IL RICORDO DI MASSIMO GARGANO, PRESIDENTE ANBI, E GIUSEPPE ROMANO, PRESIDENTE UVB

“Antonio Nani era da vent’anni uno degli esponenti più conosciuti e stimati dei Consorzi di bonifica veneti. Di lui, in particolare, ricordo l’impegno per lo sviluppo agricolo del territorio, in particolare per l’ampliamento delle reti irrigue nelle zone collinari, a servizio della viticoltura, dapprima nel comprensorio consortile vicentino ed ora anche in quello veronese. C’è un’immagine, con cui lo voglio salutare: quella di un presidente, quale era lui, capace di vegliare per giorni e  notti, insieme alle squadre del Consorzio, gli argini dei corsi d’acqua, preoccupato per improvvisi cedimenti o tracimazioni.”

E’ questo il ricordo di Giuseppe Romano, Presidente dell’Unione Veneta Bonifiche, costernato per l’improvvisa e tragica morte del collega al vertice dell’ente consortile Alta Pianura Veneta.

“Esprimo il cordoglio dell’intera Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni – aggiunge Massimo Gargano, Presidente A.N.B.I. – di fronte alla scomparsa di una persona, che rappresentava pienamente lo spirito, con cui operano gli operatori del nostro settore: profondamente legato al territorio, di lui ricordo la grande umanità e generosità, unite all’arguzia, tipica dell’uomo di campagna. Nani non era solo un Presidente, capace di intessere relazioni ad ogni livello: era un lavoratore della Bonifica.”

Antonio Nani, scomparso ieri pomeriggio in un tragico incidente mentre operava a bordo di un trattore nella sua azienda agricola a Nanto nel vicentino, era, dal 2010, Presidente del nuovo Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, nato dalla fusione fra gli enti consorziali “Zerpano Adige-Guà” e “Riviera Berica”, al cui vertice sedeva dal 1994, essendovi confermato per 3 mandati.

Per anni esponente della Coldiretti, era stato anche Presidente del Consorzio di 2° grado L.E.B. – Lessino Euganeo Berico e componente degli organi nazionali dello S.N.E.B.I., il sindacato d’impresa dei Consorzi di bonifica.

Titolare dell’azienda agricola di famiglia, specializzata nella produzione di olio e vino, lascia la moglie e tre figli.