sicurezza idraulica

Cos’è stato fatto dall’alluvione del 2010?

Si è tenuto a San Donà di Piave un convegno dal titolo “A 50 anni dall’alluvione”. Un momento di confronto e riflessione sulle problematiche idrauliche venete che ha visto una nutrita partecipazione di Autorità, tra cui gli Assessori regionali Giuseppe Pan e Gianluca Forcolin, oltre al Presidente Nazionale Anbi Francesco Vincenzi. Nell’occasione è stata presentata, alla presenza del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, anche la mostra fotografica “L’alluvione del ’66”.

Una fotografia del presente ci è stata illustrata dal Presidente di Anbi Veneto, Giuseppe Romano: “all’indomani dell’alluvione del 2010, i Consorzi di bonifica hanno agito secondo priorità, presentando immediatamente un quadro delle opere cantierabili necessarie e indispensabili per garantire ai cittadini una maggiore sicurezza idraulica.”

Dal 2010 ad oggi sono stati realizzati 251 cantieri di opere in concessione con un investimento pari a 192 milioni di euro, con risorse di provenienza regionale, in alcuni casi commissariale o della Legge Speciale di Venezia. 

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Ai 251 cantieri di opere in concessione si aggiungono altri 155 cantieri che hanno comportato un investimento totale di 20 milioni di euro con risorse proprie consortili.

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#italiasicura

A seguito dei gravi eventi alluvionali che, tra ottobre 2013 e aprile 2014, hanno colpito numerose regioni italiane, è stata istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri la Struttura di Missione contro il Dissesto Idrogeologico denominata #ITALIASICURA.

La Struttura di missione ha approvato un Piano nazionale di prevenzione e di contrasto al dissesto per gli anni 2015-2020 che prevede un investimento di circa 7 miliardi in 6 anni, da sostenere con la programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 e con quote di cofinanziamento regionale.

La conoscenza capillare del territorio e l’impegno nel mantenere in efficienza la rete idraulica di competenza, ha permesso ai Consorzi di bonifica di veder riconosciuti ed apprezzati i propri sforzi, entrando di diritto nella cabina di regia dell’Unità di missione contro il dissesto idrogeologico come “braccio” operativo per la realizzazione del grande progetto “#italiasicura”.

I Consorzi di bonifica del Veneto partecipano al Piano nazionale di prevenzione e di contrasto al dissesto per gli anni 2015-2020 con 123 progetti per un importo complessivo di 389 milioni di euro.

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I Progetti dei Consorzi veneti sono inseriti nel Piano di gestione del Rischio Alluvioni del Distretto delle Alpi Orientali (PRGA), definitivamente approvato la scorsa settimana, requisito essenziale e vincolante per poter essere inseriti nella banca dati ufficiale dei ItaliaSicura attraverso la quale vengono assegnate le risorse finanziarie ovvero ReNDiS-Web (Repertorio Nazionale degli Interventi per la Difesa Suolo).

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Tutti i dati:

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VIGONZA: UN NUOVO BACINO DI LAMINAZIONE DI 10 MILA METRI QUADRATI

Per la salvaguardia idraulica dell’area dello scolo Perarolo e del depuratore Volgono al termine i lavori per la costruzione di un invaso da 10 mila metri quadrati nei pressi del depuratore di Vigonza, pensato per risolvere le criticità lungo il corso dello scolo Perarolo che, in occasione di eventi di una certa intensità e durata, manifesta un forte stato di sofferenza idraulica, già evidenziato nel Piano delle Acque redatto dal Comune di Vigonza nel maggio del 2011. Detto Piano prevede, tra le opere necessarie alla riduzione del rischio idraulico del territorio comunale attraversato dallo scolo Perarolo, la realizzazione di un nuovo bacino di laminazione subito a monte del depuratore di Vigonza in grado anche di salvaguardare quest’ultimo da eventi meteorici particolarmente gravosi.

L’intervento, progettato e realizzato da Etra e dal costo di 750.000 euro, ha previsto lo scavo di un invaso di 10.730 metri quadrati, circondato da una folta alberatura. All’innalzarsi del livello dello scolo oltre una soglia fissa, grazie anche alla configurazione del telecontrollo che permette la gestione del nodo idraulico in automatico sulla base di specifici schemi di funzionamento, le acque entreranno nell’area di laminazione riducendo in modo significativo il rischio di tracimazione e gli allagamenti potenziali del territorio.

