Sarà affidato all´università di Padova, dipartimento di ingegneria idraulica, lo studio sulla situazione della falda a sud dell´invaso di Trissino, e quindi nella zona di Arzignano e della frazione di Tezze. Il consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta sta definendo in questi giorni l´incarico, che avrà un costo di circa 50mila euro e sarà finanziato grazie alle economie ottenute sui 200mila euro assegnati dalla Regione Veneto per realizzare il modello di invaso in scala 1 a 40 del Magistrato alle Acque.
«L´università di Padova è già stata incaricata dalla Regione di studiare la situazione di falda nella Valle dell´Agno in vista dell´ampliamento del bacino di Montebello – spiega il direttore del consorzio Alta Pianura Veneta, ing. Gianfranco Battistello – e quindi si tratta di allargare l´incarico per monitorare la falda anche sulla direttrice che scende da Trissino ad Arzignano, a Tezze soprattutto, sia in fase di morbida che di piena, e valutare così le variazioni prima della realizzazione dell´invaso di Trissino, durante i lavori e dopo».
Lo studio avrà la durata di almeno 4/5 anni, visto che ne saranno necessari un paio per completare la realizzazione dell´invaso di Trissino, l´unico che è stato finanziato dalla Regione Veneto del progetto complessivo dei bacini sulle rotte del Guà, che ne prevedeva inizialmente anche un secondo a Tezze, poi mai finanziato.
«In pratica si tratta di posizionare e infilare sul terreno alcuni piezometri, delle aste forate con una sonda, che scendono fino a 20-25 metri e anche di più per registrare le quote di falda – spiega Battistello -. Con questo sistema avremo la possibilità in qualsiasi momento e in tempo reale di registrare il livello e le variazioni della falda durante le diverse fasi di costruzione dell´invaso e anche quando l´opera sarà operativa. Adesso si tratta di valutare in quali punti posizionare le aste. Tra un mese e mezzo circa dovrebbe iniziare il monitoraggio. Che durerà qualche anno ma che non sarà un problema prorogare in caso di necessità».

 

GDV