Valle di Fimon e Basso Vicentino salvati dal Sistema Leb attraverso il Bacchiglione
Il presidente Silvio Parise: “fondamentale l’azione nel territorio del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta”
San Bonifacio, 3 marzo 2016. “Il costante monitoraggio idraulico del territorio e la competenza nello svolgimento delle azioni, conseguenti a periodi di abbondanti e concentrate precipitazioni, sono fondamentali per preservare i territori da allagamenti di vasta portata e con conseguenze significative”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, interviene sull’importante ruolo svolto dal Consorzio di bonifica nel preservare da allagamenti con conseguenze importanti le aree di Valle di Fimon e tutto il Basso Vicentino. Il fiume Bacchiglione ha funto da bacino di invaso, grazie ad opportune manovre idrauliche effettuate dai tecnici del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, al pari dei bacini di Caldogno e Montebello Vicentino. “Le azioni condotte sono state rapide, precise ed efficaci – aggiunge il presidente Parise – in quanto in situazioni di questo tipo non è possibile attendere, ma occorre la necessaria fermezza e competenza per mettere in atto le manovre indispensabili a salvare i territori. Ed in questo caso, l’area preservata dai danni è stata decisamente vasta”. Le acque della Valle di Fimon e della Rivera Berica, portate dallo scolo Bisatto fino ad este, attraverso il Sistema Leb sono state confluite nel fiume Bacchiglione per mettere in sicurezza tutto il territorio interessato. “Dallo scorso fine settimana ad oggi – conclude il presidente Parise – milioni di metri cubi d’acqua sono stati immessi nel Bacchiglione, che era tecnicamente pronto a ricevere queste acque, data la perdurante siccità degli ultimi mesi, salvando tutto il Basso Vicentino da un probabile allagamento di vasta entità”.