sicurezza idraulica

“EMERGENZA METEO: IL PROBLEMA DI FONDO RESTA LA PREVENZIONE”

A TRENTO 

MASSIMO GARGANO

(Direttore Generale A.N.B.I.

Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni) 

“EMERGENZA METEO:

IL PROBLEMA DI FONDO RESTA LA PREVENZIONE”

“Ferma restando la verifica di eventuali responsabilità, concentrare l’attenzione mediatica sulle eventuali carenze della Protezione Civile è come guardare il dito, mentre indica la luna.”

Ad affermarlo è Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni (A.N.B.I.), a margine dell’incontro che la Giunta Provinciale di Trento ha tenuto, nell’idrovora di Grumo, con il Consorzio Trentino di Bonifica.

“La Protezione Civile – prosegue Gargano – ha, per scopo, il soccorso post evento; il vero problema resta invece la prevenzione, in merito alla quale permangono problemi di fondo come le lentezze degli iter burocratici causa di oltre due miliardi di euro, destinati ad interventi mai realizzati, ma anche un crescente abbandono del territorio che, in assenza di chiari interventi normativi, porterà, dal 1990 al 2016, alla perdita del 17,6% della Superficie Agricola Utile, pari cioè alla superficie delle regioni Sicilia e Sardegna. Il nostro annuale Piano per la Riduzione del Rischio Idrogeologico – conclude Gargano – è un utile base di partenza.”

 

ANBI

“DI FRONTE AL DRAMMA DI GENOVA, IL PERICOLO SONO LE STERILI POLEMICHE”

“Se, per il mancato allarme alluvione della notte scorsa a Genova, ci sono responsabilità, chi di dovere le accerterà, ma troppo spesso ci dimentichiamo che quelle meteorologiche sono pre-visioni a testimoniare quanto imprevedibile sia, per definizione, la natura.”

Ad affermarlo è il neoPresidente A.N.B.I. (Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni), Francesco Vincenzi.

Ciò che realmente sconcerta – prosegue – è quanto poco sia stato realizzato in tre anni per mettere in sicurezza Genova da un’altra disastrosa alluvione. Ribadiamo che il problema della sicurezza idrogeologica in Italia non è prioritariamente un problema di risorse, ma di volontà politica e lentezze burocratiche. Il lavoro dell’Unità di Missione contro il Rischio Idrogeologico ora lo ha dimostrato, individuando, nelle more dei bilanci pubblici, circa 2.400 milioni di euro non spesi e destinati ad interventi a tutela del territorio. Il programma di lavoro #italiasicura prevede, entro il 2015, l’apertura di circa 3.000 cantieri in tutta Italia con un investimento di oltre 3 miliardi e mezzo di euro. I Consorzi di bonifica sono pronti per quella, che gli eventi dimostrano essere diventata una corsa contro il tempo. Serve, però, una grande azione di prevenzione civile perché è necessario assumere una nuova coscienza collettiva; un esempio: in Liguria, secondo una nostra elaborazione, tra il 1990 ed il 2016 si saranno persi 72.440 ettari di superficie agricola, cioè il 13,3% della superficie regionale con evidente aggravio delle problematiche idrogeologiche. Insomma, come dice lo slogan della campagna lanciata ieri: solo se la si cura, l’Italia è più sicura.”

 

ANBI

Calamità Climatiche: fragilità del territorio e ruolo del mondo agricolo

“Calamità Climatiche: fragilità del territorio e ruolo del mondo agricolo” è il titolo dell’incontro promosso da Coldiretti con il patrocinio del Comune di Noventa Vicentina, nell’ambito della 28. Mostra dei prodotti agroalimentari autunnali dell’Area Berica, che avrà luogo domani sera alle 20.45 nella Sala Paradiso del Comune di Noventa Vicentina. «Un tema molto sentito e che ha caratterizzato e caratterizzerà la vita degli imprenditori agricoli e di tutti i cittadini. I cambiamenti climatici – commenta Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti Vicenza – producono effetti devastanti nelle campagne quanto nelle città». Dopo i saluti di Marcello Spigolon, sindaco di Noventa Vicentina e Corrado Pozza, presidente di Zona Coldiretti di Noventa Vicentina, si entrerà nel vivo del tema con gli interventi “Calamità atmosferiche: imprevedibilità o cambiamenti climatici?” a cura di Andrea Chini, meteorologo e collaboratore di Radarmetro Srl; “Rischio idraulico e gestione del territorio: criticità e progettualità” a cura di Tiziano Greggio, direttore del Consorzio di bonifica Adige Euganeo e “L’importanza del ruolo del mondo agricolo nella corretta gestione del territorio” a cura di Martino Cerantola, presidente provinciale Coldiretti Vicenza. L’incontro sarà moderato da Giovanni Pasquali, direttore di Coldiretti Vicenza.

