irrigazione

“IL CIBO E’ IRRIGUO”, L’IRRIGAZIONE AL CENTRO DELLA DUE GIORNI ANBI CHE PARTIRA’ DOMANI

In questa estate torrida, in Italia, se non è ancora emergenza siccità, è però allarme per le risorse idriche, cui i Consorzi di bonifica stanno facendo fronte con appropriate manovre idrauliche e turnazioni irrigue.

In molte situazioni si stanno attivando “tavoli di concertazione” per rendere compatibili, in un momento di crisi, i molteplici interessi, che ormai ricadono sulla risorsa acqua.

Il modello italiano di irrigazione, oggetto di interesse internazionale e la costante ricerca di ottimizzazione d’uso della “risorsa acqua”  saranno fra i temi al centro della due giorni “IL CIBO E’ IRRIGUO”, che ANBI inaugurerà nel pomeriggio di mercoledì 22 Luglio p.v. a Baveno (in provincia di Verbania) per proseguire il giorno dopo, giovedì 23 Luglio, ad Expo Milano.

Assieme al Ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti ed all’eurodeputato già Ministro dell’Agricoltura, Paolo De Castro, si confronteranno parlamentari, esponenti del Governo, assessori regionali, docenti universitari, magistrati, esperti, presidenti delle Organizzazioni Professionali Agricole.

Si inizierà il pomeriggio di mercoledì 22 Luglio, ore 17.00, all’Hotel Dino a Baveno in provincia di Verbania, con la sessione  dedicata a presentare i nuovi compiti, cui sono chiamati i Consorzi di bonifica (“I Consorzi protagonisti di cANBIamento. La PAC 2014-2020, un’opportunità da cogliere“) e di cui il restyling comunicativo dell’ANBI, presentato nell’occasione, sarà il necessario complemento.

Il giorno dopo, giovedì 23 Luglio, in sede Expo Milano, alla presenza del Ministro dell’Ambiente e di un parterre di assoluto rilievo politico e tecnico, si terranno le sessioni dedicate al nuovo modello di sviluppo per l’Italia, avente la valorizzazione del territorio come elemento centrale (“ANBIzioni di un territorio protagonista“) ed alle ecocompatibilità (“ANBIenti d’acqua: le scelte per un futuro sostenibile“).

Saranno presenti i Consorzi di bonifica del Veneto che faranno il punto sullo stato irriguo regionale e sul PSR. Presente all’incontro il neo Assessore all’Agricoltura, caccia  e pesca della Regione Veneto Giuseppe Pan.

I PROGRAMMI DELLE GIORNATE

22 luglio – I Consorzi protagonisti di cANBIamento. La PAC 2014-2020, un’opportunità da cogliere

invitoprogramma 22 luglio

23 luglio – ANBIzioni di un territorio protagonista. ANBIenti d’acqua: le scelte per un futuro sostenibile.

invitoprogramma 23 luglio

 

 

UN PO’ DI CHIAREZZA SUL DMV (DEFLUSSO MINIMO VITALE) DEL FIUME PIAVE

Il Presidente Giuseppe Romano precisa alcuni aspetti riguardanti il DMV e replica a dichiarazioni apparse su La Tribuna di Treviso – Pag. di Maserada – il 12 luglio u.s.

 

“Sono stupito dalle dichiarazioni rilasciate da Fausto Pozzobon di Legambiente circa le condizioni del Fiume Piave e in particolare dall’accusa di rubare l’acqua. Eppure, da anni, collabora proprio con il nostro Consorzio -che contribuisce anche economicamente- alla realizzazione di progetti didattici che Pozzobon propone agli istituti scolastici del nostro comprensorio per portare proprio gli allievi di scuole elementari e medie a visitare i luoghi del Piave, ricchi di biodiversità, a conoscere la nostra realtà, le funzioni ambientali delle derivazioni, il nostro impegno per il risparmio energetico. Mi stupisce l’attacco generico e gratuito a tutto e tutti: Consorzi, Enel e Regione” dichiara il Presidente Giuseppe Romano. Ogni anno non appena il caldo si fa sentire scoppiano polemiche strumentali sull’utilizzo dell’acqua, con l’occasione, quindi, il Consorzio vuole fare chiarezza circa anche il DMV (Deflusso Minimo Vitale) spesso citato non correttamente.