La progettazione del bacino e dei relativi manufatti è stata condivisa con il Consorzio di bonifica Acque Risorgive, che ne curerà la gestione. L’intervento completa i lavori di adeguamento del depuratore di Vigonza. Recentemente è infatti stata realizzata la diversione dello scarico del depuratore dal Rio dell’Arzere al fiume Brenta, finalizzata al miglioramento delle acque della laguna di Venezia, ed è stata potenziata la sezione di filtrazione finale che ha consentito di migliorare qualitativamente l’effluente depurato.

Uffici stampa ETRA S.p.a.

Consorzio di bonifica Acque Risorgive

Manutenzione agli scoli Fibbio e Radisi a San Martino Buon Albergo

Il presidente Silvio Parise: “lavori di questo tipo richiedono grande professionalità ed attenzione”

San Bonifacio, 16 ottobre 2016. Interventi di bonifica e per l’irrigazione solo i principali compiti che il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta svolge nell’ambito dei 98 Comuni che presidia. In alcuni casi, però, si rendono necessari degli interventi del tutto particolari, come avviene per le fosse storiche nel Veronese, che richiedono grande professionalità ed abilità per svolgere operazioni possibili solo manualmente. “Allo scolo Radisi a San Martino Buon Albergo abbiamo fatto un lavoro importante – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – sebbene spesso questo tipo di lavori passi del tutto inosservato, in quanto l’utilizzo delle attrezzature meccaniche è sostituito dalla perizia dell’uomo, che manualmente svolge l’attività di fresatura a mano del fondo. Non meno importante il lavoro svolto allo scolo Fibbio, dove la fresatura del fondo è stata eseguita con attrezzature meccaniche”. Questo, infatti, è quanto avvenuto a San Martino Buon Albergo, per lo svolgimento di una manutenzione finalizzata a facilitare il deflusso dell’acqua e ad evitare pericolosi ristagni. “Le attività svolte – conclude il presidente Parise – richiamano l’importante azione che il Consorzio di bonifica svolge in stretta sinergia con le amministrazioni comunali, al fine di manutenere nel migliore dei modi il territorio, così da renderlo fruibile ai cittadini, ma anche per preservarlo da rovinosi eventi naturali che potrebbero verificarsi in caso di abbandono e noncuranza”.

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Matteo Crestani

Manutenzione manuale degli scoli Valle Bondi e Valli demaniali ad Arzignano

Il presidente Silvio Parise: “la sicurezza idraulica si coniuga spesso con l’esigenza di garantire il decoro urbano”

San Bonifacio, 14 ottobre 2016. Sicurezza idraulica e decoro urbano vanno d’accordo. Ed il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta nello svolgimento della propria attività, che serve ben 98 Comuni a cavallo delle province di Padova, Verona e Vicenza, considera sempre con oculatezza l’esigenza di svolgere dei lavori che rispondano anche a criteri estetici apprezzabili.

“Il nostro è un lavoro tecnico – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – quindi prioritariamente dobbiamo fornire una risposta valida in termini di sicurezza idraulica. Tuttavia, spesso riusciamo a coniugare la sicurezza con l’esigenza di garantire il decoro urbano”. È il caso delle attività di manutenzione recentemente svolte nel territorio di Arzignano, dove gli scoli Valle Bondi e Valli demaniali sono stati oggetto della fresatura delle rive e del fondo. Interventi, questi, fondamentali per agevolare il deflusso dell’acqua e, quindi, per rendere più sicuro il territorio in periodi di abbondanti piogge. (altro…)

INIZIATI A CAMPONOGARA I LAVORI PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLE AREE DI VIA FOSSA DEL PALO

L’intervento è frutto del protocollo di intesa siglato tra la Città Metropolitana e il Comune finanziato con 43.500 euro. Il sistema di fossi sarà collegato con l’idrovora di Lova

Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive ha dato il via la scorsa settimana ai lavori per la messa in sicurezza delle aree limitrofe a via Fossa del Palo, nella frazione Calcroci in comune di Camponogara, interessate da frequenti esondazioni e ristagno di acque meteoriche. Si tratta di un intervento previsto da un protocollo siglato tra la Città Metropolitana di Venezia e il Comune di Camponogara, il quale ha poi affidato con apposita convenzione la progettazione e la realizzazione dei lavori al Consorzio di bonifica. L’importo del finanziamento, suddiviso tra i due enti, ammonta a € 43.500, di cui per lavori € 26.535,00. (altro…)

22 SETTEMBRE: A ROMA, PRESENTAZIONE RAPPORTO ANBI “MANUTENZIONE ITALIA”

Il Rapporto ANBI “Manutenzione Italia 2016 – Azioni per l’Italia sicura” sarà presentato giovedì  22 Settembre p.v., nel corso di un incontro, che avrà inizio alle ore 9.30 nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma.

