Adige Euganeo

RIPRESI I LAVORI PER L’IDROVORA SABBADINA

L’opera metterà al sicuro i centri di Sant’Urbano, Barbona, Stanghella, Boara Pisani, Vescovana ed Anguillara Veneta

Sono ripresi i lavori di costruzione dell’impianto idrovoro “Nuova Sabbadina” in località Taglio in Comune di Anguillara Veneta. Dopo anni di fermo cantiere dovuti alla liquidazione della società privata finanziatrice dell’opera e del fallimento della Ditta Appaltatrice, le opere saranno portate a compimento grazie ad un finanziamento di € 500.000,00 della Regione Veneto recentemente accordato. Con la ripresa dei lavori nel mese di febbraio 2015, sarà possibile rendere funzionale questo importante impianto idrovoro, che  – una volta ultimato – sarà in grado di sollevare e scaricare nel fiume Gorzone una portata complessiva di circa 4.000 l/s.

Il nuovo impianto idrovoro costituisce un potenziamento dell’impianto idrovoro Taglio, che allo stato attuale solleva una portata di circa 8.000 l/s e che risulta notevolmente sottodimensionato rispetto alle portate di piena, realizzando così un aumento della capacità di scarico di circa il 50%.

Una volta realizzata e messa in funzione l’idrovora “Nuova Sabbadina”, si otterrà una riduzione del rischio idraulico di un importante e vasto territorio confinato a nord dal Canale Gorzone, a sud dal fiume Adige, ad ovest ed ad est rispettivamente dal centro abitato di Sant’urbano ed Anguillara Veneta. Pertanto i Comuni interessati direttamente dalla realizzazione di questa importante infrastruttura idraulica sono Sant’Urbano, Barbona, Stanghella, Boara Pisani, Vescovana ed Anguillara Veneta (attualmente aree ad elevato rischio di allagamenti e ristagni d’acqua).

L’ultimazione dei lavori è prevista per il mese di ottobre del corrente anno.

 

CICLO DI INCONTRI SUL CONTRATTO DI FIUME ADIGE EUGANEO

CONSORZIO, REGIONE, AUTORITA’ DI BACINO, ORGANIZZAZIONI AGRICOLE, GAL E 70 COMUNI PRESENTI

Il 15 aprile ad Este (PD) ed il 17 aprile presso la Sala dell’Abate della Corte Benedettina a Correzzola(PD), il Consorzio ha organizzato due incontri per l’informazione e la sensibilizzazione collettiva rispetto ai contenuti ed agli obiettivi dell’omonimo Contratto di Fiume Adige Euganeo. Tali momenti sono inoltre finalizzati alla costituzione del Gruppo Promotore e alla sottoscrizione del Manifesto di Intenti del contratto. Tra i partecipanti oltre 80 soggetti, tra cui Regione Veneto, Autorità di Bacino, Gal, 70 Comuni e organizzazioni agricole.

Nell’ambito delle proprie attività il Consorzio ha espresso l’opportunità di affrontare le problematiche relative il comprensorio di competenza, attraverso un processo di concertazione con gli attori del territorio che coinvolga tutti i settori interessati alla gestione del medesimo e quindi dell’ambiente e del paesaggio. Zanato, Presidente del Consorzio commenta: “Il Contratto di Fiume è lo strumento ideale ad elaborare una programmazione strategica integrata e partecipata che permetta di raggiungere obiettivi come la tutela, la riqualificazione e lo sviluppo del territorio secondo criteri di sostenibilità ambientale. In un territorio dalle specifiche criticità idrauliche come questo, uno strumento di partecipazione a 360° come il Contratto di Fiume, capace di coinvolgere dal cittadino alle istituzioni regionali, appare sempre più necessario”.

L’iniziativa si pone in sinergia con il Contratto di Foce Delta del PO, in corso di svolgimento nel territorio confinante compreso fra i tratti terminali dei fiumi Brenta, Adige, Po di Levante, Po ed il mare Adriatico.

Michele Zanato è il nuovo presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo

E’ Michele Zanato, 40enne imprenditore agricolo di Ponso, il nuovo Presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo. Alla terza assemblea degli eletti, venerdì pomeriggio, il rappresentante di Agrinsieme ha ottenuto i voti necessari a prendere il testimone della guida dell’ente atestino.

