Un’ottima notizia per la sicurezza idraulica del territorio tra Meolo, Ca’ Tron e Quarto d’Altino. Sono terminati i cantieri per la ristrutturazione e l’adeguamento strutturale della botte a sifone sottopassante il collettore Acque Alte di Meolo. Lavori ritenuti «urgenti e indifferibili» per la sicurezza del territorio e costati 600 mila euro, interamente finanziati dal Consorzio di bonifica Piave.

L’opera

Realizzata negli anni Trenta, la botte a sifone è una sorta di ponte-canale, che consente l’incrocio delle “acque alte”, sversate direttamente nella laguna, con le “acque basse” di bonifica, scaricate nel Sile e sollevate dall’idrovora di Portesine. In particolare, il collettore Acque Alte raccoglie le acque dei fiumi Meolo, Vallio e Arnasa e le riversa direttamente nella laguna nord, dopo aver incrociato a raso il canale Fossetta e sottopassato il Taglio del Sile. Un eventuale cedimento della botte a sifone, dunque, avrebbe causato un maxi-allagamento.

Il Presidente Romano

«L’opera eseguita è un intervento estremamente importante per la sicurezza idraulica del territorio», spiega il presidente del consorzio, Giuseppe Romano. «Nella malaugurata ipotesi che questa struttura si fosse rotta, si sarebbero allagati circa 8-10 mila ettari di terreno».

 

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