contratti di fiume

Verso il “Contratto di Fiume Veronese”

Contratto di fiume Veronese, si muovono i primi passi.

Mercoledì 12 aprile, presso la sede del Consorzio di Bonifica Veronese e su invito del Presidente Antonio Tomezzoli, si sono incontrati i principali enti, istituzioni e associazioni aventi competenza in materia di risorse idriche sull’ambito territoriale consortile compreso fra Adige-Garda, Agro Veronese Tartaro Tione, Valli Grandi e Medio Veronese.

Fra i partecipanti la Regione del Veneto, ANBI Veneto, il Distretto delle Alpi Orientali, le Associazioni di Categoria e molti Comuni del territorio tra i quali Verona, Villafranca, Povegliano, Casaleone, Oppeano, Castel d’Azzano, Villa Bartolomea, Vigasio, Concamarise, Isola Rizza, Roverchiara, San Pietro di Morubio, Bussolengo, Gazzo Veronese, Cerea, Bovolone, Isola della Scala, Castelnuovo del Garda, Legnago e San Zeno.

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Contratto di fiume Adige Euganeo | Sicurezza idraulica, Pfas e subsidenza

Sicurezza idraulica, Pfas e subsidenza sono le tre tematiche che verranno affrontate stasera ad Agna nell’ambito dell’ultimo tavolo itinerante del Contratto di Fiume Adige Euganeo.

L’incontro si svolgerà alle ore 21 presso la sala consiliare del Comune ed è rivolto a tutti i cittadini. Tra i relatori saranno presenti il Sindaco di Agna Gianluca Piva, il Presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo Michele Zanato, il Dirigente del Consorzio Giuseppe Gasparetto Stori, la coordinatrice Laura Mosca e la facilitatrice Anna Agostini.

L’area della bassa padovana oltre a temere le rotte fluviali a nord del Bacchiglione, capaci nel 2010 di generare copiosi danni alle zone di Roncajette, Ponte San Nicolò e Bovolenta, è oggi grande oggetto di attenzione da parte delle istituzioni per la questione dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche.

Il fenomeno dei Pfas è in continua fase di monitoraggio, in quanto la bassa padovana fruisce delle acque irrigue del Fratta-Frassine e Gorzone. Il Consorzio comunicherà le ultime novità in merito.

Si parlerà poi del fenomeno della subsidenza delle torbe. Ad oggi circa 20.000 ettari del comprensorio consortile padovano (ex paludi prosciugate tra il 1850 ed il 1935) è costituito da torbe superficiali che si dissolvono naturalmente nell’aria, con un abbassamento medio di 2,3 centimetri ogni anno.

Dall’inizio della fase di prosciugamento ad oggi, i suoli sono evaporati sotto forma di anidride carbonica di oltre 3 metri, con il piano campagna sprofondato fino a 4 metri sotto il livello del mare.

Tutto questo ha creato gravissimi problemi all’attività di allontanamento delle acque superficiali  e ha viceversa favorito l’ingresso dell’acqua salata del mare nelle falde delle zone litoranee, con valori fino ai 20 centimetri.

21 marzo 2017

CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO: LA FIPSAS SI DICE PRONTA A MONITORARE L’ITTIOFAUNA

Consorzio, Comuni, enti e associazioni al lavoro per dare attuazione agli impegni in materia ambientale

Si è svolta martedì 11 ottobre, presso la sede del Consorzio di bonifica “Acque Risorgive” di Mestre, la riunione del tavolo di lavoro del Contratto di fiume Marzenego chiamato a fare il punto sullo stato di attuazione delle attività in materia di ambiente previste nel programma di azioni.

All’incontro, oltre al Consorzio, erano presenti i rappresentanti dei comuni di Martellago, Noale e Venezia, la Fipsas sezione di Venezia, lo IUAV, la C.I.A., la Salsola, StoriAmestre, la Fiab, Terraviva Miranese, e ancora l’associazione canoistica Arcobaleno e l’associazione “Dalla guerra alla pace Forte alla Gatta” di Venezia. “I tavoli tecnici fino ad oggi convocati dopo la firma dell’accordo di programmazione negoziata – spiega Carlo Bendoricchio, direttore del Consorzio di bonifica – hanno l’obiettivo di fare il punto sullo stato dei lavori con riferimento alle diverse tipologie e alle misure del Contratto di fiume. Sono momenti di condivisione importanti perché ci permettono di capire a che punto è l’attuazione di ciascuna singola azione. Ad esempio nel tavolo ambientale di martedì scorso è emersa la disponibilità, oltre al lavoro in corso da parte dei Comuni, della federazione dei pescatori sportivi di fare dei monitoraggi sull’ittiofauna presente nel bacino del Marzenego”.

