Veronese

PIANTE TAGLIATE E LETTO OSTRUITO NEL TIONE, INTERVIENE IL CONSORZIO

Cinque operai del Consorzio di bonifica con un escavatore sono intervenuti ieri mattina nella campagna poco distante dagli impianti sportivi di Villafranca, dove il Tione è esondato, trovando sfogo in alcuni campi coltivati a mais.
Il Consorzio ha risposto all’appello di alcuni consorziati e, a sue spese, ha provveduto a convogliare l’acqua fuori dal campo e a rimuovere piante e ramaglie dall’alveo del Tione. Ma imputa l’allagamento a una diga naturale di tronchi e rami creatasi poco distante e per motivi non legati alle sue competenze. Nei giorni scorsi, infatti, il Comune ha avviato un intervento di potatura delle piante sulla parte del percorso ciclopedonale lungo il Tione che dal ponte rosso, degli impianti sportivi, arriva a quello in legno prima di località Parà, in direzione Emmaus. Grossi tronchi, rami e frasche tagliati sono stati lasciati per qualche giorno sul letto del fiume e lungo gli argini. Al termine della potatura di tutto il tratto, gli operai li hanno rimossi. Ma nel frattempo le cataste di ramaglie hanno fatto da ostacolo al Tione, in piena in questi giorni. Così il fiume è esondato.
Lo stesso sistema di potatura era stato adottato anche l’anno scorso sul tratto urbano del percorso. Allora non ci furono incidenti, ma secondo il Consorzio non è un buon metodo: «Il nostro intervento», spiega il presidente del Consorzio di bonifica Antonio Tomezzoli, «è stato necessario per evitare che l’acqua che ha invaso i campi circostanti danneggiasse le coltivazioni ed esondasse ulteriormente nelle aree attorno. Lo ripetiamo da anni: canali e fossi, di tutte le portate, vanno tenuti puliti e sgombri. La prima regola per evitare esondazioni e allagamenti è tenere i corsi d’acqua liberi dai rifiuti come dalla vegetazione eccessiva. Regola che va rispettata da tutti: dalla collettività, dai proprietari degli appezzamenti e soprattutto da chi esegue lavori di manutenzione lungo i canali. Non a caso, il Consorzio procede con lo sfalcio della vegetazione lungo le sponde e anche i fondali dei canali in terra battuta di sua competenza (e non è il caso del fiume Tione) due volte durante la bella stagione. Questa attività di manutenzione ordinaria è fondamentale e viene svolta con barche decespugliatrici».

Tratto da L’Arena

Consorzio di Bonifica Veronese, nuovi amministratori

Nomine al Consorzio di Bonifica Veronese. Con l’elezione dei tre rappresentanti dei sindaci del comprensorio si aggiunge un altro tassello alla formazione della nuova assemblea.

L’assemblea dei sindaci dei comuni che insistono sul territorio di competenza del Consorzio si è riunita nei giorni scorsi. Il comprensorio, secondo il nuovo Statuto approvato lo scorso novembre, si estende per 160mila ettari complessivi su 65 comuni. E’ di qualche mese fa, l’allargamento del comprensorio a nord in Valdadige da Dolcè fino al confine con la provincia di Trento: per questo nel gruppo è entrato anche Brentino Belluno. (altro…)

RISCHIO ALLAGAMENTI: ACCORDO CON LA PROTEZIONE CIVILE

Sono 14mila gli ettari a rischio allagamento nell’area della provincia tra il Lago di Garda a ovest, il fiume Adige a Est e i confini provinciali a con Trento, Mantova e Rovigo

Verona, 17 novembre 2014. Un accordo tra Consorzio di Bonifica Veronese e Protezione Civile per la gestione delle emergenze idriche sul territorio nei 14mila ettari a rischio allagamento sui 162mila del comprensorio inclusi i 1000 ettari dell’area compresa tra Dolcè e il confine provinciale con Trento, da poco aggiunti. Gli uomini della Associazione Nazionale Alpini, rappresentanti dal presidente provinciale Luciano Bertagnoli, interverranno con uomini addestrati in affiancamento al personale del Consorzio.

