Brenta

ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI: UN NUOVO IMPIANTO PLUVIRRIGUO A SERVIZIO DEI COMUNI VICENTINI DI COLCERESA, SCHIAVON, BREGANZE E SONDRIGO

Un nuovo importante tassello nella corsa all’adattamento climatico a garanzia dell’agricoltura vicentina.

Il 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗕𝗼𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗕𝗿𝗲𝗻𝘁𝗮 ha inaugurato lunedì 21 ottobre a Colceresa (VI) un nuovo impianto pluvirriguo in grado di soddisfare la richiesta di risorsa su 𝟵𝟯𝟬 𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗶 di campagna tra i comuni vicentini di Colceresa, Breganze, Sandrigo e Schiavon.

L’opera, che già oggi consente un 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗮𝗿𝗺𝗶𝗼 𝗶𝗱𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟳𝟬%, è predisposta per futuri allacciamenti che, oltre da ampliare ulteriormente gli ettari di irrigazione a pressione, consentiranno anche, nel periodo invernale, la ricarica della falda.

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BRENTA | IRRIGAZIONE IN CORSO

Da questo inverno si sta vivendo una notevole carenza idrica: piogge assai scarse; limitato manto nevoso in montagna, scomparso ormai da tempo, anche a fronte di elevate temperature dell’aria mantenutesi per lungo tempo, sia all’inizio che al termine della primavera; falde eccezionalmente basse; risorgive ai minimi valori di affioro. Il nostro Consorzio, gestore delle acque nel comprensorio di interesse, già dal 27 dicembre scorso era stato costretto a chiudere alcuni canali principali non essendo disponibile in Brenta una portata sufficiente nemmeno per i flussi di vivificazione, cosa mai avvenuta in passato se non nel 2015. La siccità è proseguita e ad aprile le derivazioni d’acqua nei canali erano arrivate addirittura a metà di quelle medie stagionali, e nello stesso fiume Brenta la situazione non era migliore, con valori di deflusso molto ridotti. Le falde a Cittadella erano ben 2 metri sotto la media, e le risorgive hanno toccato valori minimi storici, di circa 1 metro cubo al secondo (contro i 14 metri cubi al secondo degli anni Sessanta). (altro…)

L’ACQUA SCARSEGGIA: se non piove scatta l’emergenza

Le modeste piogge di lunedì notte, pari a pochi millimetri, non hanno fatto cessare le preoccupazioni: se non pioverà ancora saremo in emergenza. Le falde sono ancora molto basse, le risorgive ridotte ai minimi termini e l’assenza di neve in montagna non dà al fiume Brenta grandi potenzialità.

E’ bene quindi avvisare fin d’ora che potrebbe essere difficile garantire la stagione irrigua, essenziale per l’agricoltura del nostro comprensorio, e al contempo assicurare un adeguato livello d’acqua nei canali che pure ospitano fauna ittica. (altro…)

Concerto per il Solstizio d’Estate 2017

Il Consorzio di bonifica Brenta. nell’ambito delle proprie attività per sensibilizzare la popolazione sulla tematica della risorsa idrica, prezioso patrimonio del territorio, è lieto di ospitare la seguente manifestazione culturale:

Presso il parco delle Antiche Prese sul Brenta

a San Lazzaro di Bassano del Grappa

SABATO 17 GIUGNO 2017

Ore 21.00 – Concerto per il Solstizio d’Estate 2017, nona edizione;

“Sentimenti…melodie di una stella”, a cura del coro Vecchio Ponte G. Mayer

L’evento sarà preceduto da una visita guidata del sito con inizio alle ore 18.00 fino alle ore 20.00: è un’occasione per poter vedere le tre centrali idroelettriche ivi presenti ed alcuni antichi manufatti idraulici risalenti all’epoca della Repubblica di Venezia.

http://www.pedemontanobrenta.it/news-iniziative/Solstizio%2017%20giugno%202017%20sito.pdf

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Sistemazione dei canali di Rosà

Con la conferenza stampa tenutasi in Comune a Rosà si è presentata una serie di importanti lavori che si stanno concretizzando nel territorio comunale, su iniziativa del nostro Consorzio. Erano presenti il sindaco di Rosà, Paolo Bordignon, il vicesindaco Simone Bizzotto, l’architetto Mirko Campagnolo e per il Consorzio di bonifica Brenta il presidente Enzo Sonza, il direttore Umberto Niceforo e il geom. Franco Svegliado.

