San Donà di Piave, 6 dicembre 2023 – “Non basta efficientare l’irrigazione se il terreno perde la sua naturale fertilità e non è sufficiente attuare pratiche agronomiche sostenibili se nelle campagne non arriva la risorsa.” Francesco Cazzaro, presidente ANBI Veneto riassume così il senso del protocollo d’intesa tra ANBI Veneto – Associazione Regionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue e FODAF Veneto (Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali) siglato questa mattina a San Donà di Piave presso la sede del Consorzio di bonifica Veneto Orientale.

S’inaugura così un percorso comune di azioni di formazione e informazione rivolte a cittadini, istituzioni e mondo dell’agricoltura avente come oggetto pratiche agronomiche sostenibili e l’importanza di un’attenta gestione della risorsa irrigua. Un protocollo d’intesa che mette al centro le buone pratiche fondamentali in chiave di adattamento al cambiamento climatico, in un contesto generale dove il rischio desertificazione è ormai conclamato in sempre più aree della nostra regione.

“I consorzi di bonifica stanno prestando sempre maggiore attenzione agli aspetti ambientali e agronomici perché attraverso essi passa la strada dell’adattamento climatico – ha spiegato Francesco Cazzaro, presidente di ANBI Veneto – . La figura dell’agronomo sta acquisendo sempre maggiore importanza tra le professionalità interne al sistema consortile, affiancando così la figura dell’ingegnere, storicamente predominante. Il protocollo siglato oggi intende dare struttura a un rapporto con gli agronomi che nella sostanza è già in essere da tempo.”

“Il cambiamento climatico comporta scenari di siccità alternata a piogge talvolta eccessive che richiedono una gestione attenta della risorsa; in relazione alle esigenze produttive delle aziende agricole appare sempre più importante arrivare a un’irrigazione pluviometrica in grado di rispondere alla domanda d’acqua delle aziende, conservando la risorsa idrica nei momenti di scarsità. Per questo motivo è importante il confronto con i Consorzi di Bonifica, impegnati sempre più a efficientare la distribuzione della risorsa”, ha spiegato il presidente di FODAF Veneto Renzo Trevisin.

Quale esempio di collaborazione tra i due enti, la firma del protocollo è stata preceduta dal convegno, appunto promosso da ANBI Veneto e FODAF, “Esperienze di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico in agricoltura” dove si è dato evidenza di esperienze di microinvasi sulle colline del Prosecco, sperimentazioni nel Veneto Orientale per ripristinare la capacità di assorbimento e la sostanza organica nel terreno, si è parlato di modelli computazionali e telerilevamento oltre che di irrigazione di precisione. Al tavolo dei relatori si sono avvicendati i docenti di Agronomia dell’Università di Padova (dipartimento DAFNAE) Carmelo Mauceri e Francesco Morari; sempre per l’ateneo patavino, il ricercatore del dipartimento TESAF Eugenio Straffelini; gli agronomi Giampaolo Rossi (Consorzio di Bonifica Veneto Orientale) e Marco Martello. Intervenuto per i saluti anche il presidente del Consorzio Veneto Orientale Giorgio Piazza. Incontro presentato dall’agronomo Lorenzo Benvenuti e Andrea Crestani, direttore di ANBI Veneto.