L’ente offrirà un’occupazione
a persone in difficoltà economica
Il Consorzio Leb userà l’utile che riuscirà a fare quest’anno per dare lavoro a persone in difficoltà economica. Ad annunciarlo è Luciano Zampicinini, il presidente dell’ente che gestisce l’omonimo canale da cui dipende l’irrigazione di buona parte del Veneto meridionale, la cui sede centrale è a Cologna. «L’idea», spiega, «ci è venuta dopo l’appello lanciato domenica scorsa dal vescovo di Verona durante la festa del Ringraziamento. Monsignor Zenti ha parlato della necessità di fare il possibile affinché le persone possano avere degli stipendi, grazie ai quali mantenere la propria famiglia. Non si tratta di fare delle elemosine, quindi, bensì di dare un’occupazione, garantendo dignità, a delle persone e di pagarle per quello che fanno».«Quest’anno, grazie alla grande attenzione data alla gestione e al contenimento delle spese, prevediamo di avere a fine anno delle disponibilità», continua Zampicinini. «Non si tratterà di grandi cifre visto che il bilancio dell’ente non potrà avere grandi avanzi. La scelta è però quella di utilizzare, almeno in parte, quei soldi per fare quello che il vescovo ha proposto a chi opera nel settore primario». Il consorzio Leb, espressione degli enti che gestiscono la bonifica e l’irrigazione nelle provincie di Verona, Vicenza, Padova e Rovigo, da gennaio punterà quindi anche sul lavoro di dipendenti a tempo. «Quante persone e per quanto tempo potranno lavorare lo decideremo in base ai dati finali del bilancio», conclude Zampicinini. Il direttore Stefano Righetti sottolinea che «il Leb da anni sostiene l’accesso al mondo del lavoro garantendo la possibilità a molti giovani di svolgere stage».

L’Arena