Per quanto riguarda la situazione del Piave nel tratto di media pianura in questi giorni di clima caldo e siccitoso, ci preme precisare che il Consorzio di Bonifica Piave, titolare delle derivazioni a fini irrigui e idroelettrici di Fener (BL) e Nervesa (TV), sta rigorosamente osservando il rilascio nel fiume Piave a valle delle derivazioni, che il D.Lgs. 152/2006 definisce Deflusso Minimo Vitale (DMV), secondo le quantità previste all’art. 42 c.2 delle Norme Tecniche del Piano di Tutela delle Acque della Regione Veneto, Allegato A3 alla Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5/11/2009.
I valori del DMV per il Piave sono fissati dalle Norme attuative del Piano stralcio per la gestione delle risorse idriche del bacino del fiume Piave, approvate con D.P.C.M 21.09.2007 in G. U. n.112 del 14 maggio 2008.  (altro…)

Centinaia di pesci salvati dalla siccità

Il gran caldo si fa sentire anche per gli animali acquatici. Centinaia di pesci sono stati salvati nei giorni scorsi grazie all’intervento degli addetti Consorzio Alta Pianura Veneta in diversi corsi d’acqua.

Tutto è stato possibile grazio al monitoraggio del territorio non solo del consorzio, ma anche degli operatori, degli amministratori locali, dei cittadini e dalle associazioni di pesca. «I cambiamenti climatici in atto già da qualche anno», spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, «sono osservabili da chiunque analizzi oggettivamente i fatti. Ed a fronte di questa situazione, che da straordinaria sta diventando sempre più ricorrente, occorre attrezzarsi e porre in atto adeguate misure a tutela e salvaguardia dell’ambiente e della fauna, che rappresentano un grande patrimonio per il nostro territorio». (altro…)

345 AZIENDE PER 11.000 ETTARI DI TERRITORIO RISPARMIANO IL 20-30% DI ACQUA IRRIGUA GRAZIE AD IRRIFRAME

Irriframe è una piattaforma informatica ANBI (Associazione Nazionale Gestione e tutela del territorio e risorse idriche), che funge da sistema esperto di consiglio irriguo, in grado quindi di indicare, direttamente su smartphone, pc e tablet, agli agricoltori quando irrigare e in che quantità, sulla base delle caratteristiche del terreno, della coltura e della disponibilità idrica del Consorzio di bonifica. E’ un progetto già attivo in una decina di Regioni, tra cui il Veneto che ha visto un adesione sempre maggiore e che conta 345 aziende aderenti, per una superficie interessata di 11.000 ettari (8.000 ha mais, 3.000 ha tabacco; il sistema è ora esteso anche a barbabietola e soia, il che prevede nel 2016 un raddoppio delle aziende e degli ettari che beneficeranno di Irriframe). Proprio quest’anno, in occasione di EXPO Milano 2015, è stata presentata anche l’APP di IRRIFRAME, che permetterà un consiglio irriguo anche in versione vocale (‘Irrivoice’) il tutto in modo gratuito.

Secondo il Presidente di Unione Veneta Bonifiche, Giuseppe Romano, va comunque sfatato un luogo comune, ovvero che l’agricoltura consuma acqua: “l’acqua impiegata nell’uso irriguo non fuoriesce dal ciclo idrologico naturale. L’irrigazione a scorrimento che avviene a monte, infatti, non si può considerare solo una tecnica irrigua, bensì una pratica ambientale che contribuisce alla ricarica della falda acquifera e delle risorgive a valle. In questo modo viene sostenuta anche la rete di fiumi di pianura, che servirà a sua volta per l’irrigazione di queste aree, in un ciclo dell’acqua continuo e senza sprechi.”

