febbraio il completamento del percorso per il rinnovo degli organi consortili avviato con le elezioni del 15 dicembre 2024.
Una volta riempite le caselle dei dieci Consorzi è la volta dell’11° consorzio: il Consorzio di Bonifica Lessinio Euganeo Berico, che ha in gestione l’omonimo canale irriguo, è definito di secondo grado perché l’assemblea è composta a membri delle assemblee dei Consorzi di Bonifica Alta Pianura Veneta, Adige Euganeo e Bacchiglione.
Una volta nominato anche il presidente del LEB, gli 11 presidenti dei Consorzi di bonifica, riuniti in assemblea, scelgono al proprio interno il presidente di ANBI Veneto.