Tra le azioni che ciascun soggetto firmatario dell’accordo (oggi sono 26) si è impegnato a realizzare per dare forma al Contratto di fiume, sono state anche inserite la mappatura delle maggiori criticità ambientali, la promozione delle buone pratiche di rinaturalizzazione dei fossi privati, la redazione di uno studio per la realizzazione di fasce tampone boscate, gli interventi pilota di nursery delle libellule, la realizzazione di guide per la visita delle aree ambientali ed oasi poste lungo il corso del fiume.

 

Ufficio Stampa: Enrico Scotton – © 389.0974788 – @ [email protected]

Sede legale: VIA ROVERETO, 12 – 30174 VENEZIA – COD. FISC. 94072730271

Web: www.acquerisorgive.it – E-Mail: [email protected]

DIVERSIONI DI PIENA NEL FIUME ADIGE. GLI INCONTRI.

Proseguono gli incontri con gli Assessorati Regionali e l’Unita’ di Missione Italia Sicura del Governo, per il coordinamento a favore della realizzazione delle diversioni di piena dei nostri bacini “Cavariega”, “Gorzon Superiore Frattesina”, “Gorzon Medio” e “Gorzon Inferiore” nel fiume Adige, che metterebbero in sicurezza non meno di 26.000 ha di aree agricole, urbanizzate e le due discariche di rifiuti presenti.
Si terranno inoltre nel mese di Ottobre i tre tavoli tematici del Contratto di Fiume Adige Euganeo:

4 Ottobre a Merlara (PD) “Acqua ed Agricoltura”
11 Ottobre a Bovolenta (PD) “Acqua-Difesa-Adattamento”
18 Ottobre a Battaglia Terme (PD) “Acqua e Territorio”

CRITICITA’ IDRAULICHE, IL CONTRATTO DI FIUME MARZENEGO DIVENTA OPERATIVO

L’assemblea di bacino, riunita a Resana, dà il via libera ai cinque tavoli di lavoro che si occuperanno della realizzazione delle 64 azioni previste

Costituiti i tavoli di lavoro che dovranno lavorare alla realizzazione degli obiettivi del Contratto di fiume Marzenego. Saranno cinque e il primo di essi sarà convocato subito dopo Pasqua. E’ questo quanto emerso dall’assemblea di bacino riunitasi lunedì 7 marzo a Resana per fare il punto sullo stato di attuazione del programma di azioni, al momento 64, di cui ciascun firmatario del contratto si è fatto carico. Sono cinque gli anni, dal 2016 al 2020, a disposizione per ottenere i primi risultati concreti nel miglioramento ecologico e paesaggistico del sistema fluviale del Marzenego, nell’attuazione di una gestione integrata del rischio idraulico, nella promozione della valorizzazione sociale ed economica dei luoghi toccati dal fiume, nella tutela della qualità della vita delle comunità rivierasche.

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Verso il Contratto di Costa

“Erosione e problematiche della costa veneta. Verso il Contratto di Costa”, questo il titolo del convegno che si terrà lunedì 7 marzo presso la sala convegni del Savoy Beach Hotel di Bibione (VE). Nel corso della giornata si susseguiranno gli interventi dei Sindaci dei Comuni costieri, autorità regionali e nazionali, tra cui il Ministro all’Ambiente Gian Luca Galletti.

Ecco il programma:

07.03.2016 _BIBIONE programma

CONTRATTO DI FIUME: NUOVO SITO WEB SUL MARZENEGO

Realizzato su iniziativa dell’associazione storiAmestre, esso contiene una gran mole di materiali, studi, immagini, carte raccolti nel corso di una ricerca durata mesi

Nell’ambito del percorso per la costruzione del contratto di fiume si è svolta stamane a Mestre, nella sede del Consorzio di bonifica, la conferenza stampa di presentazione del nuovo sito dedicato al Marzenego (www.ilfiumemarzenego.it). Rivolto a cittadini, amministratori, associazioni, studenti, il sito si presenta come uno strumento di consultazione, di lettura, di documentazione e d’interazione.  I materiali messi a disposizione sono quanto, con il contributo della Segreteria tecnica del Contratto di fiume, l’associazione storiAmestre ha elaborato nel corso di una ricerca durata mesi e finalizzata a favorire la costruzione dello stesso contratto di fiume Marzenego. (altro…)

AREA INTERNA CONTRATTO DI FOCE DELTA DEL PO: ARRIVA IL CONSENSO DA ROMA

I Sindaci dei Comuni di Ariano nel Polesine, Corbola, Chioggia, Loreo, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina e Taglio di Po, comunicano con soddisfazione e orgoglio l’esito positivo del Rapporto di Istruttoria per la Selezione delle Aree Interne della Regione del Veneto. Detto documento, pubblicato in questi giorni sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (http://www.dps.gov.it/it/arint/Eventi/Regione_Veneto/index.html), è stato elaborato dal Comitato Nazionale Aree Interne a seguito di un’accurata analisi socio-economica e della visita di campo avvenuta il 6 novembre scorso, presso il Museo Regionale della Bonifica Ca’ Vendramin a Taglio di Po, con il coordinamento di Fabrizio Barca.