Il nuovo Cda ha quindi preso forma con l’elezione di Zanato, il più votato per la terza fascia nelle elezioni del 14 dicembre. Il suo vice è invece Mattia Cappello, monselicense di 37 anni, anche lui capace di raccogliere il top dei consensi in seconda fascia per la lista Agrinsieme. Gli altri due posti del Cda sono andati alla lista Coldiretti: precisamente a Francesco Zambolin (33 anni) e all’ex sindaco di Pozzonovo, Flavio Girotto, il più anziano del direttivo visti i 54 anni.

Terra e acqua: alla scoperta delle risorse locali

Questa sera dalle 20.30 in Corte Benedettina, negli spazi dedicati alla sezione locale della biblioteca, si parlerà di: “Terra e Acqua: alla scoperta delle risorse locali”. La serata è curata dal Consorzio di bonifica Adige Euganeo. Per informazioni su questa iniziativa e sul programma dei “Giovedì in biblioteca” sono disponibili il numero 049/9760011 e la mail [email protected]
L’evento rientra all’interno della rassegna di eventi, con cadenza mensile, “I giovedì in biblioteca” ed è organizzato dall’assessorato alla Cultura e ai Servizi Sociali del Comune di Correzzola insieme alla biblioteca comunale.

Calamità Climatiche: fragilità del territorio e ruolo del mondo agricolo

“Calamità Climatiche: fragilità del territorio e ruolo del mondo agricolo” è il titolo dell’incontro promosso da Coldiretti con il patrocinio del Comune di Noventa Vicentina, nell’ambito della 28. Mostra dei prodotti agroalimentari autunnali dell’Area Berica, che avrà luogo domani sera alle 20.45 nella Sala Paradiso del Comune di Noventa Vicentina. «Un tema molto sentito e che ha caratterizzato e caratterizzerà la vita degli imprenditori agricoli e di tutti i cittadini. I cambiamenti climatici – commenta Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti Vicenza – producono effetti devastanti nelle campagne quanto nelle città». Dopo i saluti di Marcello Spigolon, sindaco di Noventa Vicentina e Corrado Pozza, presidente di Zona Coldiretti di Noventa Vicentina, si entrerà nel vivo del tema con gli interventi “Calamità atmosferiche: imprevedibilità o cambiamenti climatici?” a cura di Andrea Chini, meteorologo e collaboratore di Radarmetro Srl; “Rischio idraulico e gestione del territorio: criticità e progettualità” a cura di Tiziano Greggio, direttore del Consorzio di bonifica Adige Euganeo e “L’importanza del ruolo del mondo agricolo nella corretta gestione del territorio” a cura di Martino Cerantola, presidente provinciale Coldiretti Vicenza. L’incontro sarà moderato da Giovanni Pasquali, direttore di Coldiretti Vicenza.

Gazzettino

L’UNIONE FA LA FORZA

Il Contratto di Fiume come strumento per combattere le avversità climatiche

I recenti eventi alluvionali e le cosiddette bombe d’acqua che negli ultimi anni hanno sempre più flagellato la nostra Regione, ed in particolare la bassa padovana, hanno messo in luce la necessità di intervenire rapidamente nella risoluzione di queste problematiche. Per questo si è pensato ad uno strumento di concertazione tra i soggetti interessati alla salvaguardia del territorio, ovvero il Contratto di Fiume per il comprensorio di bonifica Adige Euganeo.

La mattinata del 4 luglio, presso la sala convegni del Consorzio Adige Euganeo ad Este, si è tenuta la prima assemblea per l’avvio del Contratto di Fiume. La partecipazione è stata ampia, con 50 rappresentanti dei 70 comuni del comprensorio consortile, il settore della Difesa del Suolo della Regione Veneto, il Genio Civile, l’Ente Parco Colli Euganei, i tre GAL presenti sul territorio, alcuni rappresentanti dei pescatori della laguna di Venezia, l’Unione Veneta Bonifiche e gli stakeholders economici ed ambientali.

Lo strumento, che ha incontrato la massima adesione da parte dell’Ass. all’Ambiente della Regione Maurizio Conte, è stato ben accolto dai presenti, e, a detta del Presidente del Consorzio Antonio Salvan, non avrà alcun costo e andrà ad alleggerire la burocrazia, che spesso blocca opere fondamentali nei momenti di estremo bisogno. Salvan: “I presupposti per creare uno strumento di concertazione, in cui vengano coinvolte tutte le parti della società, ci sono tutti. Siamo di fronte ad un metaforico ritorno alla “polis”, che non andrà né ad appesantire la burocrazia, né graverà sui costi dei partecipanti. L’unica condizione da rispettare è la partecipazione agli incontri, che implicherà la responsabilità dell’impegno volontario alla tavola rotonda.