“Piove sempre di più e sempre più spesso – ha affermato Antonio Tomezzoli, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese – presentando la mappa della pericolosità idraulica ai sindaci del territorio intervenuti. Sono a rischio allagamento 14.400 ettari di cui a rischio elevato 4.000 e medio 9.600. A questi si aggiungono 10mila ettari a rischio di allagamento medio e 800 a rischio basso. IL rischio è senz’altro più contenuto rispetto ad altre zone venete e italiane, dato che abbiamo pochi fiumi a carattere torrentizio nel nostro territorio”.

Sono a rischio allagamento, in caso di piogge continue e intense, le aree abitate della Valle del Palù, in comune di Oppeano, dei Comuni di Ronco all’Adige, San Pietro di Morubio, Cerea, Bovolone, Salizzole (frazione di Bionde), la valle tra Isola della scala e Nogara, Trevenzuolo, Castelnuovo, Sant’Ambrogio, Arbizzano, Negrar e Bardolino (si veda in allegato la mappa della pericolosità idraulica).

In alcune zone il consorzio sta provvedendo a realizzare interventi per laminare, cioè contenere e far defluire le piene dei canali, come le casse di espansione da costruire a Bionde e Bovolone. In altre provvede diversamente utilizzando le idrovore, quando serve. Sono ancora molti gli interventi da attuare, già calendarizzati e i cui progetti preliminari sono pronti, ma al momento mancano i fondi  pubblici per realizzarli.

“La collaborazione con gli Alpini – ha spiegato il Direttore Generale, Roberto Bin – ci sarà utile soprattutto nel caso dovessimo impiegare le idrovore. Abbiamo predisposto delle postazioni fisse nei comuni di Legnago, Villabartolomea e Castagnaro. Scaricano l’acqua in eccesso in Fossa Maestra dai canali vicini. L’idrovora richiede assistenza continua, ventiquattr’ore su ventiquattro, anche di notte. Così facendo si liberano risorse per il monitoraggio di canali e manufatti della rete idraulica, controllo delle quote e gestione delle paratie. Una serie di azioni che consente di far defluire velocemente l’acqua in eccesso”.

“Il Consorzio di Bonifica è uno dei primi partner con cui le aziende agricole si devono confrontare. Frutto di collaborazione fattiva delle nostre organizzazioni assieme alla professionalità dei tecnici” hanno affermato i due presidenti delle associazioni di categoria: Claudio Valente per Coldiretti Verona e Paolo Ferrarese per Confagricoltura.

Alla presentazione hanno partecipato anche i rappresentanti, sindaci, assessori e responsabili degli uffici tecnici, dei Comuni di Oppeano, Bovolone, Dolcè, Nogarole Rocca, Povegliano Veronese, Concamarise e Negrar.

 

CONSORZIO DI BONIFICA VERONESE

 

2 seminari per il progetto LIFE+ InBioWood

Il Consorzio di Bonifica organizza 2 seminari tecnici per illustrare il lavoro si ad ora svolto nell’ambito del progetto LIFE+ InBioWood.
Il progetto Life+ InBioWood si pone l’obiettivo di dimostrare la possibilità di produrre legname di qualità e accrescere contemporaneamente la biodiversità in aree soggette ad agricoltura intensiva.
Oltre a fornire criteri progettuali per realizzare gli innovativi impianti arborei, verranno mostrati in loco gli impianti sperimentali già realizzati nella primavera del 2014.
I temi affrontati nelle 2 giornate avranno ad oggetto (scarica la brochure):

Caratteristiche, potenzialità
ecologiche ed economiche
delle Piantagioni Policicliche
Potenzialmente Permanenti (4P)

I seminari si svolgeranno i giorni :
27 e 28 Novembre 2014
Ore 8.45 – 13.00

Presso:
Villa Parolin Poggiani – Saletta civica
Via Piazza Gazzo 14
Gazzo Veronese (VR)

Per motivi organizzativi è gradita la conferma di partecipazione
alla Segreteria della Cooperativa Co.Ge.V.
entro il Venerdì 21 Novembre 2014
email: [email protected] oppure fax 045.21090287

 

http://www.portale.bonificaveronese.it

 

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Nuova assemblea del Consorzio di bonifica veronese

