Il canale LEB rinasce dopo un intervento – in tempi record – che ha comportato il completo rifacimento del tratto a cielo aperto. 120 milioni di metri cubi d’acqua recuperati all’anno, a favore dell’agricoltura e dell’ambiente di una vasta area tra l’Adige e l’Adriatico.

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Con un anno di anticipo rispetto al cronoprogramma, è stato completato a fine febbraio 2025 il rifacimento del canale LEB, principale opera irrigua del Veneto.

Un intervento radicale, progettato e realizzato dall’omonimo consorzio di bonifica di 2° grado Lessinio Euganeo Berico (LEB, appunto) avente sede a Cologna Veneta (VR) che ha interessato 12,6 km di infrastruttura, nella provincia di Verona, per un costo complessivo di circa 60 milioni di euro, stanziati dal PNRR.

Con queste risorse si è dunque provveduto allo smantellamento e allo smaltimento delle originarie lastre che costituivano sponde e fondale e alla posa di nuove, oltre al rifacimento di alcuni manufatti idraulici. Un lavoro che, nel complesso, ha comportato l’utilizzo di oltre 50.000 metri cubi di calcestruzzo e 6.000 tonnellate  di acciaio.

Avviato nel 2020 e articolatosi in due stralci – il primo concluso e inaugurato nel 2023 alla presenza del Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia – il rifacimento del LEB si è sempre svolto nei mesi invernali, per non compromettere il regolare svolgimento della stagione irrigua che inizia a metà marzo. Il nuovo LEB recupera ogni anno 120 milioni di metri cubi di risorsa, a vantaggio di agricoltura e ambiente, un efficientamento a beneficio diretto dell’agricoltura irrigua di 110 mila ettari di campagne tra le province di Verona, Vicenza e Padova. Gli effetti ecosistemici interesseranno 350 mila ettari di territorio, includendo parte significativa della provincia di Venezia in virtù del fatto che le acque del LEB, riversandosi nel Bacchiglione, arrivano fino a Chioggia.

Lungo 44 km, il LEB inizia a Belfiore (VR) derivando l’acqua dell’Adige e conclude il suo percorso a Montegaldella (VI) riversandosi nel Bacchiglione. Il tratto tra Belfiore e Cologna Veneta scorre a cielo aperto per 16,5 km, di questi, 12,6 km sono stati oggetto dell’intervento PNRR (la parte iniziale era stata rifatta una quindicina di anni fa). A Cologna Veneta, dove si trova la sede del Consorzio LEB, il canale diventa sotterraneo scorrendo per 27 km fino a Montegaldella. Il LEB assicura acqua derivata dall’Adige, e pertanto di ottima qualità, all’agricoltura di un territorio altrimenti attraversato da fiumi dall’andamento torrentizio, che d’estate non sono in grado di garantire l’irrigazione delle campagne.

Un intervento da cui dipende la produzione agricola d’eccellenza di gran parte del Veneto centrale, non più procrastinabile in epoca di cambiamenti climatici.