Sono 61mila gli ettari di campagna veneta ad oggi oggetto degli interventi di efficientamento irriguo dei Consorzi di Bonifica con finanziamenti Masaf. 18 interventi, alcuni già completati, fondamentali per garantire la risorsa irrigua alle aziende agricole, a beneficio di un’agricoltura di qualità e maggiore reddittività. I Consorzi agiscono nel pieno rispetto dei cronoprogrammi: il cambiamento climatico non ammette rallentamenti.
La garanzia di disponibilità di acqua per l’irrigazione incide in maniera determinante sulla redditività delle aziende agricole venete. Un ettaro coltivato a seminativo non irriguo come il frumento genera 1.200 € all’anno, lo stesso ettaro destinato a coltura irrigua come il mais genera 2.400 €, il valore sale a 15.000 € ad ettaro in caso di colture di pregio (orticole, frutteti) possibili solo con la garanzia della risorsa.
Il dato è estrapolato dal report cha ANBI, l’Associazione dei Consorzi di Tutela e Gestione del Territorio e delle Acque Irrigue, ha presentato con ANBI Veneto a Fieragricola 2024 per illustrare il progresso dei cantieri di efficientamento irriguo avviati dai Consorzi di Bonifica del Paese grazie ai finanziamenti del Ministero all’Agricoltura, alla Sovranità Alimentare e alle Foreste. Un report che, sia a livello nazionale sia a livello regionale, dimostra la capacità e la velocità di azione dei consorzi, che ad oggi vantano il totale rispetto dei cronoprogrammi.
“Il report presentato a Fieragricola si focalizza sui dati del Masaf, presente con i suoi dirigenti riuniti a convegno da ANBI – spiega il presidente di ANBI Veneto Francesco Cazzaro -. Un quadro, pur parziale, dal quale emerge comunque la capacità dei consorzi nel tradurre in cantieri, nel pieno rispetto dei tempi, le risorse necessarie al sistema agricolo per fronteggiare i cambiamenti climatici. Ottimizzare la distribuzione è fondamentale per garantire a tutti gli agricoltori la risorsa irrigua, elemento fondamentale per la produzione di qualità e le redditività.”
Il quadro veneto dei finanziamenti Masaf vede i Consorzi di Bonifica impegnati in 18 cantieri per un totale di 197.774.787,60 milioni di euro stanziati tramite PSRN 2014-2020 (11 interventi), PNRR misura 4.3 (4 interventi) e L.178/2020 (3 interventi). “È un quadro significativo – spiega il direttore di ANBI Veneto Andrea Crestani – perché dal Ministero all’Agricoltura deriva oltre la metà dei circa 370 milioni di euro di finanziamenti ministeriali che i consorzi veneti sono riusciti ad attrarre grazie al lavoro dei propri uffici di progettazione”.
Nuovi impianti di irrigazione a pressione, rifacimento e manutenzione straordinaria di canali e canalette, installazione di misuratori e sistemi di automazione e telecontrollo. Del grande piano di efficientamento irriguo fin qui finanziato dal Masaf, beneficeranno 61.077 ettari di campagne sui circa 600 mila ettari serviti dai consorzi di bonifica. In queste aree, rispetto agli iniziali 364,4 milioni di metri cubi di risorsa distribuita, si arriverà a una riduzione delle perdite di 123,3 milioni, un risparmio superiore al 30% che toccherà il 42% grazie all’innovazione tecnologica in ambito di irrigazione di precisione e agli strumenti di consiglio irriguo.
Gli interventi mirano a preservare e potenziare un’agricoltura che, ad oggi, nelle sole aree interessate dagli interventi, genera 171,7 milioni di euro all’anno di produzione vendibile gravemente minacciata dalle crisi idriche che da vent’anni a questa parte si avvicendano in media un anno ogni tre.