Prende il via la lunga corsa che porterà all’elezione della nuova assemblea del Consorzio di bonifica veronese, l’ente cui compete la gestione della rete di irrigazione e del sistema idrico minore in tutta la fascia della provincia scaligera a sinistra dell’Adige, che va dall’alto lago sino alla Bassa, oltre che in alcuni Comuni del Mantovano e del Rodigino.
Oggi scadrà il termine massimo per il primo degli adempimenti previsti dalla procedura di rinnovo dell’organismo di rappresentanza dei consorziati. Quello per la presentazione delle eventuali richieste di rettifica dell’elenco degli elettori – ovvero i proprietari di terreni iscritti al catasto consortile – che dovranno essere presentate con raccomandata, posta elettronica certificata o a mano al consorzio, la cui sede è a Verona in via della Genovesa. Poi entro il 20 verrà pubblicato l’elenco definitivo degli elettori. I quali, prima della fine del mese, riceveranno una comunicazione contenente tutte le indicazioni relative all’esercizio del diritto di voto. A quel punto scatteranno tutte le operazioni elettorali in senso proprio. Si apriranno i termini per la presentazione delle liste e per la campagna elettorale. Il voto è previsto domenica 14 dicembre e si svolgerà con modalità particolari, visto che è previsto un sistema di calcolo ponderato.
Le poco più di 102mila ditte consorziate sono suddivise in tre fasce, stabilite in base all’entità del contributo che versano al consorzio. Le 86mila aziende che compongono la prima fascia eleggeranno due dei venti componenti dell’assemblea, le poco più di 11 mila della seconda 9, così come le meno di 4 mila della terza. All’assemblea consortile competerà poi nominare il consiglio di amministrazione, ora presieduto dall’imprenditore agricolo di Oppeano Antonio Tomezzoli, con vice Angelo Venturelli, membri Christian Marchesin e Maurizio Zuliani, e rappresentante dei sindaci il sindaco di Concamarise Cristiano Zuliani.

Tratto da l’Arena

Consorzio Veronese di Bonifica, 10 milioni per il territorio

Tomezzoli: “Ancora molto da fare per contenere il rischio idrogeologico”

Verona, 18 luglio 2014. Maltempo e territorio, consorzi di bonifica protagonisti. Chiamati a partecipare alla nuova struttura contro il rischio idrogeologico voluta dal Governo Renzi, i consorzi tornano a battere il tasto sulla necessità di intervenire subito nelle situazioni a rischio.

“Il Governo ha riconosciuto quanto sia strategico il nostro ruolo sul territorio per cercare di affrontare i cambiamenti climatici in atto – commenta Antonio Tomezzoli, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese – tanto che lo stesso ministro , Martina si è impegnato a reperire maggiori fondi in sede europea per il piano irriguo nazionale. I 300 milioni attualmente stanziati sono davvero una goccia nel mare. Analoga aspettativa abbiamo nel confronti della Regione Veneto, l’assessore Conte ha indicato il riassetto e la messa in sicurezza del territorio come prioritari: aspettiamo di vedere quanto lo saranno”.

Maurizio Martina e Maurizio Conte sono intervenuti all’annuale assemblea dell’associazione dei Consorzi di bonifica nazionali, l’Anbi.

“Siamo consci che 300 milioni in 7 anni non siano molti – ha detto Martina – ma è meglio averli, piuttosto che no. Quello dell’acqua è uno dei fronti più esposti nei rapporti fra i Paesi: i modelli di gestione delle acque sono oggetto di continui confronti, a livello internzionale. In Italia c’è ancora da lavorare per ottimizzare l’utilizzo delle risorse idriche anche se possiamo vantare esperienze innovative e d’avanguardia che faremo valere in sede europea. L’Expo sarà una straordinaria opportunità per presentarle”.

Dello stesso tenore l’intervento di Conte che si è intrattenuto a lungo con i presidenti dei Consorzi Veneti sulle criticità più urgenti.