In un territorio (come ricorda l’ing Gasparetto), dalle specifiche criticità idraulica e dalle peculiarità idrologiche come il comprensorio di bonifica Adige Euganeo, l’importanza dello strumento è ancora maggiore. A tal proposito, l’Arch. Laura Mosca, consulente esperta nazionale, ha illustrato quale opportunità rappresenti il CDF sia per le amministrazioni locali che per i cittadini, al fine di una corretta pianificazione dell’uso del suolo, di tutela dell’acqua e dell’ambiente, oltre che per la gestione dei conflitti che in questi ambiti si creano.

Giancarlo Mantovani, Direttore del Consorzio di bonifica Delta del PO, avviatore da ormai due annidel Contratto di Foce, ha sottolineato gli evidenti benefici per i soggetti interessati al progetto.

Il prossimo appuntamento si terrà ad Este, nel mese di settembre. In quella giornata si provvederà a licenziare il documento di impegno con la definizione delle strategie comuni da intraprendere assieme.

 

Studenti della Boston University in visita alle opere idrauliche del Consorzio di bonifica Adige Euganeo

Un gruppo di studenti della Boston University accompagnato da due docenti e due giornalisti dell’organo di stampa del Campus “Boston University Today” hanno visitato l’importante idrovora consorziale di Ca’ Bianca ed altre opere idrauliche del Bacino Zennare ed Orientale in Comune di Chioggia.
Il gruppo, accompagnato da funzionari tecnici del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo ha manifestato forte interesse per la complessità e l’importanza della gestione del sistema idraulico di questo territorio, caratterizzato da forte soggiacenza al livello del mare.
Si è analizzato il fenomeno della subsidenza, illustrato anche attraverso apposita documentazione scientifica fornita ai partecipanti.
Stante il successo dell’iniziativa, il medesimo gruppo universitario ha richiesto e concordato con il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo un’ulteriore visita di studio presso l’area di fitodepurazione di Ca’di Mezzo per il primo di luglio.
L’iniziativa si aggiunge alle precedenti intraprese da importanti istituzioni accademiche statunitensi ed internazionali, come la Duke University e la Venice International University per citare solo le recentissime. Vi è soddisfazione nel constatare l’apprezzamento manifestato per aspetti di eccellenza nella gestione di problematiche idraulico territoriali che spesso, localmente non sono conosciute così a fondo.

Foto all’oasi, premiati studenti di Fossò

Gli scatti fotografici realizzati dagli alunni dell’istituto comprensivo Galileo Galilei di Fossò nello scorso aprile presso l’oasi naturalistica del WWF di Cà di Mezzo a Codevigo, ha portato loro un riconoscimento con un premio in denaro di 300 euro. Gli alunni hanno partecipato al concorso fotografico «Come immaginare un futuro di bellezza: il valore del paesaggio», indetto da Legambiente, Circoli di Este e Piove di Sacco, dal Consorzio di bonifica Adige Euganeo e dal Centro di educazione Ambientale della Saccisica «Paola Borella». Grande la soddisfazione per gli studenti, ma anche per i docenti dell’Istituto Comprensivo per la lusinghiera motivazione del premio data dalla Commissione di Valutazione: «Guidati dai propri docenti, preparati da un tecnico fotografico, accompagnati da una guida naturalistica, sostenuti dalla collaborazione delle famiglie, gli alunni delle tre classi della scuola hanno imparato a cogliere elementi del paesaggio e particolari delle sue bellezze. Hanno realizzato suggestivi scatti fotografici, per affidare i messaggi visivi da loro colti, a mongolfiere lanciate nel cielo con la speranza di suscitare nei ritrovatori il desiderio di ricomporre il gioco»

Conselve: Incontro sulla sicurezza idraulica

Un gruppo spontaneo di cittadini ha chiesto e ottenuto un incontro sulla sicurezza idraulica del territorio stasera alle 20.30 nella sede del
Consorzio di Bonifica “Adige Euganeo” in via dell’Industria. In primo piano il sistema dei canali a sud del Bacchiglione e i rischi di piene, esondazioni e allagamenti e le possibili contromisure. Partecipano tecnici della difesa
del suolo della Regione e del Consorzio di Bonifica.

