sicurezza idraulica

MESTRE, CONCLUSI I LAVORI DI POTENZIAMENTO DELL’IMPIANTO IDROVORO DI SAN GIULIANO

Il consorzio di bonifica Acque Risorgive ha realizzato un importante intervento di manutenzione straordinaria per un importo finanziato di 300 mila euro. 

Il Consorzio di bonifica Acque Risorgive ha concluso nelle scorse settimane un importante intervento di manutenzione straordinaria che ha interessato l’impianto idrovoro di San Giuliano di via Orlanda a Mestre. Il potenziamento dell’impianto, per un importo finanziato di 300.000 euro si è reso necessario per renderlo maggiormente efficiente nei casi di precipitazioni estreme come quelle che colpirono l’area mestrina nell’autunno 2010.

“Fu proprio quell’evento eccezionale – spiega il direttore del Consorzio, ing. Carlo Bendoricchio – ad evidenziare la necessità di mettere mano alle pompe di sollevamento di un impianto realizzato nei primi anni ’50 per sollevare le acque di un bacino di circa 150 ettari ricadenti tutti nell’ambito della città di Mestre per aumentarne l’efficienza. Per questo abbiamo utilizzato parte di un finanziamento ottenuto a seguito dell’evento alluvionale dalla Giunta regionale per la realizzazione di alcuni interventi indifferibili”.

Grazie ai lavori è stata installata una nuova pompa della capacità di 1000 litri al secondo in sostituzione della più vecchia tra quelle esistenti: essa sarà in grado di funzionare per piccole portate aumentando gradualmente la sua capacità fino al suo massimo, variando in modo automatico l’apertura delle pale, consentendo così una gestione più flessibile dell’impianto idrovoro. L’intervento prevedeva inoltre l’ammodernamento dell’impianto elettrico per accrescerne l’affidabilità soprattutto nei momenti di piena, il ripristino del tetto dello stabile attraverso opere di impermeabilizzazione e trattamento protettivo delle pareti della vasca di sollevamento.

Priorità sicurezza alla Roggia Vienega a Montecchia di Crosara (VR)

Il presidente Silvio Parise: “garantire la sicurezza ai cittadini, in sinergia con le amministrazioni locali è fondamentale per assolvere a pieno alla nostra funzione di Consorzi di bonifica”

San Bonifacio, 1 agosto 2016. Sono stati recentemente conclusi i lavori alla Roggia Vienega, per la sistemazione con calcestruzzo, il livellamento del terreno e la copertura con un apposito grigliato di un pozzettone nelle vicinanze del locale campo sportivo. “Si è trattato di un intervento, concordato e caldeggiato dal comune di Montecchia di Crosara – spiega il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise – volto a mettere in sicurezza un’area presumibilmente frequentata dagli utilizzatori abituali del limitrofo campo sportivo. Un’attività, dunque, volta a garantire ai cittadini la piena fruibilità dell’area, in assoluta sicurezza”. L’intervento eseguito a Montecchia di Crosara rientra nell’ambito delle attività di manutenzione e monitoraggio del territorio di propria competenza che il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta esegue con regolarità e costanza. “Al di la delle attività che ci competono e che riguardano la bonifica e l’irrigazione – conclude il presidente Parise – ci sono altri interventi finalizzati a rispondere alle sollecitazioni delle amministrazioni locali, che spesso segnalano esigenze manifestate dai cittadini e che il Consorzio di bonifica fa proprie, nei limiti delle possibilità economiche e delle competenze proprie”.

 

Matteo Crestani

Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta

NUTRIE: VIA LIBERA ALL’ERADICAZIONE, GIUNTA APPROVA PIANO TRIENNALE

Arriva il piano triennale per la lotta alle nutrie in Veneto, finalizzato all’eradicazione del nocivo roditore, responsabile di danni ingenti a colture, arginatura e sponde dei fiumi nella pianura veneta. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e alla caccia Giuseppe Pan, ha approvato il Piano che dà le indicazioni, da qui al 31 dicembre 2019, agli enti pubblici e ai privati su come contrastare la specie infestante. La Regione Veneto dà così piena attuazione alla legge regionale 15 del 2016 “Misure per il contenimento finalizzato alla eradicazione della nutria (Myocastor coypus), sintonizzandosi con le più recenti disposizioni nazionali ed europee.

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Lavori al Rio della Pila per mettere in sicurezza la banchina stradale

“La collaborazione tra enti rappresenta sempre il miglior esempio di come le istituzioni nel territorio possano essere al servizio della comunità locale per garantire la sicurezza di tutti e, quindi, il bene comune”.