“C’è solo un modo di affrontare le bombe d’acqua – continua Tomezzoli – che purtroppo non sono più emergenza, ma quotidianità: realizzare sistemi di raccolta delle acque in eccesso per limitare la portata dei canali. Casse di laminazione quindi. Il Consorzio ne sta realizzando tre, nelle zone in cui sono a maggior rischio di allagamenti gli abitati: Bardolino, Bionde di Salizzole e Bovolone. Investimenti modesti, tutti sotto il milioni, cui partecipano anche i Comuni interessati”.

Investimenti modesti perché il Consorzio ci mette la progettazione, affidata ad uno staff interno di ingegneri in grado di progettare qualsiasi manufatto idraulico, incluse piccole centrali idroelettriche, nonché le risorse umane e i mezzi di movimentazione terra.

“Tanto per dare un’idea dello sforzo che profondiamo sul territorio – spiega il Direttore Generale, Roberto Bin – nel 2013 abbiamo investito 10 milioni di euro nel miglioramento e manutenzione della rete di canali, lunga oltre 2mila chilometri. Questo a fronte di un di un finanziamenti pubblico di 1,5 milioni di euro. Abbiamo impegnato altri 2 milioni dei fondi consortili e impegnato in ore lavoro del personale ben 6,5 milioni di euro. 35.700 giornate di lavoro. Purtroppo alcune migliorie, come con la conversione dei sistemi irrigui dall’irrigazione a scorrimento a quella a pressione richiedono investimenti cospicui cui non si può fare fronte solo con la gestione “in-house” e quindi attendiamo le risorse del piano irriguo. Irrigare a pressione vuol dire risparmiare il 30% d’acqua e dare alle aziende agricole la possibilità di gestire l’acqua come un qualsiasi altro fattore produttivo, impiegandola quando serve e nelle quantità adeguate grazie a sistemi computerizzati”.

L’acqua è, infatti, il principale fattore produttivo dell’agricoltura che contribuisce in modo determinante al Pil del Made in Italy: “Pil che nel 2013 ha raggiunto un giro d’affari di oltre 33 miliardi di euro. Occorre un nuovo modelli di sviluppo che abbia il territorio al proprio centro – ha concludo il presidente Anbi, Massimo Gargano – che è il terzo brand più conosciuto al mondo, dopo Coca Cola e Visa”.

 

Maddalena Faedo

 

 

Notti in riva al Canalbianco per scrutare le stelle

L’Associazione astrofili «Giovanni Silva» di Legnago ha avviato l’iter per realizzare a Torretta, nei prossimi 2 anni, il primo osservatorio astronomico pubblico del Basso Veronese. Il centro astronomico si articolerà su 2 piani: oltre ad un telescopio e ad una sala controllo per le rilevazioni anche un’aula per la proiezione di filmati divulgativi, con una ventina di posti a sedere. Prima che il cantiere possa iniziare serviranno il benestare del Demanio e del Consorzio di Bonifica veronese. L’area più idonea è stata individuata all’estremo lembo meridionale del territorio comunale. Il piccolo centro per le osservazioni sorgerà a sud del Canalbianco, all’inizio del Bosco del Tartaro, a fianco dei resti dell’antica torretta veneziana che ha dato il nome alla frazione. Per gli astrofili cittadini l’apertura di una sede consentirebbe di creare un punto di riferimento fisso per gli appassionati di stelle, pianeti e nebulose di tutta la Bassa.

Maltempo, canali al limite nella Bassa Veronese, inizia l’esondazione

A rischio gli abitati di Cerea, Bionde di Salizzole e Terranegra di Legnago

Pioggia, stato di pre allarme nella Bassa Veronese. Sono a rischio gli abitati di Cerea, Bionde di Salizzole e Terranegra di Legnago.  I canali sono al limite della portata in tutta la rete del comprensorio, il rischio che si ripetano gli allagamenti verificatisi nel giugno 2010 e’ concreto. Cerea, nella zona del parco delle Vallette, i tecnici del Consorzio hanno chiesto ai vigili di far sgomberare i garage delle abitazioni dalle auto che si trovano sotto il livello dell’acqua e potrebbero essere invasi dall’acqua in caso di tracimazione.
Poca cosa, ma ormai i terreni sono completamente imbevuti d’acqua e i livelli di Canal Bianco e Fossa Maestra sono pericolosamente vicini alle quote raggiunte nel 2010. (altro…)