Gazzettino

Iniziati i lavori per lo Scolmatore di piena Limenella – Fossetta

Il presidente Zaggia: “Migliorerà la sicurezza idraulica della zona a nord di Padova”
A fine luglio il Consorzio di bonifica Bacchiglione ha aperto il cantiere per la realizzazione dello scolmatore Limenella – Fossetta. Un lavoro di miglioramento del deflusso delle acque atteso per la città di Padova, in particolare per la zona nord (quartiere Arcella).
Il disordinato sviluppo urbanistico dell’Arcella, non collegato da proporzionate opere di smaltimento delle acque piovane, ha determinato  il frequente stato di  “sofferenza”  del sistema idraulico di deflusso con ampie zone allagate.

Il progetto, per cui sono stati stanziati 18, 5 milioni di euro, prevede il finanziamento congiunto da parte della Regione Veneto per 7,5 milioni, da parte del Comune di Padova per 4 milioni, del Consorzio Bacchiglione per 3,5 milioni e del Commissario Straordinario Delegato per il rischio idrogeologico del Veneto, per 3,5 milioni.

Si tratta della realizzazione di uno sfioratore di piena sullo scolo Limenella, ai piedi del cavalcavia Camerini in zona Altichiero, costituita da una soglia oltre la quale le acque del Limenella confluiranno in  una lunga condotta interrata (alta 2,70m, larga 4,00m – “una pasta” lunga circa 2 km) per essere convogliate alle arginature del fiume Brenta nel quale saranno sversate tramite pompe idrovore.

L’opera andrà ad alleggerire la portata idraulica attuale dei collettori consorziali Limenella  e Fossetta – da cui prende il nome – sottraendo alla rete ordinaria, attualmente insufficiente, una portata di circa 5 metri cubi al secondo, con il primo stralcio e 10 metri cubi al secondo con il completamento.
Il tracciato dello scolmatore, che prevede l’attraversamento con “microtunneling” dell’autostrada A4 Venezia – Milano, si divide sostanzialmente in due tratti, a Nord ed a Sud dell’intersezione con l’autostrada, tra il cavalcavia Camerini, via Po e via Sacro Cuore. Particolare complessità realizzativa è inoltre rappresentata dalla presenza lungo il tracciato delle reti di distribuzione di acqua, gas, elettricità, fognature, che comporteranno la necessità di realizzare deviazioni stradali temporanee e condotte provvisorie di distribuzione.

“Finalmente diamo compimento ad un progetto che Padova aspettava da anni e, unitamente agli altri investimenti realizzati, come a Voltabarozzo e a San Lazzaro va a migliorare il sistema di deflusso delle acque di Padova.” Spiega il presidente Eugenio Zaggia “Allo stato attuale sono stati realizzati la bonifica bellica e ambientale, sono iniziati sia i lavori di escavo del tratto iniziale dello scolmatore che la  costruzione dell’impianto terminale.”

l lavori sono stati affidati al Consorzio di imprese  Medoacus s.c.a.r.l. e la fine è prevista per aprile 2017.”

 

Scheda tecnica

Segui l’avanzamento dei lavori

 

Nuovi mezzi per fronteggiare le criticità idrauliche

Il Consorzio di bonifica Veneto Orientale, per rendere sempre più produttiva la propria attività di manutenzione della rete di bonifica, messa a dura prova dalle purtroppo frequenti avversità atmosferiche, ha operato un importante investimento acquistando tre escavatori, due gommati e uno cingolato.

Venerdì 3 ottobre alle ore 15,00

presso la sede operativa di Portogruaro, in Viale Venezia n. 27

brindisi inaugurale per l’arrivo dei tre escavatori

 

SEDE OPERATIVA DI PORTOGRUARO SEDE LEGALE E OPERATIVA DI SAN DONA’ DI PIAVE

V.le Venezia, 27 – 30026 Portogruaro (VE) P.zza Indipendenza, 25 – 30027 San Donà di Piave (VE)

Tel.: 0421.392511 – Fax 0421.392512 Tel.: 0421.596611 – Fax: 0421.596659

CF: 03959000278 – email: [email protected] – PEC: [email protected] – www.bonificavenetorientale.it

SICUREZZA IDRAULICA: IL CONSORZIO ACQUE RISORGIVE INTERVIENE NEI COMUNI DI S. GIORGIO DELLE PERTICHE E VILLA DEL CONTE

Sono due gli interventi che il Consorzio di bonifica “Acque Risorgive” sta portando a termine nel territorio dei comuni di San Giorgio delle Pertiche e Villa del Conte. Il primo ha interessato le strutture del salto d’acqua del molino Benetello, sulla sponda sinistra del fiume Tergola. Finanziato con 80.212 euro dall’agenzia Avepa e per i restanti 34.786 euro dal Consorzio, l’intervento, terminato in questi giorni, si è reso necessario per assicurare il regolare deflusso del corso d’acqua. Nel mese di ottobre si provvederà inoltre alla posa in opera di una paratoia a ventola necessaria per la regolazione dei livelli idrici, in modo da garantire l’operatività della derivazione irrigua denominata Zara, situata a qualche centinaio di metro dal mulino Benetello.