Con queste parole il presidente del Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta, Silvio Parise, descrive l’ottimo risultato conseguito a seguito dei lavori di consolidamento di un tratto spondale, con palificata e pietrame, in territorio comunale di Dueville. L’intervento ha riguardato un’estensione complessiva della strada di 110 metri ed è stato possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Dueville, che ha fornito la quasi totalità del materiale, mentre il Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta ha messo a disposizione il personale necessario per eseguire le opere.

“Un lavoro di manutenzione dal grande valore sul fronte della sicurezza – sottolinea il presidente Parise – in quanto la banchina stradale in località Chiuppese a Dueville stava cedendo e, quindi, gli interventi di manutenzione si erano resi urgenti ed improcrastinabili. Il pronto intervento di Consorzio e Comune, pertanto, è stato fondamentale”. Il Comune di Dueville ha espresso “viva gratitudine per il lavoro svolto in sinergia, migliorando la sicurezza idrogeologica della zona, a favore dell’utenza”.

 

rio della pila, consorzio di bonifica alta pianura veneta

 

Matteo Crestani

Consorzio di bonifica Alta Pianura Veneta

DISSESTO IDROGEOLOGICO – I CONSORZI DI BONIFICA HANNO 123 PROGETTI IMMEDIATAMENTE CANTIERABILI

123 progetti immediatamente cantierabili per un investimento di 389 milioni di euro. Questi i numeri sulla progettualità dei Consorzi di bonifica del Veneto inseriti nella piattaforma nazionale ReNDiS-web (Repertorio Nazionale degli interventi per la difesa del suolo) di #italiasicura.

“La struttura di missione contro il dissesto idrogeologico, in coordinamento con il Ministero dell’Ambiente e di concerto con il Ministero delle Infrastrutture – commenta Giuseppe Romano, Presidente di ANBI Veneto (Unione Regionale Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue) – sta lavorando alla nuova programmazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico e richiede progetti cantierabili. I Consorzi di bonifica, forti del loro ruolo, sono gli unici in Veneto che ad oggi hanno predisposto un piano di azioni per contrastare il dissesto idraulico pronto a partire da subito. Si tratta di un’ampia progettualità che guarda agli interessi del nostro territorio e di chi ci abita.”

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Nuova cassa di espansione a Romano d’Ezzelino

Si è tenuta la sera del 27 giugno la presentazione di un progetto atteso da tempo e che si sta per concretizzare: la nuova cassa di espansione sul sistema del torrente Mardignon, a Romano d’Ezzelino.

Si tratta di un’opera che coniuga le valenze idrauliche e quelle ambientali. Il Comune ha messo a disposizione un’area di dimensione adeguata, di circa 7 ettari, e il Consorzio, grazie a un finanziamento regionale di 500.000 euro, ha progettato questo bacino di accumulo temporaneo delle acque con funzione di laminazione delle piene dei corsi d’acqua torrentizi che mettono a rischio il territorio, che peraltro negli anni si è fortemente urbanizzato.

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Il Consorzio ha già realizzato altre casse di espansione, ma questa volta la presenza di una villa veneta storica, villa Negri, nelle immediate vicinanze, ha stimolato a offrire una nuova impostazione: che tenesse conto anche del monumento e della possibilità di fruizione quale parco dell’ambito che si viene a realizzare.

La sfida è stata quindi quella di rendere compatibili le funzioni multiple. Il presidente ed il direttore del Consorzio hanno illustrato i dettagli tecnici, con la collaborazione dell’esperto forestale dr. Andrea Rizzi, pure presente alla serata. In sostanza sono previsti un’opera di presa e un’opera di restituzione al torrente, una vasca di sedimentazione e di calma, un bosco igrofilo, un prato arborato ricreativo, un biotopo umido ed un’area a parto stabile, oltre a sentieri e percorsi vari, il tutto nel rispetto del complesso della villa, anche dal punto di vista paesaggistico.

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Il volume di invaso sarà di circa 40.000 metri cubi, valore idoneo a calmierare le portate di piena del sistema idraulico di interesse. Il sindaco di Romano, Rossella Olivo, e l’assessore ai lavori pubblici Massimo Ronchi hanno espresso soddisfazione e dichiarato che si tratterà del parco di tutto il territorio comunale, che sta creando grandi aspettative, come dimostrato dal plauso registrato da parte dei numerosi cittadini presenti. La consegna dei lavori avviene in data 4 luglio; la durata è prevista in 210 giorni.

Alluvione 1966, una mostra itinerante per non dimenticare

Una mostra fotografica itinerante nei luoghi toccati dall’alluvione del novembre 1966 è la proposta che il Consorzio di bonifica Bacchiglione sta portando avanti in collaborazione con i Comuni del bacino Sesta Presa in occasione del cinquantesimo anniversario del tragico evento.

