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  • cave di Gaggio

CAVE DI GAGGIO (VE): ACCORDO TRA CONSORZIO ACQUE RISORGIVE E LIPU

Cave di Gaggio (Ve), più natura fruibile da parte dei cittadini, maggior controllo e tutela del territorio: sono gli intenti del Protocollo d’Intesa, siglato dalla Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) e dal Consorzio di bonifica  Acque Risorgive (con sede a Venezia Mestre).

Secondo quanto stabilito dall’accordo tra il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e la Lipu, siglato nell’ambito del protocollo nazionale tra ANBI e Lipu-BirdLife Italia, l’oasi Cave Gaggio (Ve), si amplia e si annette alcune aree di pertinenza dell’ente consortile, situate nei comuni di Marcon e Quarto d’Altino. Si tratta per l’esattezza dell’argine Sud del fiume Zero, dell’argine Sud del lago Pojan e lo stesso bacino lacustre all’interno dell’area naturalistica che l’associazione gestisce e segue ormai da 30 anni.

L’ente consorziale  si farà carico di realizzare una rampa di accesso pedonale, che colleghi i sentieri dell’oasi Cave Gaggio col lago Pojan e finanzierà la realizzazione, a cura della Lipu, di due bacheche illustrative e descrittive della fauna ittica presente. La manutenzione delle aree rimarrà a carico di “Acque Risorgive”, mentre l’organizzazione ambientalista organizzerà visite guidate ed altre iniziative di fruizione sostenibile. L’accordo ha durata decennale. Come la gran parte degli  interventi dell’ente consorziale sul territorio, anche quello realizzato in questo tratto del fiume Zero, oltre ad aumentare i volumi di invaso  e rallentare il deflusso delle acque, a favore dei processi naturali di fitodepurazione,  è servito ad incrementare la biodiversità come ha dimostrato un campionamento sulla fauna ittica: rilevata la presenza di 2 specie rare come la savetta e il ghiozzetto di laguna.

L’oasi Cave Gaggio è stata istituita nel 1985 dalla Provincia di Venezia  su terreni privati, adibiti all’escavazione di argilla e successivamente gestita dal Comune di Marcon e dalla Lipu. Nel 2012 è diventata una riserva naturale attraverso un Protocollo d’Intesa, coprendo la parte più importante e significativa del sito di rete Natura 2000. In questi 30 anni l’area, che vanta la presenza di oltre duemila  specie animali e vegetali, è stata frequentata da circa centomila visitatori.

Approfondisci la notizia sul sito del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.

  • archivio Consorzio Adige Po

CONSORZIO ADIGE PO: UN LIBRO RACCONTA LA NASCITA DELL’ARCHIVIO

Poco più di un anno fa il Consorzio di Bonifica Adige Po ha inaugurato il proprio archivio storico: oltre 6.000 documenti raccolti nella splendida idrovora San Marco alle porte di Rovigo. Un volume, appena pubblicato, ripercorre la nascita dell’archivio fornendo un nuovo punto di vista su un territorio ricco di storia e di grande interesse ambientale.

È stato presentato mercoledì 20 febbraio 2019 presso il palazzetto “Le Campagne Vecchie” di Rovigo il libro che racconta la nascita del nuovo archivio storico del Consorzio di Bonifica Adige Po, inaugurato nell’ottobre 2017 presso l’impianto idrovoro San Marco, alle porte della città.

Il Presidente del Consorzio, Mauro Visentin afferma “che è stato sicuramente uno sforzo economico importante quello necessario per mettere in sicurezza la documentazione del Consorzio. Documenti che in realtà parlano della storia e delle vicende non solo della bonifica, ma, di riflesso, di tutto il territorio polesano. Il patrimonio archivistico posseduto oggi dal Consorzio risulta culturalmente, ma anche materialmente, molto consistente. È formato infatti da oltre 6000 pezzi fra buste e registri, con documenti a partire dal 1486. In questo contesto – continua il Presidente Visentin – credo sia un onore, per me, per il Consiglio di Amministrazione, per i Consiglieri dell’Assemblea consortile, aver consolidato il tutto con la presentazione di un libro che raggruppa tutte le notizie del nostro archivio. Tutte le autorità civili e militari e le persone intervenute alla presentazione della Guida archivistica hanno modo di valutare, anche con i nostri relatori, l’importanza dell’intervento fatto”.

Autori del volume sono Francesco Ennio, Francesca Pivirotto e Stefano Cattozzo, il coordinamento dell’opera è stato affidato a Giancarlo Mantovani, direttore generale del Consorzio.

Oltre alla “Presentazione” del presidente del Consorzio Mauro Visentin e alla “Prefazione” di Simona Angelini dirigente MIPAAFT, il volume si articola in sei capitoli: “Il progetto, il bando della Fondazione, la Soprintendenza archivistica e l’iter realizzativo”, “Il sito prescelto presso l’idrovora S. Marco”, “L’archivio del Consorzio Adige Po”, “Mappa topografica dei fondi”, “L’inaugurazione dell’Archivio San Marco, 25 ottobre 2017: rassegna fotografica”, “L’archivio e la sua disciplina normativa”. Completano l’opera La Guida contiene in allegato i “Piani di classificazione e conservazione della documentazione archivistica consorziale approvati dalla Soprintendenza Archivistica del Veneto e del Trentino Alto Adige e la Bibliografia.