Un altro intervento in dirittura d’arrivo interessa il vicino comune di San Giorgio delle Pertiche dove si sta completando la messa in sicurezza di un tratto del collettore demaniale denominato Marin. “Le avversità atmosferiche verificatesi nel mese di maggio e soprattutto nei mesi di ottobre e novembre 2013  – spiega il direttore di Acque Risorgive, Carlo Bendoricchio – hanno determinato l’imbibizione dei terreni con conseguente incremento delle spinte sulla struttura dei ponti  realizzati dal Consorzio negli anni 1975/1976, formati da tubi a sezione circolare. Questo fenomeno ha originato importanti crolli con una significativa riduzione delle portate del collettore Marin, mettendo a rischio il transito sui ponti stessi e determinando uno stato di pericolosità idraulica per il mancato o ridotto deflusso delle acque dall’abitato a monte del tratto dissestato”. Per questo Consorzio di bonifica e Genio Civile di Padova hanno stabilito che fosse necessario provvedere con urgenza al ripristino delle condizioni di sicurezza, attraverso un intervento per un importo stimato di 65 mila euro. I lavori sono consistiti nella demolizione e ricostruzione di due ponti e hanno subito ritardi a causa delle note condizioni meteo avverse ma entro la fine di questo mese saranno definitivamente conclusi.

 

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Web: www.acquerisorgive.itE-Mail: [email protected]

Telefono 041 5459111 Telefax 041 5459262

 

 

ROMANO: “NESSUN CONSORZIO HA RISCOSSO I CONTRIBUTI URBANI SOTTO I 16,53 €”

Giuseppe Romano, Presidente Unione Veneta Bonifiche, risponde al Consigliere Tiozzo, in merito al comunicato stampa dal titolo “Giunta elimini tassa consortile per utenti urbani”, diffuso in data 19 settembre: “Il Consigliere conosce bene la realtà consortile e l’importanza dell’attività per la difesa idraulica del territorio ed, in particolar modo, i rapporti con le amministrazioni locali a sostegno delle criticità nelle aree urbane. Per questo ci tengo a chiarire che nessun utente urbano, servito da pubblica fognatura, a seguito delle Legge 12/2009, era stato esonerato dal pagamento del contributo di bonifica, in quanto l’art. 37 spostava il pagamento e il relativo incasso ai gestori del Servizio Idrico Integrato che riconoscevano poi il contributo ai Consorzi”. In merito, il Consiglio Regionale del Veneto ha ritenuto opportuno, con Legge Finanziaria Regionale 6 aprile 2012, n. 13, semplificare e rendere meno oneroso per i cittadini il versamento del contributo, che sarebbe stato anche soggetto all’IVA, ritornando alla riscossione diretta da parte dei Consorzi.

“Questo avviene già da tre anni”, ribadisce Romano.

Per quanto riguarda l’esonero dei “16,53 €”, solo per gli urbani, la modifica all’art. 39 della L.R. 12/2009, approvata sempre con Legge Finanziaria Regionale 6 aprile 2012, n. 13, ha collegato il limite dell’esonero alla reale dotazione finanziaria del bilancio regionale, onde evitare di compromettere gravemente le indispensabili risorse dei Consorzi. Seppure ormai da due anni la dotazione del Bilancio regionale, al capitolo interessato, riporti lo stanziamento pari a zero, nessun Consorzio ha dato corso alla riscossione dei contributi urbani sotto la soglia di 16,53 €.

Se in questi giorni i contribuenti stanno ricevendo l’avviso di pagamento dei contributi consortili, Romano sottolinea che si tratta realmente del contributo ordinario per l’anno 2014, indispensabile allo svolgimento delle attività consortili che riguardano la manutenzione di ben 18.000 km di canali di scolo e 8.000 km di rete irrigua, oltre alla gestione e all’efficiente funzionamento di circa 400 impianti idrovori che garantiscono il deflusso meccanico dell’acqua su circa 400.000 ha (1/3 del Veneto) ad alto rischio idrogeologico.

“Inoltre, – continua Romano – è bene ricordare che, ad oggi, i Consorzi di bonifica hanno circa 130 cantieri aperti con un impegno finanziario complessivo di 238 milioni di €. Si tratta sia di opere in concessione regionale, finanziate con risorse pubbliche, sia di interventi effettuati con disponibilità proprie”.