Grazie all’accordo di programma tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione (stipulato il 23 dicembre 2010 e poi aggiornato a fine 2011) riguardante un piano di interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico nel Veneto, si è infatti ottenuto un finanziamento di 1.284.000 euro per il progetto riguardante «Interventi di sistemazione dei canali consorziali, con aree di espansione delle acque, con il duplice obiettivo di difesa idraulica e ricarica della falda, in comune di Rosà» proposto dal Consorzio in collaborazione con il Comune.

GLI INTERVENTI

Il territorio del Comune di Rosà è attraversato da un fitta rete di canali aventi funzione mista di irrigazione e bonifica; in tale ambito sono stati individuati gli interventi di seguito elencati:

– Sistemazione della Roggia Segafredo a nord di via San Bonaventura per un tratto di circa 350 metri;

– Installazione di uno sgrigliatore automatico sulla roggia Civrana a monte del manufatto di attraversamento sotto la Strada Statale n° 47 “Valsugana”;

– Risezionamento della Roggia Munara a nord di via Calvisano per un tratto di circa 130 metri;

– Risezionamento della Roggia Balbi con realizzazione di difese spondali per un tratto di circa 320 metri;

– Ripristino delle difese spondali, ristrutturazione dei manufatti e recupero ambientale nel tratto della Roggia Dolfina denominato “Livelloni”;

– Riqualificazione dell’area boschiva denominata “Bosco le Prese” di proprietà del Comune di Rosà e ubicata a Tezze sul Brenta, mediante realizzazione di un’area di ricarica della falda.

Per i primi quattro lavori, già appaltati, la consegna lavori avverrà lunedì 17 ottobre prossimo (e in particolare inizieranno per il primo intervento; il secondo inizierà il 31 ottobre; il terzo inizierà il 28 novembre e il quarto il 9 gennaio), per il quinto si terrà a breve l’appalto e per il sesto è in corso di stesura la progettazione esecutiva, con la collaborazione dell’azienda regionale Veneto Agricoltura esperta nel settore forestale.

I DETTAGLI SUGLI INTERVENTI

Di ognuno di tali interventi viene di seguito fornita la descrizione di dettaglio.

1) Sistemazione della Roggia Segafredo a nord di via San Bonaventura per un tratto di circa 350 metri.

La Roggia Segafredo è un canale di scolo che, nel suo percorso, attraversa l’area degli impianti sportivi ad est del centro del comune di Rosà. Il tratto oggetto di intervento interessa un’estesa di circa 350 metri del canale dove, a tratti, si prevede di eseguire il risezionamento del canale con esecuzione di difese spondali.

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2) Installazione di uno sgrigliatore automatico sulla Roggia Civrana a monte del manufatto di attraversamento sulla S.S. n. 47 “Valsugana”.

La Roggia Civrana, nel suo percorso in comune di Rosà, attraversa la Strada Statale n° 47 “Valsugana” a valle del centro urbano. L’attraversamento esistente è costituito da un manufatto a doppia canna quadrata, ognuna delle dimensioni di 1,00 x 1,50 metri. In più occasioni, durante i periodici eventi di piena del canale, tale manufatto è stato ostruito da ramaglie, fogliame e materiale solido trasportato dalla corrente, con conseguenti episodi di tracimazione e allagamento. Per la messa in sicurezza di tale manufatto nel progetto è prevista l’installazione, poco a monte dell’attraversamento, di un nuovo sgrigliatore oleodinamico a postazione fissa, per intercettare il materiale e allontanarlo.