“Inoltre – conclude Romano-, grazie all’opera di modernizzazione e trasformazione degli impianti irrigui in pluvirrigui e al progetto Irriframe, la cui Unione Europea guarda con attenzione per la sua carica innovativa, si permetterà un uso ancora più efficiente e controllato della risorsa, che consentirà un risparmio d’acqua del 20-30%.”

CALDO AFRICANO, CAMPI ASSETATI, AGRICOLTURA IN TRINCEA

Il Consorzio sta erogando il massimo dell’acqua che può, situazione critica nella Bassa Veronese

Caldo africano, i campi sono assetati. Il fabbisogno idrico è elevato anche per quelle colture che tradizionalmente non hanno necessità di quantitativi d’acqua importanti, come soia e altri seminativi.

“Stiamo facendo tutto il possibile per portare acqua anche nelle Valli Grandi e nella Bassa Veronese – afferma il presidente del Consorzio di Bonifica Veronese – dove non esiste un sistema di irrigazione strutturato dato che per i seminativi, in condizioni meteorologiche normali, è quasi sufficiente l’acqua dei temporali estivi. Purtroppo il clima non è per niente normale e le aziende agricole della zona sono tutte impegnate nell’irrigazione di soccorso, pompando acqua dalla rete di canali naturali creata dalle risorgive: Tregnon, Sanuga, Tartaro, Tione, Bussè e gli altri corsi d’acqua minori. IL Consorzio ha organizzato i turni di irrigazione strutturata nella parte a nord della provincia in modo da poter raccogliere acqua e deviarla a sud attraverso il canale raccoglitore che taglia la pianura da Valeggio sul Mincio a Pontoncello di San Giovanni Lupatoto, ma il fabbisogno d’acqua è molto”. (altro…)

Acqua sufficiente per l’irrigazione

In pieno svolgimento da parte del Consorzio di bonifica Brenta presieduto da Enzo Sonza, l’attività di irrigazione del territorio. Sono coinvolti 54 comuni, da Bassano alle porte di Padova. L’irrigazione si svolge su circa 30mila ettari di territorio (di questi 9 mila a pioggia), a favore di oltre 20mila aziende agricole. Le portate fluenti nel fiume Brenta sono per ora sufficienti a garantire le derivazioni d’acqua nei canali consortili. Non è stato ancora necessario intaccare la riserva idrica accumulata nei bacini Enel del Corlo e del Senaiga, ubicati nel bellunese sul torrente Cismon, principale affluente del Brenta, emetà dei cui volumi è a disposizione del Consorzio. Tutto questo ha permesso di tenere finora alto i livelli di tali laghi, con beneficio anche per i rivieraschi e per le relative attività turistiche e sportive. Tre le nuove centrali di pompaggio realizzate dal Consorzio a Romano d’Ezzelino e a Bassano del Grappa con finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole. «La nostra fortuna è avere in dotazione una serie di opere che il Consorzio è riuscito a potenziare e valorizzare in tanti anni di attività – afferma il presidente Sonza – L’epoca moderna ha portato grandi progressi e non so come potremmo fare oggi senza gli impianti a pioggia o senza il lago del Corlo, che se per ora non è stato ancora utilizzato, molto probabilmente sarà prezioso anche quest’anno: l’estate è ancora lunga»

TORNA IL CALDO AFRICANO – MEZZO MILIARDO DI METRI CUBI D’ACQUA PER FRONTEGGIARE IL PERIODO SICCITOSO

A tanto ammonta il quantitativo di risorsa idrica che i Consorzi di bonifica hanno fornito all’agricoltura veneta negli ultimi 15 giorni

 Mentre è in dirittura d’arrivo la seconda ondata di caldo africano, i Consorzi di bonifica sono al lavoro per garantire l’acqua irrigua ai 600 mila ettari di campagne venete.