Infine, Romano conclude affermando che i Consorzi di bonifica stanno continuando a realizzare le opere in concessione dalla Regione, anticipando i pagamenti alle imprese di costruzione, senza ricevere le risorse stanziate, per oltre 70 milioni di €, a causa del blocco imposto dal Patto di stabilità.

Opere di Laminazione delle piene del fiume Agno-Guà

Si terrà stamane 4 SETTEMBRE 2014 ALLE ORE 11.00 l’incontro indetto per la sottoscrizione dell’ Accordo di Programma relativo alla realizzazione di opere di miglioramento del deflusso delle acque superficiali con interventi sui collettori di via Verdi, via delle Carrare e via Verona in comune di Trissino (VI) nell’ambito delle

“Opere di Laminazione delle piene del fiume Agno-Guà attraverso
l’adeguamento dei bacini demaniali di Trissino e Tezze di Arzignano
nei Comuni di Trissino ed Arzignano (VI)”.

con ritrovo A TRISSINO (VICENZA)
Sede del Municipio

interverranno
DAVIDE FACCIO
Sindaco Trissino

PARISE SILVIO
Presidente Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta

con la partecipazione di
MAURIZIO CONTE
Assessore all’Ambiente Regione Veneto

Allagamenti, servono 8 milioni

«Le reti idriche sottodimensionate e il suolo reso impermeabile sono le principali cause degli allagamenti ».
Ad affermarlo è l’ingegnere Sergio Grego, direttore del Consorzio di bonifica Veneto Orientale, in merito agli allagamenti che di recente hanno interessato il Centro Piave, le frazioni di Calvecchia e Grassaga, molti alberghi a Jesolo e il Musilense. In base ad accordi di programma, i tecnici del Consorzio nei giorni scorsi hanno presentato ai Comuni di San Donà e Musile i “Piani delle acque” che riguardano lo studio del deflusso delle acque meteoriche, la mappatura delle fognature, i possibili interventi agli allagamenti causati da intese precipitazioni, oltre ad indirizzi per la realizzazione degli edifici ed aree urbane in sicurezza idraulica. E, solo per i primi interventi di risanamento, le stime si aggirano sui 4 milioni di euro per Musile e altrettanti per San Donà .
«Il pericolo delle “bombe d’acqua” non deriva dal Piave – precisa Grego -, ma dalle precipitazioni locali intense su una rete di scolo insufficiente, creata a partire dagli anni ’60 e ’70. Le città si sono sviluppate senza considerare questa problematica. Per il Centro Piave si tratta di un concorso di situazioni, e anche per quell’area abbiamo fornito dei pareri su alcuni interventi di espansione con dei nuovi standard». Tra le soluzioni previste l’aumento della capacità d’invaso della rete idrica: le condutture circolari dovrebbero passare da 60 centimetri di diametro attuale a tubazioni a sezione rettangolare, in alcune situazioni anche con lati di almeno 2 metri. «Più grande è la sezione della condotta, maggiore è il volume d’acqua che può essere ospitato nelle fognature – riprende Grego -. I tubi quadrati più capienti arrivano anche a 3 metri di lato, così si sta facendo a Mestre e in altri Comuni della provincia di Venezia, anche se è difficile eseguire tali interventi di recupero in un tessuto urbano già consolidato». Esempi simili sono San Michele al Tagliamento, dove sono stati spesi 2 milioni di euro e altri 2 sono in previsione, mentre 4 milioni e 400 mila sono i fondi impiegati finora a Portogruaro.
I disagi sono derivati anche dalla periodicità delle precipitazioni: «Il clima è temporaneamente cambiato – conclude il direttore del Consorzio di bonifica -. La probabilità di un temporale intenso, con 100 millimetri di pioggia in una determinata area ristretta, è passata da una volta ogni 30 anni ad una ogni 3 anni, con punte anche di 6 mesi. E le aree urbane non sono state progettate per eventi di tale frequenza».

UN CORALE SOSTEGNO ALL’AZIONE DELL’UNITA’ DI CRISI CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO

MASSIMO GARGANO

(Presidente ANBI – Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni)

“DI FRONTE AI TRAGICI EVENTI METEO CHE SI SUSSEGUONO, NON PUO’ CHE ESSERCI UN CORALE SOSTEGNO ALL’AZIONE DELL’UNITA’ DI CRISI CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO. I CONSORZI DI BONIFICA CI SONO”

“Credo che il modo migliore per ricordare le vittime di Refrontolo e di altre analoghe tragedie, cui rinnovo la mia vicinanza umana, sia un rispettoso silenzio e l’effettivo avvio di nuovi cantieri contro il dissesto idrogeologico entro il 2014.” (altro…)