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3) Risezionamento della Roggia Munara a nord di via Calvisano per un tratto di circa 130 metri.

La Roggia Munara è un canale ad uso misto di irrigazione e bonifica. Il tratto oggetto dell’intervento interessa un’estesa di circa 130 metri in evidente stato di degrado, in esso si prevede il risezionamento del canale con esecuzione di difese spondali.

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4) Risezionamento della Roggia Balbi con realizzazione di difese spondali per un tratto di circa 320 metri.

Nel tratto oggetto di intervento il canale risulta particolarmente depresso rispetto alla quota media di campagna, con un evidente stato di degrado e rischio di cedimenti spondali che possono compromettere anche la stabilità della strada comunale (via Balbi) che corre parallela al canale stesso lungo la sua sponda sinistra. Il corso d’acqua ha importante valenza ai fini idrici. Nel progetto è prevista la sistemazione del tratto in esame mediante espurgo e risezionamento del canalemcon esecuzione di un rivestimento in roccia lastrolare, sia del fondo che delle sponde, limitatamente alla effettiva sezione idraulica.

5) Ripristino delle difese spondali, ristrutturazione dei manufatti e recupero ambientale nel tratto della Roggia Dolfina denominato “Livelloni”.

La portata fluente della Roggia Dolfina, in comune di Rosà, viene suddivisa in tre rogge minori attraverso un apposito manufatto idraulico partitore denominato “Livelloni”. Detto manufatto riveste notevole importanza anche storica ed è caratterizzato da elementi (ponti carrai e pedonali) realizzati con mattoni faccia a vista e strutture ad arco. Anche le sponde del manufatto sono state a suo tempo costruite con mattoni lavorati a vista e, in corrispondenza dei partitori, sono presenti pregevoli elementi in pietra naturale. A tratti sono presenti anche rivestimenti del fondo sempre in cotto posato a spina di pesce.

Nel tempo la vegetazione circostante, il continuo flusso d’acqua e il transito dei mezzi nelle strade limitrofe hanno portato ad un degrado sempre più accentuato dei manufatti, evidenziato da numerosi cedimenti che stanno compromettendone seriamente la stabilità.

L’intervento in progetto prevede il recupero dell’intero manufatto, nel rispetto dell’architettura esistente, mediante restauro e/o rifacimento delle murature di sponda, consolidamento delle fondazioni e rifacimento delle struttura del ponte sempre in mattoni faccia a vista come l’esistente.

I lavori consentiranno quindi una riqualificazione del sito, che si presta anche come memoria degli antichi manufatti del territorio e degli antichi percorsi delle acque, in molti casi tuttora vitali.

6) Riqualificazione dell’area boschiva denominata “Prese” di proprietà del Comune di Rosà in Comune di Tezze sul Brenta (VI), mediante realizzazione di un’AFI, Area Forestale di Infiltrazione.

Il Comune di Rosà è proprietario di un’area boscata di circa 18 ettari denominata “Bosco delle Prese” posta appena al di fuori del limite sud del territorio comunale, ricadente nel Comune di Tezze sul Brenta; detto appezzamento è stato a suo tempo acquistato dal Comune per realizzare un impianto per la produzione di bio-massa. Tale area è attualmente irrigata tramite il bocchetto “Campagnaro” con una dotazione idrica di circa 150 litri/sec; il bocchetto è derivato dalla Roggia Michiela. L’intervento proposto consiste nel creare, all’interno dell’area boscata, una AFI “Area Forestale di Infiltrazione”, con trincee drenanti in cui verrà immessa acqua nelle stagioni di abbondanza, utile sia come per la mitigazione di rischio idraulico che per attuare un processo di ricarica artificiale delle falde durante il periodo extra irriguo.

