Non solo irrigazione. In questi giorni il canale L.E.B., il principale canale irriguo del Veneto, gestito dall’omonimo consorzio di secondo grado (con sede a Cologna Veneta, Vr), sta mostrando la sua valenza anche su un altro fronte: quello ambientale e di vivificazione del territorio. Tra sabato 4 e lunedì 6 luglio le sue acque sono state infatti necessarie per alimentare il torrente Alpone, nel comune di Albaredo d’Adige (Vr), dove la scarsità di portata causata da alcuni sbarramenti artificiali realizzati dal Genio Civile per rinforzare le sponde del torrente nel punto di interconnessione con l’Adige aveva comportato la moria di numerosi pesci, tra cefali, carpe, cavedani, pesci siluro e barbi.
A lanciare l’allarme sono stati alcuni pescatori che nella mattina del 4 luglio avevano notato diverse carcasse e pesci boccheggianti intrappolati tra gli sbarramenti artificiali. La diminuzione di portata aveva infatti formato diverse pozze d’acqua, poco ossigenata e troppo calda: molti pesci, ancora vivi, erano in condizioni di grande sofferenza e sono stati velocemente trasportati dagli stessi pescatori nel vicino Adige. Velocemente segnalazioni sono state fatte ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Provinciale e all’Arpav la quale ha contattato il Consorzio di Bonifica L.E.B. per chiedere il pompaggio di acqua e vivificare il torrente.
Pronta la risposta del Consorzio che nei tre giorni di maggiore emergenza che ha garantito un prelievo di 200 litri al secondo, sollevati dai Vigili del Fuoco, garantendo il deflusso minimo vitale costante nel tratto di maggiore criticità.
La situazione si è risolta grazie al supporto del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta che con l’attivazione dell’impianto idrovoro “Zerpa”, nel comune di Arcole, ha contribuito di fatto all’impinguamento di portata vivificatoria nel torrente Alpone.