ALLUVIONE NELLA BASSA PADOVANA

Intense precipitazioni hanno colpito i territori della Bassa Padovana dal tardo pomeriggio di Domenica 27 Aprile fino alla mattinata di martedì 29 aprile. L’acquazzone ha inizialmente coinvolto una ventina di comuni della bassa padovana situati nell’area del montagnanese, dell’estense e del monselicense, con successivo spostamento verso est coinvolgendo anche i territori comunali di Conselve, Tribano, Bagnoli, San Pietro Viminario e Agna.

Dai dati ARPA Veneto risulta che a Sant’Elena d’Este, le piogge hanno raggiunto in due giorni un quantitativo di 274 mm (46 mm il giorno 27 aprile e 228 mm il giorno 28), pari a quasi un terzo della piovosità media annua registrata nel comprensorio consortile.

Antonio Salvan, Presidente Consorzio di bonfiica Adige Euganeo: L’intensità e i quantitativi di pioggia caduti sono stati tali da superare le capacità di smaltimento delle reti fognarie urbane e le capacità di invaso e collettamento delle affossature provinciali/comunali e delle reti di fossi privati, causando l’allagamento improvviso e tumultuoso dei territori. Tutto questo è avvenuto  nonostante le operazioni preventive poste in essere del Consorzio di bonifica già dal pomeriggio di domenica 27 aprile, al fine di affrontare nel miglior modo possibile la situazione critica che si stava delineando”.

Gli uomini del Consorzio sono stati così impegnati nella rimozione delle panconature e attraverso l’apertura delle paratoie di regolazione per alleggerire tutta la rete dei canali e degli scoli consortili di bonifica, attivando la maggior parte dei 58 impianti idrovori in gestione.

“Il controllo dei manufatti di regolazione e il funzionamento delle idrovore – continua Salvan – è continuato e sta continuando ininterrottamente 24 ore su 24 ai massimi regimi per favorire il deflusso delle acque dalle aree interessate da allagamenti, anche se, a causa dell’assoluta eccezionalità dell’evento e dell’estesa degli allagamenti stessi, la situazione tende a migliorare molto lentamente. Solo per citare le principali idrovore in funzione, si ricordano: Vampadore, Cavariega, Taglio, Cà Giovanelli, Beolo, ma anche l’idrovora di Cà Bianca e lo scarico in laguna attraverso la Botte delle Trezze a Chioggia che stanno consentendo un graduale smaltimento delle rilevanti portate d’acqua convogliate nella rete dei canali di bonifica.”

Gli estesi allagamenti hanno coinvolto, oltre alle campagne coltivate, anche infrastrutture viarie, abitazioni civili, fabbricati ad uso artigianale e industriale: quasi tutti i sottopassi viari sono ora allagati, moltissime strade comunali e vicinali sono tuttora inagibili, ma i danni e i disagi più pesanti sono riferiti alle abitazioni, ai capannoni e agli altri immobili produttivi (in alcuni comuni con interi quartieri sommersi).

Conclude Salvan: “Dalle prime valutazioni sommarie, si può ritenere che l’evento meteorologico – in rapporto alla quantità di pioggia, tempi ed aree interessate – possa essere paragonato al nubifragio che ha colpito Mestre nel settembre del 2007 e che per far fronte ai danni e alle necessarie riparazioni e rimesse in efficienza delle infrastrutture viarie e idrauliche e degli immobili colpiti, occorra sollecitare la Regione del Veneto a porre in atto strategie d’intervento di carattere straordinario e d’urgenza, tese non solo a contribuire alla gestione del post-allagamento, ma anche ad attivare nuove opere idrauliche per ridurre il rischio del territorio e poter fronteggiare eventi meteorici anche di carattere eccezionale.

Il personale e la struttura consortile stanno operando con impegno e professionalità e in stretto contatto con la Regione del Veneto, la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco per attenuare i disagi per la collettività e ripristinare al più presto condizioni di “normalità” sul territorio.”

I COMUNI COLPITI:

Montagnana, Megliadino San Fidenzio, Saletto, Ospedaletto Euganeo, Santa Margherita d’Adige, Ponso, Carceri, Vighizzolo, Villa Estense, Este, Sant’Elena, Granze, Monselice, Boara Pisani, Solesino e Pozzonovo, Conselve, Tribano, Bagnoli, San Pietro Viminario e Agna.