I principali obiettivi dell’intervento, che riveste anche una importante valenza ambientale, possono essere così brevemente riassunti:

– costituire una cassa di espansione in occasione di eventi di piena a favore del territorio circostante;

– incremento della disponibilità idrica della falda;

– fitodepurazione dell’acqua in entrata nell’area boscata;

– valorizzazione di un’area boscata per la riduzione della CO2 in atmosfera;

– aumento delle biodiversità presenti nell’area;

– possibilità di fruizione e sensibilizzazione della popolazione sui temi ambientali.

Il Consorzio ha già realizzato 10 aree forestali di infiltrazione, concorrendo così alla ricarica della falda: tema molto sentito anche alla luce dei nuovi prelievi idrici dalle falde del Brenta previsti a

favore del basso Veneto. Una di queste aree già realizzate è il bosco Limite di Carmignano, che ha assunto importanti valenze naturalistiche e di fruizione didattica e a cui ci si è ispirati nella progettazione in esame.

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(esempio di un’area forestale di infiltrazione già realizzata dal Consorzio a Tezze sul Brenta, a breve distanza)

22/10 – Inaugurazione risorgiva Casona a Pozzoleone

Il Consorzio di bonifica Brenta insieme al Comune di Pozzoleone ha organizzato l’inaugurazione del nuovo percorso recentemente realizzato dal Consorzio nell’ambito della risorgiva Casona, occasione per una riqualifica dell’intero complesso ambientale.

La manifestazione si terrà sabato 22 ottobre 2016 alle ore 11.00 presso il bacino della Casona in via Casona a Pozzoleone.

L’intervento è stato in parte finanziato dalla Regione Veneto e realizzato con maestranze e mezzi del Consorzio e ben si presta ad iniziative didattiche e di fruizione. Col finanziamento è stata anche realizzata un’Area Forestale di Infiltrazione per la ricarica delle falde.

 

Un nuovo impianto pluvirriguo a Bassano

È stato inaugurato sabato 8 ottobre alla presenza delle autorità il nuovo impianto pluvirriguo recentemente introdotto nella centrale di pompaggio di via San Bortolo.

L’impianto è stato realizzato dal Consorzio di Bonifica Brenta e interessa 250 ettari nei territori di Bassano, Romano e Pove. Si tratta di una centrale di pompaggio che con acque prelevate dal fiume Brenta mette in pressione una rete di tubazioni sotterranee che raggiungono le varie proprietà agricole interessate. Il progetto iniziale è del 2004.

I fondi statali sono pervenuti nel 2013 attraverso un finanziamento di circa 3,5 milioni di euro del ministero delle Politiche Agricole. Il Consorzio ha poi appaltato i lavori, concludendoli nei tempi previsti e consentendo l’utilizzo irriguo già dall’estate del 2015. Con una parte del finanziamento si è potuto anche completare l’impianto più a sud, che si sposta tra Romano, Cassola, Mussolente e Rosà, per altri 450 ettari.

Con queste opere, il Consorzio di Bonifica Brenta arriva a 9 mila ettari irrigati a pioggia, sul totale di 30 mila ettari irrigati.

“L’irrigazione a pioggia arreca grandi benefici – spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Brenta, Enzo Sonza – tra cui un notevole risparmio idrico e lo sviluppo di colture agrarie specializzate, grazie ad un impianto più moderno che utilizza sistema a pressione. L’impianto, inoltre, è stato predisposto per ulteriori allacciamenti futuri, a favore di altre aree meritevoli e per cui c’è forte richiesta da parte del mondo agricolo. Si auspica, nell’occasione, di coinvolgere le istituzioni al fine del reperimento dei fondi necessari”.

 

Inaugurazione impianto pluvirriguo a Bassano

Il Consorzio di bonifica Brenta ha organizzato l’inaugurazione del nuovo impianto pluvirriguo  recentemente realizzato a servizio di un territorio di 250 ettari nei comuni di Bassano del Grappa, Romano d’Ezzelino e Pove del Grappa.