Giuseppe Romano, presidente Unione Veneta Bonifiche: “Negli ultimi 15 giorni abbiamo garantito alle nostre campagne mezzo miliardo di metri cubi d’acqua, necessari alla produzione del “Made in Italy” agroalimentare della nostra regione. E’ proprio in periodi siccitosi come questo che viene valorizzato il valore ambientale che l’acqua offre non solo all’agricoltura ma anche al territorio e al paesaggio. La pratica irrigua nell’alta pianura veneta infatti, contribuisce fortemente a ricaricare la falda acquifera e a tenere in vita le risorgive a valle”.

I consorzi di bonifica del Veneto provvedono a distribuire annualmente all’agricoltura veneta 5 miliardi di metri cubi d’acqua, necessari all’irrigazione di 600 mila ettari di cui 200 mila strutturati e 400 mila di soccorso.

Tutto ciò è possibile grazie ad una quotidiana gestione di una rete di canali ad uso esclusivamente irriguo da 8.425 km, oltre a circa 10.000 km di rete promiscua (scolo e irrigazione).

Il 67% della superficie irrigabile è servito da irrigazione da rete promiscua, il 26% da irrigazione attrezzata a gravità e il 7% da irrigazione attrezzata in pressione. La stagione estiva – conclude Romano – ha vissuto alternate condizioni di piovosità, per cui stiamo fronteggiando in maniera ottimale la stagione estiva particolarmente calda e non possiamo ancora parlare di siccità.”

EXPO: SARA’ IRRIFRAME IL FIORE ALL’OCCHIELLO DEI CONSORZI DI BONIFICA ITALIANI

“Saremo presenti all’EXPO 2015 con il nostro modello di gestione del territorio, imitato nel mondo. I Consorzi di bonifica non solo sono un virtuoso esempio di federalismo applicato e di autogoverno del territorio, ma sono fucina di ricerca applicata, frutto di un’esperienza verificata ogni giorno. E’ nato così Irriframe, sistema irriguo esperto, evoluzione di una precedente, positiva esperienza attiva in Emilia-Romagna. Irriframe sarà l’eccellenza che ci rappresenterà all’Esposizione Universale: grazie alla combinazione di più parametri (condizioni climatiche, umidità del terreno, tipo di coltivazione e relativa fase fenologica, disponibilità idrica, ecc.) è in grado di fornire il miglior consiglio irriguo all’agricoltore, permettendo un risparmio medio del 25% nell’uso dell’acqua in agricoltura, una pratica indispensabile da cui dipende l’84% del rinomato “made in Italy” agroalimentare.”

Lo ha annunciato Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), presentando a Milano, nella sede del Consorzio di bonifica Est Ticino Villoresi, i locali che fungeranno da base operativa per il Comitato Esecutivo, appositamente costituito. (altro…)

