Un convegno di Coldiretti, giovedì 24 aprile, a Lendinara

LENDINARA (RO) – “I Consorzi di bonifica, tra sicurezza del territorio ed irrigazione”. E’ un tema di stretta attualità, quello scelto da Coldiretti Rovigo, per l’annuale convegno organizzato nell’ambito della Fiera di San Marco, con la rodata collaborazione di Cassa di risparmio del Veneto ed Agriventure.

L’appuntamento è per giovedì 24 aprile, alle 20 e trenta, al Teatro Mignon di Lendinara. La serata è aperta a tutti gli interessati.

Interverranno come relatori, il presidente dell’Unione veneta bonifiche, Giuseppe Romano su “Il ruolo dei Consorzi di bonifica”, ed il direttore del Consorzio di bonifica Adige Po, Fabio Galiazzo su “Piano irriguo nazionale: stato di attuazione”. I lavori saranno introdotti dal direttore di Coldiretti Rovigo Silvio Parizzi e conclusi dal presidente provinciale Mauro Giuriolo. E’ previsto un intervento di apertura del sindaco di Lendinara, Alessandro Ferlin e del presidente del Consorzio di bonifica Adige Po, Giuliano Ganzerla.

“In una provincia ricca di fiumi importanti come la nostra, – commenta il presidente Giuriolo – l’efficiente gestione dell’acqua è un tema di estrema delicatezza, poiché facile è cadere nell’errore che, nell’abbondanza, ci si possa permettere il lusso dello spreco. La materia tocca da vicino il settore agricolo, al quale viene imputato un consumo di risorse idriche disponibili di circa il 70 per cento su scala mondiale. E’ evidente – conclude Giuriolo – che, con queste premesse, l’acqua, ora gestita e distribuita dai consorzi di bonifica, sta diventando un bene sempre più prezioso, da impiegare in maniera ancora più efficiente rispetto al passato, con un occhio rivolto alle produzioni e l’altro alla tutela e sicurezza dell’ambiente”.

“Contrariamente a quanto si può pensare – chiosa Giuriolo – l’azione di bonifica e tutela del territorio così come svolta dai consorzi, è un bene di rilevanza pubblica, che non serve solo all’agricoltura, bensì a tutte le attività produttive e alle collettività urbane, come hanno dimostrato i fenomeni di esondazione, anche recenti, in Veneto, che hanno invece risparmiato il Polesine, che è una terra di risalente tradizione di bonifica e controllo programmato delle acque”.