Una delle zone più colpite dall´alluvione dello scorso maggio, a San Martino Buon Albergo, è stata la località Cengia, in Musella, e lì il Consorzio Alta Pianura Veneta (APV) ha già realizzato una paratia telecontrollata in grado di regolare a distanza il flusso del fiume Fibbio. È stata inoltre allargata la strozzatura per permettere un deflusso migliore, ma i tecnici comunali hanno invitato il Consorzio a rinforzare la massicciata. In corte Trento, invece, il problema è stato risolto con un parapetto che è stato collocato nel punto in cui è esondato il Fibbio mentre a Ferrazze, sulla Rosella, il Consorzio ha realizzato un terrapieno a ridosso delle case colpite dall´alluvione per rinforzare l´argine e ha rifatto un muro di contenimento. Sempre a Ferrazze,inoltre, è stata sistemata la paratoia nei pressi dell´oleificio, sono stati potenziati gli argini del Fibbio dalla frazione al centro storico e in tempi brevi verrà collocata una sonda per il telecontrollo. Per la verifica di questi lavori, per fare il punto su quanto resta ancora da realizzare e definire le linee di prevenzione, si è svolto nei giorni scorsi in paese un sopralluogo fra tecnici, amministratori e responsabili del Consorzio APV. Erano presenti con il sindaco Valerio Avesani e il vice e assessore alla Protezione civile Franco De Santi, il vicepresidente del Consorzio Apv Giorgio Ferrari affiancato dai suoi tecnici, i funzionari del Comune, la polizia locale e il responsabile della Protezione civile Aldo Tregnago. Il sindaco Avesani ha insistito sulla prevenzione sottolineando: “Anche il Consorzio è consapevole del problema della Val Squaranto, dove abbiamo proposto la realizzazione di un bacino di laminazione per ridurre la portata del Fibbio durante le piene. “Tanto è stato fatto, ma molto rimane ancora da fare, in particolare a Ferrazze”, aggiunge De Santi, ricordando che alcuni lavori per la sistemazione degli argini sono stati effettuati in fase preventiva dal Comune, in attesa dell´intervento diretto del Consorzio, che ha garantito un piano degli interventi per il 2014 e 2015, in fase di definizione. “Nel frattempo abbiamo chiesto di potenziare l´argine da poco realizzato a Ferrazze, che è ancora insufficiente, di sistemare l´alveo del Fibbio e della Rosella, di intervenire in centro al paese, sul ponte del Cristo, dove si depositano rami e detriti che impediscono il regolare flusso dell´acqua, e sulla Fossa Pozza e al Giaron sulla Fossa Gardesana». “In questi mesi”, continua De Santi, “ci siamo confrontati spesso con il Consorzio per definire i tempi e i modi degli interventi da attuare, alcuni dei quali sono già stati realizzati ma siamo coscienti che le risorse allo stato attuale non permettono una risoluzione totale delle problematiche emerse.” Il Consorzio emetterà a breve una relazione tecnica, a cui seguirà una nuova riunione del Centro operativo comunale.