Idrovora di Brentelle potenziata e altre manutenzioni straordinarie

Il Consorzio di bonifica Brenta continua a lavorare nel territorio, in particolare con i seguenti cantieri di manutenzione straordinaria in corso:
– roggia Armedola, riprese della sponda sinistra con pietrame per un tratto di circa 60 metri in comune di Quinto Vicentino, località Lanzè, lungo via Armedola;
– roggia Calderara, sistemazione argine destro con pietrame in prossimità della presa lungo il torrente Longhella in comune di Bressanvido, località Poianela alla fine di via Calderara;
– scolo Giarina, ripresa della sponda destra con pietrame per un tratto di circa 30 metri e rialzo arginale per circa 80 metri in comune di Rubano, località Sarmeola, via Moiacche;
– canaletta pozzo Albereria, riposizionamento e sostituzione guarnizioni delle giunture per un tratto di 200 metri circa in comune di San Pietro in Gu, lungo via Postumia Vecchia;
– colatore Callalta, sistemazione di un tratto della sponda sinistra in via Monte Antelao in comune di Loria;
– scolo Paluella, sistemazione e rinforzo dell’argine destro per evitare tracimazioni durante i periodi di piena in comune di Montegalda lungo via Giuseppe Roi;
– canaletta pozzo Ospitale, manutenzione su un tratto di circa 100 metri causa continue perdite durante l’irrigazione in comune di Carmignano di Brenta via Ospitale;
– roggia Cornara Alta, realizzazione di due salti di fondo in via Carlessi in comune di Romano d’Ezzelino;
– manutenzione chiavica Idrovora Vecchia;
– idrovora Brentelle, riparazione elettropompa su collegamento con scolo Bisatto;
– adeguamento tubazione pluvirriguo Marchesane nell’ambito dei lavori della Superstrada Pedemontana Veneta;
– adeguamento tubazione pluvirriguo Marchesane in ambito Snam rete gas.
Il Consorzio inoltre sta provvedendo a varie manutenzioni ordinarie di canali, consistenti in operazioni di sfalcio dalle erbe infestanti. Sono operazioni altrettanto importanti e che si devono ripetere più volte all’anno per mantenere i corsi d’acqua nelle condizioni ideali per smaltire le acque, per la difesa idraulica del territorio. In questi giorni i diserbi riguardano gli ambiti seguenti: roggia Tergola a Bolzano Vicentino, bocchetto Piovego Torrerossa a Grisignano di Zocco, scolo Liminella Padovana a Camisano Vicentino, rio Voloncello a Mussolente, scolo Pozzon a Veggiano, roggia Puina a Quinto Vicentino, scolo Tromba a Piazzola sul Brenta, roggia Contarina a Piazzola sul Brenta, scarico roggia Balbi a Cassola.
Oltre ai citati lavori eseguiti in diretta amministrazione e con fondi propri, derivanti dalla contribuenza, il Consorzio sta anche eseguendo le seguenti opere con finanziamento pubblico:
– trasformazione irrigua di 593 ettari in zona pedemontana nei comuni di Bassano del Grappa, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino e Rosà (si tratta della trasformazione dell’irrigazione dal precedente sistema per espansione superficiale al più efficiente sistema per aspersione, con notevole risparmio idrico; tale intervento ha ottenuto il finanziamento del Ministero delle Politiche Agricole);- idrovora Brentelle a Padova: realizzazione impianto di riserva energetica per il funzionamento in assenza di alimentazione Enel, con costruzione di locali per il ricovero dei gruppi elettrogeni. Primo stralcio (in questo caso si tratta di un finanziamento della Regione);
– interventi idraulico-ambientali nella rete dei canali e specchi acquei che alimentano il contesto paesaggistico di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (finanziamento regionale); in particolare sono iniziati i lavori di recupero e valorizzazione del bacino di Isola;
– ripristino idraulico ed architettonico dei mulini Tacchi a Gazzo Padovano, Godi Piovene a Grumolo delle Abbadesse e Farina a Quinto Vicentino (finanziamento europeo nell’ambito del PIA-R del Medio Vicentino);
– realizzazione impianto idrovoro essenziale presso la chiavica Marzari sul fiume Tesina Padovano in comune di Veggiano (finanziamento regionale).
E’ recentemente pervenuto il decreto regionale di finanziamento del seguente intervento, che quindi a breve inizierà:
– idrovora di Brentelle a Padova: realizzazione impianto di riserva energetica e adeguamento impianti elettrici per la messa in sicurezza dell’idrovora. Secondo stralcio.
Sono in istruttoria regionale i seguenti ulteriori progetti recentemente completati dal Consorzio:
– ripristino del percorso pedonale lungo le sorgenti del Tesina in Comune di Sandrigo;
– riqualificazione di capifonte di risorgiva e realizzazione di aree di ricarica della falda tramite AFI (aree forestali di infiltrazione) nei comuni di Bressanvido e Pozzoleone, primo stralcio;
– interventi idraulico-ambientali nella rete dei canali e specchi acquei che alimentano il contesto paesaggistico di Villa Contarini a Piazzola sul Brenta. Secondo stralcio.
Inoltre il Consorzio ha ultimato il progetto di potenziamento dell’idrovora di Brentelle a favore della periferia nord ovest della città di Padova, duramente colpita dagli episodi meteorologici di febbraio scorso. E’ un progetto di cui si è parlato in una recente riunione con i sindaci interessati; insieme ad essi si deve studiare infatti un’azione di squadra per l’ottenimento dei fondi necessari.
Infine si sta completando la progettazione di un nuovo impianto pluvirriguo che prevede la chiusura di alcuni pozzi a Sandrigo e la riqualificazione di un tratto del torrente Chiavone a Breganze, in collaborazione con la Provincia di Vicenza, e si sta partecipando insieme ad altri partner ad un bando europeo Life per la riqualificazione delle risorgive di Bressanvido (con capofila il Comune).

