Se l’abbondanza idrica dei mesi invernali è stata benefica per ricaricare i bacini montani e le falde acquifere, questo ha provocato però alcuni problemi alle attività operative del Consorzio di bonifica Brenta, il cui intervento non si ferma in nessun momento dell’anno, dovendo procedere costantemente al mantenimento della capillare rete di canali del territorio e dei relativi impianti e manufatti. I cantieri, viste le ripetute piogge, sono andati piuttosto a rilento, e si è dovuto operare prevalentemente in adiacenza di strade o dove gli accessi lo consentivano ai mezzi manutentori dell’Ente cittadellese.
Volto finalmente il tempo al bello, in previsione della ormai imminente stagione irrigua, il Consorzio di bonifica Brenta è fortemente impegnato in questi giorni nella pulizia dei vari fossati e scoli. Essi vanno costantemente sfalciati ed espurgati per garantire il mantenimento nel tempo delle sezioni atte allo smaltimento delle acque in caso di eventi piovosi intensi, o al fluire dell’acqua a fini irrigui.
Il taglio delle erbe infestanti viene svolto per la maggior parte dei casi attraverso i trattori decespugliatori di cui il Consorzio dispone, guidati da proprio personale, in modo da ridurre i costi ed intervenire in tempi rapidi. Analogamente avviene per l’allontanamento dei depositi di fango e terra che si creano periodicamente nei canali.
Gli interventi di questi giorni sono diffusi un po’ dappertutto nel comprensorio di competenza, che va dalla fascia pedemontana fino al Bacchiglione, a cavallo del fiume Brenta. Il sito internet del Consorzio (www.consorziobrenta.it), per chi ha la curiosità di approfondire, mostra in tempo reale i cantieri aperti, grazie al sistema G.P.S. che è stato adottato da qualche anno e che consente la localizzazione satellitare del parco macchine dell’Ente.
“Anche su questo abbiamo cercato la massima trasparenza”, afferma il presidente del Consorzio, Danilo Cuman. “Chiunque può verificare cosa sta facendo il Consorzio e dove stiamo operando: basta un click!”.
“E ci fa piacere che questo sia stato attuato nel momento in cui, nelle scorse settimane, sono arrivati gli avvisi di pagamento contenenti i tributi consortili – aggiunge Cuman -. Se è giusto pagare questo servizio che svolgiamo a favore del territorio, è altrettanto giusto che gli utenti conoscano le nostre attività e possano comprendere il motivo per cui chiediamo loro questi importi. Sono periodi difficili ma riteniamo che investire nella sicurezza del territorio sia fondamentale; sono tanti gli episodi, in varie zone d’Italia ma anche in Veneto, che hanno dimostrato l’importanza della prevenzione in campo idro-geologico.”