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  • Ecomuseo di Gangaion

IL CONSORZIO VERONESE INAUGURA L’ECOMUSEO DEL FIUME BUSSÉ E DELLE VALLI RONCO E TOMBA

Il Consorzio di Bonifica Veronese apre alla comunità una delle sue storiche idrovore. Nasce a Ronco all’Adige, a metà strada tra Verona e Legnago, l’Ecomuseo del fiume Bussé e delle Valli Ronco e Tomba.

E’ stato recentemente presentato a stampa, autorità e associazioni cittadine l’EcoMuseo del fiume Bussé e delle Valli Ronco e Tomba nella sede nel manufatto idraulico di proprietà del Consorzio di Bonifica Veronese a Ronco all’Adige, in località Gangaion. La struttura sarà aperta al pubblico prossimamente, le info utili per la visita saranno fornite anche attraverso i canali di comunicazione di Anbi Veneto.

Promotore del progetto è il Consorzio stesso che ha affidato la gestione all’Associazione Culturale Humanitas Act. 

L’EcoMuseo si propone come un aggregatore per le forze migliori del territorio: enti, associazioni e imprese che si occupano di tutela di ecosistemi locali”, ha spiegato Antonio Tomezzoli presidente del Consorzio Veronese – . Verranno elaborati progetti e azioni di promozione della cultura e della tutela del paesaggio attraverso attività didattiche, esperienze formative, visite guidate, eventi culturali privati e aziendali, progetti di rete con e per il territorio e collaborazioni con enti, associazioni e imprese che si occupano della tutela degli ecosistemi locali.”

Abbiamo accettato questa proposta di gestione degli spazi dell’EcoMuseo del fiume Bussé e delle Valli Ronco e Tomba voluto dal Consorzio di Bonifica Veronese, perché ha come vocazione il coinvolgimento attivo delle comunità, delle istituzioni culturali e scolastiche, delle Pro Loco e di altre forme associative, nonché di imprenditori locali – ha affermato Isabella Bertolaso, presidente dell’Associazione Culturale Humanitas Act -, attività che sono in linea con la nostra mission associativa che intende favorire, sostenere e alimentare il dialogo e la collaborazione tra il pubblico e il privato, tra la scuola e la società”.

Il Consorzio di Bonifica Veronese, che fornisce l’acqua di irrigazione a più di settanta Comuni della provincia scaligera e che si occupa di tutela idrogeologica del territorio, da sempre opera infatti anche per la promozione ambientale e culturale dei territori dove svolge la propria attività.

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  • Populus Alba al Consorzio Acque Risorgive

ACQUE RISORGIVE VINCE IL PREMIO “POPULUS ALBA” RISERVATO ALLE PA CHE SI SONO DISTINTE IN MATERIA AMBIENTALE

Il premio “Populus Alba” conferma l’eccellenza del Consorzio Acque Risorgive nella fitodepurazione.

Il consorzio Acque Risorgive (con sede a Mestre-Venezia) ha ricevuto a Monfalcone (Go) il premio “Populus Alba” che annualmente l’associazione ambientalista “Eugenio Rosmann” assegna alle pubbliche amministrazioni che si sono distinte dal punto di vista ambientale.

La giuria, composta da docenti universitari e professionisti e presieduta dal professore Livio Poldini dell’Università di Trieste, ha premiato gli innovativi interventi mirati a preservare la naturalità e la diversità biologica in un territorio artificioso frutto del lavoro di bonifica. 

Il presidente del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive Francesco Cazzaro alla consegna del premio

In particolar l’associazione Eugenio Rosmann ha riconosciuto il prezioso lavoro di depurazione delle acque dei corsi che si versano nella Laguna Veneta. Il premio segue di alcuni mesi un altro importante riconoscimento, sempre legato alla fitodepurazione, assegnato dal CIRF il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale.

Un altro riconoscimento che premia le buone pratiche messe in atto in questi anni per favorire la fitodepurazione delle acque mediante gli interventi di rinaturalizzazione dei canali di bonifica realizzati grazie ai finanziamenti Regionali con il “Piano per la prevenzione dell’inquinamento e il risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente sversante nella laguna di Venezia” (Piano direttore 2000) e che collocano Acque Risorgive tra i consorzi all’avanguardia in questo settore” ha affermato il presidente del Consorzio Francesco Cazzaro, presente a Monfalcone per il ritiro del premio.

Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive è impegnato già dagli anni ’90 nella gestione del reticolo idrografico di competenza secondo approcci e metodi che cercano di coniugare esigenze idrauliche ed ambientali. Il fine ultimo di salvaguardare la Laguna di Venezia, nella quale recapita il sistema idrografico del  comprensorio, è stato stimolo e opportunità per sperimentare e consolidare l’approccio della riqualificazione fluviale ove le condizioni locali consentono di applicarlo.

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