Nel Rapporto di Istruttoria si legge: “Questa è un’area che ha tutte le caratteristiche per essere ammissibile alla Strategia Nazionale Aree Interne. Suo punto di forza è l’originalità e la centralità nel rapporto con l’acqua”; e ancora, “la leadership dell’area risulta chiaramente espressa dai Sindaci dei Comuni e dal Consorzio di Bonifica Delta del Po, soggetto responsabile del Contratto di Foce ritenuta esperienza interessante” in corso di realizzazione e “in grado di orientare una progettualità mirata, sfruttando al meglio le potenzialità dei processi partecipativi allargati e sviluppando una consapevolezza sulle priorità di intervento e sulle risorse spese o disperse nel mantenimento straordinario ma continuo dell’area”.

L’Area Interna Contratto di Foce Delta del Po è stata pertanto legittimata dal Governo Centrale ad operare da subito con un budget dedicato nei programmi strategico-finanziari della Regione del Veneto che gestiranno i fondi strutturali europei 2014-2020 (PSR-FEASR, POR-FESR, POR-FSE, PO-FC, PO-FEAMP). Ci sarà la possibilità di operare anche con un canale di finanziamento diretto dal Governo Centrale, condizionato dal livello di associazionismo che il territorio riuscirà a raggiungere compatibilmente con la propria identità amministrativa, notoriamente diversa da quella delle altre aree interne di montagna.

Corale la risposta dei Sindaci che si sono dimostrati presenti, entusiasti e coesi più che mai oltre i campanili e le bandiere. Confermati anche la volontà e l’impegno da parte del Consorzio di Bonifica Delta del Po, attraverso la progettualità del Contratto di Foce, a sostegno e servizio del territorio nell’obiettivo comune.

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Taglio di Po, 27 aprile 2015

I Sindaci dell’Area Interna Contratto di Foce Delta del Po e il Consorzio di Bonifica Delta del Po

UVB PREMIATA AL IX TAVOLO NAZIONALE DEI CDF

Unione Veneta Bonifiche è stata premiata al IX Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume. Questo a seguito del grande impegno svolto per valorizzare questo strumento di condivisione su base volontaria di cui i Consorzi di bonifica veneti sono assoluti protagonisti nella loro realizzazione e diffusione, nelle sue varie forme, Foce, Falda, Fiume, Vallio Meolo Musestre, e Adige Euganeo.

A tal proposito la Regione del Veneto, ha istituito il Tavolo Regionale di Coordinamento dei Contratti di Fiume a cui siederà anche Unione Veneta Bonifiche in rappresentanza dei Consorzi di bonifica.

I Consorzi di bonifica, per la loro natura di enti democratici, eletti dai consorziati, dotati di autogoverno e autonomia finanziaria, realizzano di fatto un sistema di concertazione ed equilibrio degli interessi espressi dai cittadini che rappresentano e quindi soggetti rilevanti per l’attuazione di uno strumento come il Contratto di Fiume.

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AUTORI: Andrea Crestani1, Lisa Milan2, Gabriele Pasetti3

SESSIONE 1 / TEMA A

 

1 Direttore di Unione Veneta Bonifiche

2 Responsabile Centro Studi di Unione Veneta Bonifiche

3 Responsabile Ufficio Comunicazione di Unione Veneta Bonifiche

 

 

RIASSUNTO _Unione Veneta Bonifiche, in accordo con i Consorzi di bonifica del Veneto che associa, ha fortemente voluto partecipare ad un importante confronto di conoscenza su un tema innovativo qual’ è “il Contratto di fiume” che ha il proprio fondamento sull’importanza del rapporto stretto con il territorio e sul coinvolgimento delle comunità locali nei processi decisionali.

Il Territorio, infatti, è sempre stato il punto di forza dell’attività dei Consorzi di bonifica che oggi, anche alla luce della riorganizzazione operata dalla Legge Regionale del Veneto n.12/2009, e delle più ampie funzioni ad essi assegnate, risultano importanti attori nella gestione delle tematiche che vanno dal rischio idraulico alla difesa del suolo, fino a ricomprendere il più ampio concetto di tutela ambientale della risorsa idrica.

Tra le molte realtà nazionali coinvolte, ciò che può rendere unica l’esperienza del Veneto è la peculiarità del suo territorio che, oltre ad essere solcato dai due maggiori fiumi italiani, Adige e Po, con i loro estesi sbocchi a mare, e da una capillare rete idrografica, presenta anche un’ampia fascia di risorgiva compresa tra Pedemontana e bassa pianura ed un altrettanto estesa fascia costiera che affaccia sul mare Adriatico, comprensiva dei sistemi vallivo-lagunari e litoranei, soggiacente al livello del medio mare.

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