Un importante intervento di riqualificazione fluviale e una nuova area umida con due invasi. L’area interessata è situata tra le province di Treviso e Venezia ma lo sguardo si spinge fino alla Laguna Veneta, dove si versano le acque che transitano nello scolo Vernise, oggetto dell’intervento del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.

Grazie a un intervento di 3, 5 milioni di euro stanziati dalla Regione del Veneto tramite la Legge Speciale per la Salvaguardia di Venezia e della sua Laguna, il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive (sede a Mestre-Venezia) ha messo mano alla riqualificazione di un lungo tratto del rio Vernise, un importante corso d’acqua nel comune di Zero Branco (Treviso), al confine con il comune di Scorzé (Venezia), rafforzando la sicurezza idraulica dell’area e valorizzando la componente ambientale.

Il Vernise – ha spiegato il direttore del Consorzio Carlo Bendoricchio – è stato oggetto dello scavo dell’alveo per un tratto di 5 chilometri così da consentire la sua riqualificazione ambientale anche grazie alla piantumazione di oltre 8 mila piante, contestualmente sono state realizzate due aree umide ampie circa 5 ettari che avranno la funzione di trattenere, grazie alla fitodepurazione, 5 tonnellate di azoto e 1 tonnellata di fosforo, nutrienti che altrimenti finirebbero in laguna. Un intervento di riqualificazione ambientale che, grazie ai due nuovi invasi, avrà effetti positivi anche in caso di piene.

Il Vernise, proprio a Zero Branco, confluisce nel fiume Zero, il quale si getta nel Dese a ridosso della sua foce nella Laguna Veneta.

“Un ulteriore intervento che si inserisce nel grande lavoro ambientale che il Consorzio sta svolgendo” ha spiegato il presidente di Acque Risorgive Francesco Cazzaro, nella veste anche del presidente di ANBI Veneto. Cazzaro ha inoltre posto l’accento sull’importanza della collaborazione tra istituzioni – con specifico riferimento ai comuni e alla Regione del Veneto, “è la chiave per la tutela e la salvaguardia del nostro ambiente sempre più messo alla prova”.

“Grazie al dialogo continuo con i Consorzi di Bonifica riusciamo a portare a termine opere come questa di grande valore per la comunità. – spiega Roberto Marcato, assessore regionale allo Sviluppo Economico. – Resta un grande rammarico  ovvero quello che, nonostante i numerosi governi che si sono succeduti in tredici anni, la legge speciale per Venezia non viene più finanziata dal 2011. E questo rappresenta un problema molto serio per proseguire con gli interventi di tutela e salvaguardia della laguna di Venezia e del suo Bacino Scolante.”

Il sindaco di Zero Branco Luca Durighetto ha anche ricordato che l’intervento di riqualificazione del fiume ha permesso di realizzare una pista ciclopedonale che ulteriormente valorizza il territorio.

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