A fare il punto sullo stato del rischio idrogeologico, sui progetti in essere e sui lavori in corso nell’ambito del piano #italiasicura saranno presenti, oltre ai vertici dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio (ANBI), esponenti di Governo, Parlamento e Regioni.

 

Grazie agli interventi sullo scolo Palù salvato il territorio di Arcole (VR)

L’erosione di una significativa porzione di sponda dello scolo Palù, corrispondente ad oltre 200 metri, in territorio comunale di Arcole (VR), ha reso necessario un immediato intervento riparatore. Ed il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, grazie alla segnalazione di un tecnico che monitorava la zona, è intervenuto prontamente, mettendo in sicurezza l’intera area. (altro…)

Fresatura delle rive e sfalcio d’erba a mano negli scoli Zenobria e Murara a Montorio (VR)

“Quando le circostanze lo richiedono, non abbiamo certo timore di rimboccarci le maniche ed effettuare le operazioni di manutenzione manualmente, come si faceva un tempo, quando le attrezzature erano ben diverse da quelle attualmente a disposizione”. Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, commenta i lavori recentemente portati a termine negli scoli Zenobria e Murara, in territorio comunale di Montorio (VR), dove sono numerose le fosse di origine romana, che rendono necessarie operazioni di manutenzione eseguite manualmente.

Si tratta di fossi alimentati da sorgive, dove l’erba cresce ad un ritmo considerevole, tale da rendere indispensabile una manutenzione frequente ed attenta, per ridurre il rischio idraulico delle aree interessate dalla loro presenza. “Interventi di manutenzione di questo tipo – sottolinea il presidente Parise – sono decisamente straordinari per la modalità in cui vengono effettuati, ma la loro frequenza nel territorio, invece, è assolutamente ordinaria. Questo deve far riflettere sull’importante ed attento ruolo che il Consorzio di bonifica svolge per salvaguardare la comunità locale da eventi idraulici le cui conseguenze sarebbero decisamente importanti ai danni delle famiglie e delle attività produttive”.

Nanto preservato dagli allagamenti

“Nel Basso Vicentino, in particolare nell’area di Nanto, si rendeva necessario un importante intervento per tutelare i cittadini e le aziende. Con questo spirito e la massima collaborazione delle amministrazioni comunali interessante, è stato possibile intervenire ad hoc per garantire l’irrigazione alle aziende agricole, in un’area in cui il settore primario è rilevante, e salvaguardare dagli allagamenti aziende ed abitazioni. Si tratta di un’attività fortemente voluta dal compianto presidente Antonio Nani, che ha visto la luce soltanto dopo la sua morte”. (altro…)

Isola della Scala: il Consorzio deve intervenire per i danni creati dalle nutrie

Una ennesima criticità causata dalla forte presenza di nutrie sui nostri corsi d’acqua si è verificata ieri sul fiume Tartaro.

In località Pellegrina del Comune di Isola della Scala, infatti, si è reso necessario l’intervento urgente del personale e dei mezzi del Consorzio di Bonifica Veronese per porre rimedio ad una situazione di rischio idraulico creata da una colonia di nutrie, che ha scavato un’enorme tana sull’argine sinistro del fiume.

Il problema è emerso in tutta la sua gravità, come si può vedere dalle foto, attorno alle ore 18 di mercoledì 27 luglio. Il Consorzio è subito intervenuto con un escavatore e con alcuni operai che hanno provveduto al ripristino e al consolidamento dell’argine, che è stato ripristinato riportando la situazione alla normalità. L’intervento è terminato solo la sera, attorno alle ore 22.

Quello dei danni creati dalle nutrie – spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Antonio Tomezzoli – è un problema serio e complesso, che impegna il Consorzio ormai in maniera quasi continuativa e che ci costringe ad una continua opera di manutenzione. Sono infatti alti i rischi per la sicurezza idraulica e per la tenuta delle banchine stradali creati dal lavorio e dal profondo insediamento di questi animali. E la situazione peggiora di giorno in giorno. La scorsa primavera era finito dentro una tana addirittura il pickup di un nostro consorziato.