La manifestazione si terrà sabato 8 ottobre 2016 alle ore 11.00 presso la nuova Centrale di pompaggio in via San Bortolo a Bassano (vedasi cartina qui sotto).

Il nuovo impianto pluvirriguo è stato finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole nell’ambito del Piano Irriguo Nazionale. L’opera offre un notevole risparmio idrico rispetto ai precedenti sistemi irrigui ed importanti potenzialità per lo sviluppo agricolo del territorio interessato.

 

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Consorzio Brenta – Irrigazione al massimo

Prosegue ormai da tempo la fornitura d’acqua al mondo agricolo attraverso l’irrigazione, attraverso il capillare sistema di canali consortili. L’area interessata è compresa tra la fascia pedemontana e il Bacchiglione, tra Astico e Muson dei Sassi, per 54 Comuni nelle tre province di Padova, Vicenza e Treviso. L’irrigazione si svolge a beneficio di ben 30.000 ettari di campagne, a favore di oltre 20.000 aziende agricole.

Il caldo non ha mai offerto soste, salvo le piogge del 27 luglio, comunque di entità modesta. L’attività irrigua del nostro Consorzio quindi è stata ed è tuttora al 100%.

Per ora le portate fluenti nel fiume Brenta sono state sufficienti a garantire le derivazioni d’acqua nei canali consortili; quindi, non è stato ancora necessario intaccare la riserva idrica accumulata nei bacini ENEL del Corlo e del Senaiga, ubicati nel bellunese sul torrente Cismon, principale affluente del Brenta, e metà dei cui volumi è a disposizione del Consorzio. (altro…)

Nuova cassa di espansione a Romano d’Ezzelino

Si è tenuta la sera del 27 giugno la presentazione di un progetto atteso da tempo e che si sta per concretizzare: la nuova cassa di espansione sul sistema del torrente Mardignon, a Romano d’Ezzelino.

Si tratta di un’opera che coniuga le valenze idrauliche e quelle ambientali. Il Comune ha messo a disposizione un’area di dimensione adeguata, di circa 7 ettari, e il Consorzio, grazie a un finanziamento regionale di 500.000 euro, ha progettato questo bacino di accumulo temporaneo delle acque con funzione di laminazione delle piene dei corsi d’acqua torrentizi che mettono a rischio il territorio, che peraltro negli anni si è fortemente urbanizzato.

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Il Consorzio ha già realizzato altre casse di espansione, ma questa volta la presenza di una villa veneta storica, villa Negri, nelle immediate vicinanze, ha stimolato a offrire una nuova impostazione: che tenesse conto anche del monumento e della possibilità di fruizione quale parco dell’ambito che si viene a realizzare.

La sfida è stata quindi quella di rendere compatibili le funzioni multiple. Il presidente ed il direttore del Consorzio hanno illustrato i dettagli tecnici, con la collaborazione dell’esperto forestale dr. Andrea Rizzi, pure presente alla serata. In sostanza sono previsti un’opera di presa e un’opera di restituzione al torrente, una vasca di sedimentazione e di calma, un bosco igrofilo, un prato arborato ricreativo, un biotopo umido ed un’area a parto stabile, oltre a sentieri e percorsi vari, il tutto nel rispetto del complesso della villa, anche dal punto di vista paesaggistico.

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Il volume di invaso sarà di circa 40.000 metri cubi, valore idoneo a calmierare le portate di piena del sistema idraulico di interesse. Il sindaco di Romano, Rossella Olivo, e l’assessore ai lavori pubblici Massimo Ronchi hanno espresso soddisfazione e dichiarato che si tratterà del parco di tutto il territorio comunale, che sta creando grandi aspettative, come dimostrato dal plauso registrato da parte dei numerosi cittadini presenti. La consegna dei lavori avviene in data 4 luglio; la durata è prevista in 210 giorni.