Il Consorzio di Bonifica Veneto Orientale al Convegno internazionale.
Giovedì 10 dicembre, presso la sede di Santa Marta, ha avuto luogo il convegno internazionale Heritage of Water – Architetture, infrastrutture e paesaggi di bonifica, organizzato dal Dipartimento di Culture del progetto dello IUAV (Istituto Universitario di Architettura di Venezia).
La giornata di lavori era incentrata sulla presentazione di uno studio, realizzato dallo stesso Dipartimento, sul paesaggio di bonifica, e sul suo valore intrinseco come patrimonio da riconoscere pienamente e su cui basare una nuova cultura della progettazione sostenibile.
Tra i relatori, provenienti anche da Olanda e Brasile, sono stati invitati anche il Direttore generale e il Direttore Agrario-Ambientale del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale.
Riconoscere il paesaggio della bonifica per capirne le peculiarità territoriali. Con questo concetto l’intervento del Direttore Generale del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale si è rivolto in particolare ai molti studenti hanno affollato l’auditorium dell’Ex Cotonificio veneziano. “Alcuni di voi probabilmente vivono nel Veneto Orientale senza sapere che è un territorio artificiale, come i Paesi Bassi, e che in larga parte deve la sua esistenza al complesso di opere che arginano, regimano ed espellono le acque”.
Il Direttore Generale dell’Associazione nazionale dei Consorzi ha invece puntato il dito contro le lentezze che la legge sul consumo di suolo sta incontrando nel suo iter parlamentare. Ha poi auspicato un protocollo di intesa con il mondo dell’Università, IUAV in primis, affinchè l’unione fra sapere accademico e operatività pratica dei consorzi possano fungere da volano per una nuova cultura del territorio incentrata sulla sostenibilità degli interventi.
Nella seconda sessione del convegno il Direttore dell’Area Agraria-Ambientale del Consorzio ha presentato il progetto di rinaturalizzazione del bacino di Valle Vecchia in comune di Caorle, scelto da una giuria internazionale insieme ad altri progetti dall’alta valenza ambientale. Nel corso della presentazione del progetto redatto dall’allora Consorzio Pianura Veneta e che fu realizzato nella sua prima fase sperimentale fra il 1994 e il 2005, il dirigente consorziale ha, tra l’altro evidenziato come l’intervento in Valle Vecchia, che ha comportato la rinaturalizzazione di 200 ettari sui 900 totali del bacino, abbia comunque costituito un punto di svolta nell’attività consortile in quanto per la prima volta si è operato, anziché con il fine di recuperare terra a scopi agricoli, con quello di recuperare valore paesaggistico ed ambientale per l’area interessata.