La lezione del ‘66. Cosa abbiamo imparato cinquant’anni dopo la grande alluvione? È il titolo della mostra di fotografie, tratte dall’archivio storico del Consorzio di bonifica Bacchiglione, che saranno esposte nei diversi Comuni coinvolti dall’alluvione tra la provincia di Padova e Venezia: Codevigo, Campagna Lupia, Piove di Sacco, Saonara, Ponte San Nicolò, Pontelongo, Bovolenta, Correzzola, Brugine e Polverara.

Domani (martedì 28 giugno) alle ore 14.30 si terrà presso l’idrovora di Santa Margherita di Codevigo il primo incontro organizzativo per l’esposizione che avrà luogo fra settembre e dicembre 2016: «un’occasione per dare il via ad una sinergia che dal ricordo dell’alluvione vuole trarre spunto per una riflessione sul presente in materia di manutenzione e sicurezza idraulica» afferma il presidente del Consorzio Bacchiglione, Paolo Ferraresso.

 

 

CONSORZI DI BONIFICA: REGIONE VENETO STANZIA CONTRIBUTI FONDO NAZIONALE PER OPERE DANNEGGIATE DAL MALTEMPO

Ammonta a un milione e 290 mila euro lo stanziamento del Fondo di solidarietà nazionale destinato al Veneto per fronteggiare i danni causati dalle eccezionali avversità atmosferiche che hanno colpito l’area centrale della regione nel maggio 2013, nella prima decade del febbraio 2014 e, successivamente, dal 28 aprile al 3 maggio 2014. Nubifragi e alluvioni che hanno interessato la pianura veneta, da Venezia a Verona, causando danni alle opere pubbliche di bonifica stimate – dagli uffici della Regione – nell’ordine complessivo di 134 milioni di euro.

La Giunta regionale del Veneto – su proposta dell’assessore alle bonifiche Giuseppe Pan – ha disposto il riparto dell’intervento del Fondo di solidarietà nazionale tra i sette consorzi di bonifica delle sei province interessate. (altro…)

Osservatori e Contratti di Fiume per rimettere i cittadini al centro della governance del territorio

Non solo grandi interventi infrastrutturali, la prevenzione passa anche attraverso il monitoraggio della rete idrica per comprenderne lo stato di salute e riuscire a prevenire le emergenze. Questo il tema al centro della seconda giornata di COWM, Citizen Observatories for Water Management, andata in scena a Venezia e organizzata dall’Autorità di Bacino dei Fiumi dell’Alto Adriatico, sotto l’alto patrocinio della Commissione Europea, del Ministero per l’Ambiente e della Protezione Civile Nazionale, a cui hanno partecipato i Consorzi di bonifica del Veneto. 

“Dopo decenni in cui il cittadino è stato impotente di fronte alla devastazione urbanistica del territorio, oggi le comunità sono rimesse al centro della governance delle acque – ha aggiunto il Direttore Anbi Veneto, Andrea Crestani – sia attraverso gli Osservatori dei Cittadini, al centro di COWM, ma anche con i Contratti di Fiume, strumenti strategici di pianificazione territoriale attraverso la partecipazione dal basso”. “Oggi si è dimostrato come la vicinanza tra Regione del Veneto, Consorzi di Bonifica, Autorità di Bacino e società private come CAE – ha concluso il Presidente Anbi Veneto, Giuseppe Romano possa produrre, soprattutto in una fase di crisi economica come questa, ottimi risultati sul piano della sicurezza idrogeologica. Questo è possibile anche grazie ad un uso sempre più proficuo della tecnologia in ambito di monitoraggio degli argini e gestione delle acqua ai fini di prevenire i fenomeni alluvionali”.

50 ANNI DALL’ALLUVIONE ’66, IMPARARE DAL PASSATO EDUCARE I CITTADINI ALLA CULTURA DEL RISCHIO

A COWM Venezia oggi la tavola rotonda Imparare dal Passato, le istituzioni nazionali e locali si sono confrontate sugli obiettivi per contrastare il rischio idraulico: fare le opere troppo a lungo attese, ma anche coinvolgere i cittadini. Domani l’esercitazione a Vicenza per testate il primo Osservatorio del Nordest italiano.

Francesco Vincenzi, presidente ANBI- Ass.Nazionale Consorzi di Bonifica: I Consorzi di Bonifica hanno contribuito a scrivere le nuove linee guida per le opere contro il dissesto idrogeologico e sono annualmente impegnati con interventi di manutenzione per oltre 600 milioni l’anno sulla rete idrografica minore di nostra competenza. E’ chiaro però che servono ben altri fondi per mettere mano al dissesto del Paese con una programmazione a lungo termine e un nuovo approccio anche sul fronte urbanistico”.

 

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