QUANTO VALE ECONOMICAMENTE IL PAESAGGIO PER GLI ITALIANI?

Gli italiani sarebbero disposti a pagare mensilmente 7,80 euro per salvaguardare il paesaggio italiano creato e mantenuto dall’irrigazione. Ne deriva una potenziale disponibilità annuale di investimento pari ad oltre due miliardi di euro da finalizzare alla tutela del territorio agricolo, traducibile in un’impennata occupazionale e nella valorizzazione del made in Italy agroalimentare veneto.

Questi alcuni dati che emergono dal convegno “Acqua & ambiente: l’irrigazione che genera il paesaggio”, in scena a PadovaFiere, in occasione della celebre fiera florovivaistica FLORMART.

Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche: “L’attività di bonifica riveste due funzioni che si integrano in un delicato equilibrio, da una parte la bonifica si pone a salvaguardia del territorio, dall’altra consente il razionale sviluppo dello stesso sia a fini strettamente agricoli sia a fini produttivi. Il paesaggio che oggi abbiamo di fronte è l’opera della bonifica, portata avanti nel tempo attraverso opere di difesa idraulica, irrigue e di tutela dell’ambiente. Provvedendo all’irrigazione tuteliamo l’ambiente.”

I Consorzi di bonifica del Veneto si estendono per 1,2 milioni di ettari che corrispondono al 65% della superficie regionale e di cui circa la metà, ovvero 600.000 ettari, corrispondono a terreni soggetti ad irrigazione.

400.000 ettari, pari al 66% del totale irriguo, sono serviti da irrigazione di soccorso mentre la superficie coperta da metodi strutturati è pari al 34% del totale, ovvero 200.000 ettari.

 

“Migliorare l’irrigazione, significa anche provvedere alla formazione di buona parte del prodotto agroalimentare veneto”, aggiunge Romano.

I consorzi di bonifica hanno quindi studiato un Piano per l’irrigazione in Veneto, che prevede l’ammodernamento e l’efficientamento della rete irrigua. Hanno perciò indicato, in 186 progetti per un valore totale di 1 miliardo e 300 milioni di euro, le necessità di interventi sul sistema irriguo, ma che non possono dipendere esclusivamente dalle risorse rese disponibili dal Piano Irriguo Nazionale, che prevede 300 milioni per tutta Italia, nei prossimi sette anni: “sono risorse insufficienti per ammodernare e ampliare la nostra rete irrigua”, ribadisce Romano.

 

Il “valore territorio” ora finalmente quantificato si aggiunge all’importanza che l’irrigazione riveste anche nell’economia veneta:  dalla disponibilità d’acqua dipende il 60% delle colture, nonché il 76% del valore del “made in Italy” agroalimentare.

“A fronte dei numeri forniti – chiosa Romano – non possiamo esimerci dal chiedere con determinazione maggiori risorse per il comparto irriguo. Tra le problematiche aperte c’è sicuramente l’esclusione dalla programmazione comunitaria regionale delle nostre proposte di ammodernamento ed ampliamento delle infrastrutture irrigue, finalizzate al risparmio e all’efficiente uso dell’acqua in agricoltura. Infine, il rinnovo delle derivazioni irrigue che non devono essere considerate una minaccia per la tutela della risorsa ma opere che hanno contribuito nel tempo a generare il paesaggio e l’ambiente veneto.”